“Alla luce delle ultime notizie sulla possibile impennata di contagi a partire dall’esposizione al virus degli operatori sanitari, ci troviamo costretti a insistere con determinazione affinché vengano attuate “ad horas” tutte le possibili misure di contenimento del contagio, con la richiesta di individuare strutture che, nel giro di un paio di settimane, siano dedicate esclusivamente alle cure dei contagiati da Covid-19 e altre che possano essere messe a disposizione della comunità e degli operatori sanitari per i ricoveri in quarantena”.
A chiederlo, in una nota congiunta, sono gli esponenti del Pd aquilano Pierpaolo Pietrucci, Stefania Pezzopane, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Emanuela Di Giovambattista, Carlo Benedetti e Massimo Cialente.
“In tali strutture” si legge “sarà necessario ospitare i pazienti sospetti in attesa del tampone e/o in condizioni cliniche non gravi e tenere in osservazione i pazienti positivi che sono seguiti a domicilio, fonte di contagio per i famigliari e la collettività. Al di là delle ipotesi che sono state fatte sulla stampa - come l’individuazione dell’Hotel Cristallo a Fonte Cerreto, zona priva dei necessari servizi di base - riteniamo che la città dell’Aquila possa offrire spazi migliori per ottemperare alle esigenze del momento”.
“Rileviamo con rammarico” prosegue la nota “che, a fronte della drammatica emergenza in corso e dei rischi di diffusione del contagio, mancano ancora oggi la lungimiranza e la tempestività di una azione politica e amministrativa purtroppo del tutto inadeguate”.
“Ai pochi casi riscontrati tra i cittadini aquilani corrisponde una pericolosa crescita di contagi fra gli operatori del San Salvatore. Lo spirito di sacrificio dei medici e degli infermieri – a cui va il ringraziamento e l’ammirazione di noi tutti – viene vanificato dalla lentezza con cui si prendono decisioni importanti, e questo nonostante il Presidente della Regione, con la dichiarazione dello Stato di Emergenza da parte del Governo, sia stato nominato soggetto attuatore e quindi possa e debba disporre nell’immediatezza le misure necessarie. Così come l’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo e i Direttori Generali delle Asl”.
“Gli stessi decreti e le successive ordinanze consentono – d’intesa con la Protezione Civile – la requisizione di beni mobili e immobili di qualunque genere occorrenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.
“Chiediamo inoltre con forza e assoluta urgenza, di effettuare tamponi al personale sanitario tutto, compresi i dipendenti delle RSA e nelle RA, potenziali bombe a orologeria, per la presenza degli anziani e delle loro famiglie. Tutti significa tutti: non solo quelli a contatto col Covid-19 perché questo era già previsto prima, e non a caso Marsilio (a meno che non fosse un privilegiato) ha tempestivamente ricevuto il tampone. Tutti significa tutti: perché sappiamo che anche gli asintomatici sono infettivi e che per ogni malato ci sono 10 portatori.
E per questo vanno potenziati i Laboratori analisi per esaminare i tamponi e avere un quadro epidemiologico certo”.
“I problemi da affrontare sono complessi, gli strumenti ci sono e la nostra comunità è a disposizione, ma con spirito di aiuto e di collaborazione istituzionale non possiamo non esprimere, con forza, la preoccupazione e il disagio davanti a ritardi le cui conseguente sarebbero drammatiche per la nostra Regione”.