Venerdì, 27 Dicembre 2019 18:07

Regione, bilancio approvato in piena notte: maxi emendamento da 4 milioni

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In piena notte, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni del centrosinistra e del M5S, il Documento di Economia e Finanza regionale, il Disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2015, la Legge di Stabilità regionale 2020 e infine il Bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022.

Complessivamente, gli emendamenti approvati ammontano a circa 8 milioni: si è arrivati ad una 'quadra' tra maggioranza e opposizioni con l'accoglimento di alcune proposte delle minoranze.

A far discutere, però, il maxi emendamento da 4 milioni di euro firmato dai leghisti Pietro Quaresimale e Vincenzo D’Incecco, oltre che dai consiglieri Mario Quaglieri (Fdi) e Marianna Scoccia (Udc) con finanziamenti a pioggia per circa 100 comuni, associazioni culturali, infrastrutture sportive e non, eventi, manifestazioni e perfino confraternite.

"O siete sporcaccioni o zozzoni, non sono come definirvi - l'affondo di Sandro Mariani di Abruzzo in Comune - a qualcuno avete dato delle crocchette, è un elenco di finanziamenti indecoroso: l’Abruzzo deve chiedere scusa a Del Turco o Pace che si sono presi insulti per le cosiddette omnibus con contributi a pioggia. Il mio gruppo – ha aggiunto Mariani - non ha fatto accordi tanto è vero che i miei emendamenti sono stati bocciati".

"Quando si finanziano Comuni ed iniziative sociali e sportive - ha replicato D'Incecco - non si deve parlare di marchette o di fondi dati a pioggia”.

ll capogruppo pentastellato, Sara Marcozzi, ha sottolineato che non si demonizzano i contributi ma l’assenza di requisiti: "E’ la peggiore legge di stabilità che sia stata conseguita, c’è stata discriminazione di Comuni e associazioni, i finanziamenti si dovevano dare con leggi di settore e con assegnazioni di fondi con criteri. E’ una operazione di bassa lega – ha tuonato Giovanni Legnini - Cento comuni accontentati con briciole, altri 200 restano a bocca asciutta: è un quadro sconfortante".

Sta di fatto che il bilancio è stato approvato. "E’ un bilancio pulito, sano, che riporta in bonis i conti della regione e che restituisce credibilità in Italia oltre a rispondere alle esigenze degli abruzzesi", il commento dell'assessore delegato Guido Quintino Liris. "E’ un bilancio che ha un’anima nel quale si dà attenzione ai territori, alle infrastrutture sportive, alle opere pubbliche, al sociale, alla sanità, all’antincendio boschivo, alle strade provinciale ammalorate. Inoltre ci sono misure per la cultura e per agli eventi caratterizzanti l’Abruzzo nella sua essenza, per la copertura completa delle borse di studio e per l’adeguamento degli immobili regionali".

Soddisfatto anche il governatore Marsilio, di Fratelli d’Italia: "E’ cambiata l’aria, sono cambiati il passo ed i risultati. Abbiamo affrontato e risolto problemi che erano sul tappeto da anni. Abbiamo trovato una cassa vuota senza soldi da spendere, non c’erano fondi neppure per tagliare l’erba nelle strade, lo dico a coloro che danno lezioni da giorni. Non c’era un euro per manifestazioni culturali e per le istituzioni culturali. Sono racconti da favoletta che si bevono solo i fessi, abbiamo risolto il problema dell’emergenza Gran Sasso dopo tante chiacchiere con l’arrivo del commissario ed i fondi necessari sulla ricostruzione abbiamo centrato obbiettivi ambizioni, l’ufficio speciale ha raggiunto un bilancio cinque volte superiore agli anni scorsi".

La maratona era iniziata con la discussione sul progetto di legge così detto "Milleproroghe" che contiene la proroga dei termini previsti da disposizioni legislative e ulteriori disposizioni urgenti. Dunque, si è entrati nel vivo con la discussione generale sul bilancio con le opposizioni che hanno sollevato questioni pregiudiziali sul famigerato “pizzino” preteso dalla Lega e inserito nella delibera di giunta del 12 dicembre. "Abbiamo tentato di persuadervi della palese illegittimità della procedura di formazione dei documenti di bilancio, nella loro proposizione al consiglio e nel loro contenuto - l'affondo di Legnini - Mi riferisco alla delibera del 12 dicembre con cui, in un colpo solo, sono stati modificati entrambi i documenti contabili. Si introducono nome per finanziare 4 progetti di legge, circostanza senza precedenti, in chiaro contrasto con la disciplina nazionale in materia di armonizzazione di bilanci pubblici. La legislazione vigente in alcun modo autorizza e consente di finanziare leggi non ancora discusse e non ancora approvate", ha aggiunto l'ex vicepresidente del Csm. "Questo principio è stato ritenuto chiaramente violato anche dai dirigenti massimi che sovrintendono alla procedure. C’è una chiara violazione anche degli articoli 62-63 dello Statuto della Regione: la legge di bilancio può autorizzare variazioni di bilancio in corso d’opera, ma solo con stanziamenti già previsti, con leggi di competenza della giunta. La legge di Stabilità può finanziare leggi vigenti, il bilancio di previsione registra le variazioni e compone il documento contabile.

"State approvando - ha proseguito Legnini - un bilancio che era partito in modo normale, ordinario, che ha subito una deviazione insostenibile dei principi di contabilità pubblica. La ragione risiede nelle divisioni sempre più palesi all’interno della maggioranza, dominata da Fratelli d’Italia e Forza Italia, rispetto al cui agire la Lega è insofferente, a tal punto da pretendere una modifica illegittima dei documenti, per piantare bandierine ideologiche. Quelle leggi non c’entrano nulla con la legge di Stabilità regionale, non potete fare questa operazione. Ci state proponendo un bilancio palesemente illegittimo: su questo non ci fermeremo, ritirate quella delibera, ripristinate le due del 10 dicembre, adottate in modo legittimo e si riprenda l’esame in commissione Bilancio".

Paolucci su Bilancio: "Illegittimo e senza strategia, ha vizi di forma e di sostanza e lascia scoperti settori prioritari a causa della litigiosità della maggioranza"

"In aula è approdato un bilancio vuoto e irregolare, senza visione e indirizzo politico: la Giunta lenta non è stata in grado di aggiungere risorse in nessun settore strategico (sanità, trasporti, sociale, agricoltura, studenti, pendolari, lavoro), nonostante il risanamento passato abbia prodotto circa 15 mln in più per quest'anno e oltre 70 per il 2022. Per il resto c'è solo il Masterplan della Giunta di centrosinistra, che ha garantito le risorse necessarie da spendere in molti settori".

E' il commento del capogruppo PD in Consiglio Regionale, Silvio Paolucci. "Il Masterplan che definivano il "libro dei sogni irrealizzabili" resta l'unica certezza per l'Abruzzo – incalza Paolucci – Partiamo in ritardo come sta succedendo sempre di più in questo periodo e soprattutto senza aver sanato nessuna delle questioni che avevamo sottoposto durante l'analisi del bilancio in Commissione e nel mese di dicembre. Abbiamo detto più volte che il bilancio è illegittimo, perché scritto a mano e su questo presenteremo anche in aula le nostre pregiudiziali; abbiamo detto più volte che mancava e manca di una strategia, basti pensare che il Defr - che era il documento più importante della legislatura perché dava occasione di programmare per tutto l'arco governativo - è vuoto senza il Masterplan e non prevede alcun intervento strategico che porti la firma di questa Giunta regionale. E il Bilancio non può che risentire di una tale mancanza di programmazione".

"A parte il dividersi circa 10-15 milioni di euro in una sorta di tiro alla fune fra assessori - la stoccata di Paolucci - risorse che peraltro abbiamo prodotto noi in più con l'amministrazione finanziaria precedente, non si riesce a mettere un solo euro su lavoro, sulle crisi, sul problema dei danni della fauna selvatica, niente per la difesa della costa, nulla per sostenere i precari del mondo della giustizia, né per agevolare i trasporti per gli studenti e i pendolari con bassi redditi. E' un bilancio senza strategia, illegittimo, che riassume in sé vizi di forma e di sostanza incarnati dal governo di centrodestra. Un Bilancio che esalta le divisioni interne che dall'Amministrazione Comunale de L'Aquila alla Regione mettono la Lega contro Fratelli d'Italia, con Forza Italia ormai in liquidazione. Scommetto che l'anno nuovo porterà una Giunta Nuova in Regione. Con rimpasto e faide interne che stanno diventando la tradizione di questa maggioranza".

Ecco che cosa prevede il Milleproroghe

Il Consiglio regionale, riunito per la seduta del bilancio regionale, ha approvato il progetto di legge cosiddetto "Milleproroghe" che contiene la proroga di termini previsti da disposizioni legislative e ulteriori disposizioni urgenti. Approvato anche un progetto di legge per il riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio a seguito di una sentenza della Corte d'Appello di L'Aquila.

Nel dettaglio alcune delle norme contenute nel provvedimento.

Prorogati i termini dei Commissari per le Comunità Montane che dovranno predisporre il piano di successione nella titolarità del patrimonio e dei rapporti giuridici attivi e passivi già facenti capo a ciascuna Comunità montana soppressa, finalizzato alla emissione del decreto di estinzione delle Comunità montane,  entro e non oltre il termine del 31 dicembre 2022 (vecchio termine era 31 dicembre 2019). I Commissari straordinari restano in carica fino al completamento di tutte le operazioni di liquidazione e decadono da detta carica alla data del 31 marzo 2023 (vecchio termine era 31 marzo 2020) e diventano rinnovabili (la legge precedente, L.R. 9 luglio 2016, n. 20, non prevedeva il rinnovo).

Prorogati di un anno i termini previsti dall'articolo 55 dalla legge regionale 2/2013, ovvero le domande di sanatoria edilizia  presentate e ancora pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite dai Comuni entro il 31 dicembre 2021 (vecchio termine era 31 dicembre 2020); contestualmente i soggetti che hanno la disponibilità degli immobili per i quali e' stata richiesta la sanatoria trasmettono all'ufficio comunale competente, entro il 31 dicembre 2020 (vecchio termine era il 31 dicembre 2019), una dichiarazione sostitutiva redatta ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Approvata la "novella" della legge regionale 15/2004 che precisa le modalità e le possibilità con cui Regione e Azienda regionale per le Attività Produttive (Arap) che ha ereditato le problematiche relative al Consorzio ASI Teramo, continuano ad intrattenere le loro relazioni operative.  

Prorogati il termine delle concessioni demaniali marittime a carattere stagionale o temporaneo per attività turistiche sino a tutto il 2020 (termine precedente era il 2019). Prorogati i termini per la frequenza obbligatoria ai corsi di formazione sulla biologia della fauna ittica per i quali la Giunta regionale sta proseguendo l'iter di definizione dei criteri e delle modalità attuando la collaborazione con l'IZS "G.Caporale " di Teramo e le associazioni di pesca sportiva. L'obbligo del conseguimento dell'attestato di partecipazione slitta al 1 marzo 2022. Consentito il pieno rientro della proprietà della Regione Abruzzo dell'immobile sito in Vasto dove svolgeva la sua attività il Cotir, attualmente in scioglimento e liquidazione. Inserita nuova norma che consente agli operatori commerciali titolari di più autorizzazioni amministrative sul commercio di aree pubbliche, che rinunciano ad una delle autorizzazioni, di chiedere al Comune competente la trascrizione nell'autorizzazione scelta delle presenze maturate nei mercati e nelle fiere che si svolgono nella Regione Abruzzo.

Sostituita parzialmente la previsione normativa regionale 42/2011 (la lettera b) del comma 2 dell'articolo 9) con la quale si prevede che: "All'interno del Parco naturale regionale del Sirente-Velino sono consentiti, anche se difformi dalle previsioni del Piano per il Parco, gli interventi previsti dai Piani paesistici. In ogni caso, sono vietati i seguenti interventi: la nuova lettera b) dispone che le: "Modificazioni del regime delle acque, fatti salvi gli interventi che assicurano il deflusso minimo vitale previa autorizzazione dell'Ente Parco. Sono consentiti altresì interventi di restauro e difesa ambientale con opere di bioingneria naturalistica".

Modificata anche la norma sul Personale dell'Ente Parco: il nuovo comma 3 dell'articolo 10 della legge regionale 42/2011 dispone che: "il Direttore del Parco è nominato dal Presidente del Parco, con contratto di diritto privato di durata non superiore a cinque anni, scelto tra gli iscritti nell'elenco aggiornato dell'albo degli idonei all'esercizio delle attività di Direttore di Parco nazionale del Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, con esperienza nella gestione e coordinamento di Aree protette regionali, ed esercita tutte le funzioni previste dal Dlgs 165/2001, dai vigenti CCNL della Dirigenza Regione/Enti locali. L'incarico di Direttore può essere riconfermato con specifica motivazione dal Presidente con proprio atto per una sola volta e per la stessa durata".

Approvato un emendamento che consente ai Comuni di fare fronte alle spese per interventi urgenti conseguenti ad avversità atmosferiche: la Giunta regionale e' autorizzata ad adottare uno specifico provvedimento di concessione di contributi da destinare al rimborso delle spese sostenute o da sostenere dai medesimi Comuni per l'adeguamento ed il recupero della funzionalità delle infrastrutture urbane. Ogni comune potrà presentare istanza al Dipartimento competente per un importo massimo di 100 mila euro fino ad esaurimento dello stanziamento.

Modificata la norma sui "Sottotetti", ovvero la legge regionale numero 40/2017, con la quale si dispone che ai fini dell'applicazione della presente legge, si definiscono "Vani e locali accessori: i vani e i locali esistenti o in corso di costruzione per i quali è stato rilasciato un titolo edilizio e presentato l'inizio dei lavori al Comune prima del 30 giugno 2019 ". Con un emendamento è stato eliminato il limite massimo di età per accedere al fondo per la Vita Indipendente e sarà possibile utilizzare l'ISEE sociosanitario per calcolarne l'importo".

Giunta regionale: D'Amario nominato direttore del Dipartimento Sanità

La giunta regionale, riunita oggi in seduta straordinaria a palazzo dell’Emiciclo a L'Aquila, presieduta dal presidente Marco Marsilio, ha approvato la nomina del direttore del Dipartimento Sanità, nella persona del dottor Claudio D’Amario, già direttore generale della Asl di Pescara e attuale direttore generale della Direzione generale Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute.

La Giunta regionale, su proposta del Presidente Marsilio, ha approvato la Convenzione tra Regione Abruzzo, Università degli Studi dell’Aquila e Collegio dei geometri per l’istituzione di un corso di laurea in Protezione Civile interno alla Facoltà di Ingegneria. Si tratta del primo corso di laurea nel settore in questione in Italia e prende spunto dalle esigenze dei Comuni che spesso si trovano in situazione di difficoltà in ambito di redazione dei Piani di Protezione Civile e in particolare nella gestione delle emergenze. Obiettivo di questo corso di laurea è quello di offrire un’adeguata formazione per poter inserire i futuri laureati a servizio del territorio non solo regionale.

La Giunta regionale ha altresì approvato la delibera riguardante il Masterplan per il Sud rimodulando le linee guida di ammissibilità di spesa da parte dell’Arap, in qualità di soggetto attuatore, per sbloccare fondi che consentono di avviare una serie di appalti con particolare riferimento al Piano irriguo del Fucino, ai porti di Ortona e di Pescara, agli impianti sciistici di Passo Lanciano e a una serie di impianti di depurazione.

 

Ultima modifica il Sabato, 28 Dicembre 2019 09:53

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