Dopo essersi imposta come primo partito nelle ultime elezioni regionali, la Lega Abruzzo guarda fiduciosa alla competizione elettorale del prossimo 26 maggio puntando sull'aquilana Elisabetta De Blasis. Dirigente medico all'Ospedale San Salvatore, consigliera al Comune dell'Aquila eletta con Forza Italia e, poi, transitata nel gruppo del Carroccio, sarà lei, insieme all'avvocato Antonello D'Aloisio, già sindaco della Lega a Chieti, la candidata abruzzese del partito di Salvini alle prossime europee.
In attesa dell'apertura ufficiale della campagna elettorale, la candidatura di Elisabetta De Blasis è stata presentata oggi alla stampa. A sostenerla, esponenti e dirigenti aquilani e abruzzesi: il parlamentare Luigi D'Eramo, il vice presidente della regione con deleghe ad Agricoltura, Parchi, Ambiente, Caccia e Pesca, Sistema idrico, Emanuele Imprudente, l'assessore alle Politiche urbanistiche del Comune dell'Aquila, Daniele Ferella, il coordinatore cittadino della Lega Sulmona, Nicola De Simone.
Una candidatura, quella della De Blasis, che in caso di elezione permetterebbe alla Lega regionale, e in particolare agli esponenti aquilani del Carroccio, di centrare "la tripletta elettorale", la metafora calcistica utilizzata da D'Eramo, dopo aver conquistato Comune e Regione. "L'Abruzzo, dopo 25 anni -le parole del parlamentare aquilano- è nelle condizioni di poter eleggere un parlamentare europeo. E' un risultato che dobbiamo raggiungere, dal momento che la realizzazione di buona parte del programma regionale nonché del contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle, passa attraverso il cambiamento delle attuali politiche europee".
Dal momento che il sistema elettorale europeo prevede un voto proporzionale alle liste (non, cioè, una contrapposizione tra coalizioni ma un voto ai partiti che vorranno formare una lista comune), il lancio della candidatura di De Blasis si è, di fatto, tradotto in un appello al voto utile: la Lega, hanno inteso sottolineare gli esponenti del Carroccio, è l'unica forza di centrodestra in grado di eleggere un rappresentante del terriotorio.
De Blasis, che ha esordito evidenziando lo stretto legame tra politiche europee e il "decadimento della qualità dei servizi erogati nel nostro paese" in riferimento al vincolo del pareggio di bilancio, al limite imposto nel rapporto deficit-Pil, e al turn over fermo a 5 a 1, ha quindi evidenziato l'importanza di riportare l'Italia al centro delle politiche europee e, soprattutto, di esprimere un candidato che sia espressione diretta del territorio. "Come mai ho accettato questa candidatura al parlamento europeo, ritenuto il cimitero degli elefanti della politica? E' bene ricordare che ci sono stretti legami tra la politica europea e quella nazionale. L'Italia, nelle intenzioni della Lega, deve rivestire un ruolo primario in Europa, difendendo la sua identità e salvaguardando non solo i confini nazionali, ma anche tutto ciò che c'è all'intenro di questi confini: i prodotti agroalimentari, la nostra cultura e il nostro territorio. L'Aquila, in particolare, si trova in una posizione privilegiata, perchè è riuscita ad esprimere una candidatura, l'unica in questo momento in grado di centrare l'elezione e difendere gli interessi della città e di tutto l'Abruzzo in Europa".
Ancora più esplicito D'Eramo, con un riferimento agli altri partiti di centrodestra "non in grado, in questo momento storico, di eleggere alcun rappresentante di questo territorio"."Vogliamo rivolgere un appello al senso di responsabilità degli elettori -ha proseguito- affinché anche chi si riconosce in altri partiti della coalizione di centrodestra, voti, il 26 maggio, per Elisabetta De Blasis. E' l'unica candidata del territorio che ha possibilità concreta di essere eletta e che permetterebbe di costruire la filiera perfetta: governo comunale, governo regionale e governo europeo. Pensiamo al territorio -ha ribadito il parlamentare salviniano- accantonando i ragionamenti di parte che precluderebbero la possibilità di avere un rappresentante aquilano all'interno del parlamento europeo. Non disperdiamo voti su altre candidature che questa possibilità non possono assicurarla".
Con riferimento ai principali punti programmatici, accanto ai cavalli di battaglia leghisti del Made in Italy e della sicurezza, De Blasis ha accennato anche alcune istanze più prettamente legate al nostro territorio. " Per capire quanto le decisioni prese in Europa si riflettano sulla nostra vita quotidiana, basta pensare al Gran Sasso. Abbiamo dei vincoli paesaggistici che non non solo non ci permettono di promuovere il nostro territorio, ma ci impediscono di investire sulla prevenzione dei disastri dovuti a calamità naturali". Quindi la questione relativa alla restituzione delle tasse sospese dopo il sisma 2009, "una partita che si giocherà principalmente in Europa e che richiama ancora di più la necessità di avere un rappresentante in quella sede".