Matteo Salvini esulta per la vittoria del centrodestra in Abruzzo e per il risultato della Lega ("Il 27% non sono riuscito a farlo nemmeno a Milano") ma ribadisce la portata locale del voto di domenica stando ben attento a non urtare la sensibilità dei Cinque Stelle, suoi alleati al governo; promette di non interferire nelle future scelte politiche e amministrative della Regione ("Sono un autonomista convinto, non spetta a me") ma è categorico quando annuncia che il prossimo candidato sindaco del centrodestra alle comunali di Pescarasarà un leghista.
Salvini arriva all'Aquila intorno alle 17:30 per tenere una conferenza stampa a Palazzo Silone, sede della giunta regionale. Ad accompagnarlo ci sono il responsabile regionale della giovanile del Carroccio, Francesco De Santis, e i parlamentari Luigi D'Eramo e Giuseppe Bellachioma (coordinatore regionale, che a stento trattiene le lacrime). A conferenza stampa iniziata arriverà anche Marco Marsilio, che come prima cosa va ad abbracciare il ministro dell'Interno.
In un auditorium pieno - dove, oltre ai giornalisti, ci sono anche molti militanti e ovviamente gli eletti - Salvini sottolinea l'importanza del voto abruzzese ma assicura che l'esito delle elezioni non avrà ripercussioni sul governo. Il segretario del Carroccio chiede anche tempi rapidi per la formazione della nuova giunta: "Oggi non era prevista la mia presenza ma mi avete dato tanto di quell'entusiasmo e di quella gioia che ho deciso di venire. Ieri notte ho fatto le 4 ma ne è valsa la pena. Sono anche un po' invidioso perché il 27% a Milano non l'ho ancora ottenuto. Ci permettiamo 12 ore di festeggiamenti, che sono già passate, ma ripartiamo subito. Mi aspetto una giunta di persone concrete, che nasca in fretta, senza mezza riga sui giornali, perché ci sono uffici da riaprire e stanze in cui far entrare aria fresca. Ho ribadito a Conte e Di Maio, con i quali mi sono già sentito, che non ci saranno ripercussioni sul governo. Più voti prendiamo e più umili restiamo. Non chiederemo poltrone né pretenderemo di ottenere cose che non sono nel contratto. Intendo rispettare la parola data e gli impegni presi. Sui temi in discussione troveremo una soluzione come abbiamo sempre fatto in questi 8 mesi. Il centrodestra? Rimane la miglior soluzione possibile per governare a livello locale, stop. Nessuno potrà usare il voto dell'Abruzzo per farci fare polemica".
Nei confronti dei Cinque Stelle, i veri sconfitti di queta tornata elettorale, Salvini usa toni morbidi e concilianti: "Una battuta d'arresto può capitare a tutti, a me, con la Lega, ne sono capitate di peggiori in passato. Non devono farne un dramma. Da loro mi aspetto un'opposizione intelligente e costruttiva, se io fossi un assessore della Lega prenderei in mano il loro programma perché sicuramente contiene spunti interessanti".
Al contrario, il ministro dell'Interno dispensa al Pd e al centrosinistra battute e sfottò: "Chi ha perso sono loro. Ci si può nascondere e camuffare facendo 48 liste civiche, ma quello sei e quello rimani. Mi fa piacere comunque che il Pd festeggi il secondo posto, mi auguro che lo festeggi ancora a lungo. Loro festeggiano e noi prendiamo voti. Noi vinciamo in Abruzzo, loro Sanremo".
Salvini rivendica i risultati ottenuti dal governo giallo-verde su sbarchi ("In Italia si arriva solo miniti di permesso di soggiorno, non su barchini e barconi") e quota 100 ("Abbiamo raggiunto già le 35mila domande. Per questo vinciamo, perché manteniamo gli impegni. Non servono chissà quali dotte spiegazioni"), mentre per la Regione sollecita il futuro governo a intervenire subito sulla sanità: "I medici e gli infermieri chiedono una sanità migliore, chiedo alla Lega di dare una prima risposta proprio sugli ospedali".
Prima di chiudere la conferenza stampa - "Torno a Roma a registrare Porta a Porta. Andremo in onda dopo Montalbano, che nella puntata di stasera salverà un barcone di immigrati, magari cantando una canzone di Mamhoud" - e di concedersi all'ormai consueta processione di selfie e foto ricordo, Salvini annuncia che non metterà bocca nel rimpasto di giunta che ci sarà al Comune dell'Aquila ma che invece la Lega rivendicherà la scelta del candidato sindaco di Pescara: "Il prossimo sindaco di Pescara sarà un leghista, così magari applicherà il decreto sicurezza anziché contestarlo").