Martedì, 04 Giugno 2019 18:07

Consiglio regionale, approvata la legge "salva trabocchi". Contrari i 5S

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Passa in Consiglio regionale la legge “salva trabocchi”, il provvedimento che dovrebbe sbloccare l’impasse in cui sono precipitati gli oltre 30 trabocchi situati sulla costa abruzzese (prevalentemente sul tratto costiero teatino ma non solo) dopo che la capitaneria di Porto di Ortona, a seguito di un’indagine partita da un esposto, li aveva chiusi - sospendendo, di conseguenza, tutte le autorizzazioni commerciali, incluse, naturalmente, quelle dei ristoranti sorti in questi anni sulle famose macchine da pesca celebrate anche da D'Annunzio - dopo aver ravvisato alcune irregolarità urbanistiche rispetto alle planimetrie originali (in sostanza, degli abusi edilizi).

La legge, approvata a maggioranza con l’astensione dei consiglieri della coalizione Legnini – Giovanni Legnini, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani – e il voto contrario dei Cinque Stelle, fissa dei nuovi parametri tecnici che i titolari dei ristoranti dovranno rispettare per continuare a svolgere la propria attività: i trabocchi non potranno essere più grandi di 210 metri quadri – di cui 160 calpestabili e 50 adibiti a servizi tecnici (cucine, bagni ecc.) - e non potranno ospitare contemporaneamente più di 60 persone, camerieri e personale compreso.

Soddisfatta la giunta, specie l’assessore all’Urbanistica Nicola Campitelli, secondo il quale il nuovo provvedimento salverà la stagione turistica, scongiurando la chiusura dei ristoranti nei mesi estivi, e fornirà al contempo ai comuni una nuova cornice normativa di riferimento alla quale tutti i gestori dovranno adeguarsi.

Campitelli ha sottolineato la volontà della maggioranza di lavorare, comunque, in futuro, a un nuovo testo, più completo e organico, una legge quadro che disciplini, una volta per tutte, il settore.

Quest’ultima era una delle richieste avanzate dai gruppi di opposizione, che, rispetto al testo approvato, hanno espresso sostanzialmente le stesse critiche dividendosi, però, al momento del voto.

La legge, tra l’altro, è passata anche con alcuni emendamenti presentati dalla minoranza, benché sia stato bocciato quello più importante, che chiedeva di diminuire ulteriormente la superficie dei trabocchi portandola da 210 metri quadri a 180 (140 calpestabili e 40 per i servizi).

Sono stati Giovanni Legnini, Silvio Paolucci e Pietro Smargiassi a parlare per conto dei gruppi di minoranza.

“Questa legge non solo non risolve nulla, perché aggiunge confusione a confusione” ha detto Legnini “ma riduce tout court i trabocchi a dei ristoranti. Inoltre è stata approvata senza ascoltare il parere della Soprintendenza”.

Anche Smargiassi ha parlato di un “provvedimento sbagliato, perché snatura i trabocchi, trasformandoli in terrazze sul mare, e fissa dei limiti di superficie senza però prevedere nulla sui controlli sulla tenuta statica delle strutture, che di certo non vennero pensate, quando furono costruite, per sostenere il peso di interi ristoranti e di un carico di 60 persone”.

“Sarebbe stato molto meglio approvare una legge organica” ha osservato Silvio Paolucci, che ha sottolineato il ruolo costruttivo svolto dalle opposizioni in sede di discussione in commissione: “Se non fosse stato per noi, non si sarebbero mai svolte le audizioni che hanno permesso di migliorare il testo presentato dalla maggioranza”.

Smargiassi: “Occasione persa”

"Questa legge è un'occasione mancata per l'Abruzzo che vede nei trabocchi strutture uniche al mondo, simbolo della nostra storia e della nostra cultura. Da oltre 10 anni la Regione non licenzia norme su questa materia ed ora, invece di apportare la necessaria e utile chiarezza normativa, approva un testo che crea ancora più confusione e che recherà più problemi di quanti ne risolve".

Ad affermarlo è il consigliere regionale Pietro Smargiassi.

"Otto comuni e 33 Trabocchi coinvolti e la maggioranza voleva approvare questa legge saltando tutte le fasi che prevede una normale discussione all'interno del consiglio, come il passaggio in commissione e le audizioni dei portatori di interesse. Siamo stati noi a far sì che associazioni e sindaci venissero ascoltati ed è grazie a questo ascolto che sono state evidenziate importanti criticità che abbiamo cercato di sanare presentando emendamenti migliorativi ed ottenendone l'approvazione in commissione. Ma una serie di difficoltà ci sono state segnalate dai traboccanti, quindi, su un aspetto è importante fare immediatamente chiarezza: questa norma non ha nulla a che vedere con l'apertura dei ristoranti prevista per la prossima stagione. Questa norma va a risolvere una serie di problemi, anche e soprattutto grazie al nostro impegno, ma non c'entra nulla con la concessione che il sindaco di Rocca San Giovanni, o chi come lui, deve fornire ai trabocchi per l'apertura. Questo equivoco probabilmente è stato fomentato per far ricadere sul consiglio il peso morale di un carattere di urgenza che non sussiste e che non ha ragione di esistere. Il tema dell'apertura imminente non c'entra e chi vuole farlo credere fa terrorismo politico. Chiarito questo aspetto, ci sono elementi di sicurezza per i cittadini e tutela del territorio per cui siamo contrari alla legge, soprattutto nella parte in cui si stabiliscono gli aumenti delle superfici, aspetto che ci ha fermamente convinto a votare contrariamente al testo della maggioranza".

"In cosa abbiamo migliorato la norma? Grazie al M5S gli abruzzesi si riappropriano dei Trabocchi, che tornano ad avere una funzione didattica e turistica. Sarà obbligo del traboccante, infatti, mettere a disposizione la struttura per attività di formazione, l'obbligo di ricevere gite scolaresche ai fini di diffondere il patrimonio culturale e storico del trabocco e l'obbligo a mantenere funzionante il sistema dell'antica pesca da mostrare agli avventori. Gli orari delle visite ed i giorni di apertura al pubblico saranno resi noti per ogni singola struttura, ma non possono essere meno di 12 ore mensili. Il senso di responsabilità ci ha portato a porre importanti migliorie anche ad una legge su cui non siamo d'accordo, ben sapendo che il consiglio l'avrebbe licenziata comunque poiché espressione della maggioranza di governo regionale. E' questo che le opposizioni devono fare, migliorare la qualità della vita degli abruzzesi, sempre" conclude Smargiassi.

Silvio Paolucci: "Legge approvata grazie a opposizioni"

"L'approvazione del progetto di legge che modifica la legge regionale per il recupero e la valorizzazione dei trabocchi della costa abruzzese, senza l'apporto delle opposizioni oggi non sarebbe in Aula".

Ha affermato il capogruppo del Pd Silvio Paolucci nella dichiarazione di voto in Consiglio regionale, che ha poi aggiunto: "Soltanto la nostra disponibilità ha permesso l'approvazione dell'importante norma con l'audizione dell'Anci e di altri portatori d'interesse avvenute per la nostra insistenza e grazie al presidente della Commissione 'Territorio e ambiente', che ha accettato con favore le nostre istanze". "In particolare, il testo ha accolto la modifica che impone ai gestori dei trabocchi di aprire le strutture alla fruizione turistico-didattica nei 12 mesi dell'anno – ha precisato Paolucci - e la tutela delle caratteristiche storiche dei trabocchi stessi". Pertanto i gruppi del centro sinistra si sono astenuti sul voto, per le riserve evidenziate durante i lavori della Commissione consiliare ed in Aula al termine del dibattito, per i criteri seguiti nelle audizioni e sulla "necessità di ottenere presto un testo unico di sistema".

Ultima modifica il Martedì, 04 Giugno 2019 18:50

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