Il Consiglio regionale, riunito oggi, ha approvato a maggioranza il progetto di legge numero 122/2020, “Modifiche alla legge regionale 6 aprile 2020, n. 9 (Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19) in attuazione del principio di leale collaborazione”.
Il testo prevede una serie di modifiche legislative al cosiddetto “Cura Abruzzo 1” necessarie per recepire le osservazioni avanzate dal Dipartimento della Ragioneria Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle quali la regione aveva assunto apposito impegno al fine di evitare l’impugnativa del Governo e il giudizio di costituzionalità.
Le modifiche hanno riguardato soprattutto gli articoli che impattavano sulla parte sanitaria e su quella che è stata chiamata “Pace legale” le cui previsioni di componimenti bonari tramite transazioni non si applicheranno più ai contenziosi in materia sanitaria o che coinvolgono gli enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Ulteriori modifiche al testo approdato in aula sono state invece introdotte con una serie di emendamenti direttamente presentati in aula. Nello specifico, la previsione per i Comuni di destinare fino al dieci per cento delle aree destinate al commercio su aree pubbliche ai produttori agricoli: beneficio che può essere innalzato fino al trenta per cento. Approvato un emendamento che stanzia 30 mila euro per l’anno 2020 in favore del Comitato regionale abruzzese dell’Unpli (Unione delle pro loco italiane).
Stanziati ulteriori 20 mila euro in favore della stampa regionale e modificate le norme sui consorzi di bonifica che consentiranno agli stessi di occuparsi anche dei rifiuti galleggianti sulle acque.
Approvata all’unanimità anche la risoluzione a firma Blasioli e Paolucci sulla “Situazione del personale della Regione Abruzzo a seguito della conversione in Legge del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162” che impegna il Governo regionale a dare mandato al "Dipartimento Organizzazione Risorse Umane" ad effettuare una immediata ricognizione del personale a tempo determinato in servizio nella regione Abruzzo e che nel corrente anno maturerà i requisiti previsti dal comma 1 lettera c) dell’articolo 20 così come modificato dalla Legge numero 8 del 2020, seguendo il percorso già espletato per le precedenti stabilizzazioni.
Inoltre la risoluzione chiede di porre in essere le azioni per superare il precariato dei dipendenti che si apprestano a maturare i requisiti dalla normativa entro l’anno corrente, valorizzando le professionalità specialistiche e fronteggiando al contempo la carenza di personale in considerazione anche dell’elevato numero di pensionamenti in corso.
La giunta regionale viene impegnata inoltre ad assicurare, all’esito della ricognizione, per il personale con i requisiti, l’avvio delle procedure di stabilizzazione consentendo la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato nell’immediatezza della maturazione del requisito.
Via libera anche all'emendamento a prima firma di Sospiri per l'adesione ai progetti nazionali ed europei volti a sostenere la candidatura della transumanza ad essere iscritta nella lista del patrimonio materiale dell’Unesco. “Una norma a cui tengo molto- dichiara il presidente del Consiglio regionale Sospiri – Perché fa parte della nostra storia e della nostra tradizione. Sono convinto che la transumanza, dopo essere stata riconosciuta dall’Unesco nel 2019 come patrimonio immateriale, può diventare anche uno straordinario strumento di promozione turistica e territoriale per l’Abruzzo – aggiunge il presidente dell’Assemblea legislativa – al pari dei grandi cammini internazionali che mobilitano migliaia di persone ogni anno".
"Penso - spiega Sospiri - ad un progetto di valorizzazione come quello del Cammino di Santiago di Compostela che in Spagna è diventato un simbolo di turismo lento che traina un importante settore come quello turistico di quella regione. Anche in questo caso il Cammino di Santiago e le sue strade ha trovato negli anni l’importante riconoscimento dell’Unesco ragione per la quale crediamo di avere le carte in regola con un progetto che parta dall’Abruzzo ma che raggiunga anche altre regioni italiane.”
Al fine di promuovere la transumanza il Consiglio regionale parteciperà all’organizzazione dell’evento “Settimana internazionale della transumanza” che si terrà a Sulmona nel prossimo mese di settembre con l’obiettivo di evidenziare le opportunità legate allo sfruttamento turistico del fenomeno della transumanza.
“Ma la transumanza si lega anche al nostro poeta D’Annunzio – aggiunge Sospiri - il Vate infatti ha dedicato una delle sue opere più famose al fenomeno per questo abbiamo ragionato di inserire una serie di eventi sulla transumanza già nei prossimi mesi con il cartellone legate alle celebrazioni su Gabriele D’annunzio. Credo molto in questo progetto per cui devo ringraziare anche i consiglieri D’Incecco, Di Matteo, Bocchino e Scoccia che hanno inteso condividerne lo spirito e la lungimiranza.”
Il Consiglio regionale ha dato il via libera anche al progetto di legge che modifica le disposizioni in materia di tutela delle piante di olivo adulte ai fini della loro classificazione, recupero e cessione. Il testo intende semplificare la procedura autorizzativa per l’abbattimento e l’espianto delle piante di olivo.
Nello specifico si prevede, rispetto al passato, che i proprietari legittimi o i conduttori degli oliveti possano provvedere al loro espianto o abbattimento anche nel caso in cui gli ulivi siano soggetti a scarsa produttività per cause non rimovibili. La procedura autorizzativa deve coinvolgere l’Ufficio Fitosanitario regionale e non più il servizio Fitosanitario dell’Arssa in quanto la stessa agenzia è stata soppressa.
Approvato all’unanimità, infine, il progetto che modifica la legge sulla “Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne” prevedendo un più agevole funzionamento della Commissione Consultiva della Pesca attraverso un distinguo tra i componenti della Commissione che saranno inquadrati come partecipanti di diritto oppure invitati permanenti. Prevista anche la valorizzazione del Centro ittiogenico sperimentale (C.I.S.I) dell’Aquila assicurando al Centro stesso il reimpiego delle risorse derivanti dalla vendita del materiale ittico prodotto.
Rinviata invece alla prossima seduta la risoluzione a firma Paolucci sulla “Realizzazione rete irrigua dell’intera piana del Fucino”.
Marcozzi (M5S): "Si perde tempo per gli errori della Giunta Marsilio"
“Il Consiglio regionale è stato costretto a intervenire ancora una volta, prima in Commissione poi nella seduta odierna, per mettere un'altra pezza a uno dei tanti errori che questa Giunta di centrodestra ha fatto da quando ha iniziato il proprio mandato in Regione Abruzzo. Con la legge 122, è stato modificato il testo del Cura Abruzzo 1, un provvedimento che Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno scritto e approvato in piena emergenza Covid, senza curarsi di specificare con quali coperture avrebbero effettivamente aiutato cittadini e imprese e nonostante noi li avessimo avvisati. Per questo il Consiglio dei Ministri non ha potuto far altro che impugnare un provvedimento scritto male da questa maggioranza, che non è nuova a mettere in mostra la propria inadeguatezza costringendo poi le istituzioni, che dovrebbero lavorare senza sosta per aiutare gli abruzzesi in questo momento di grave crisi economica e sanitaria causata dal Covid, a perdere tempo prezioso”.
Lo afferma il capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi.
“Due mesi fa, per giorni – spiega Marcozzi – ci siamo sgolati per segnalare gli errori contenuti nel testo che avrebbero portato come conseguenza l'impugnativa e ritardi nell'erogazione dei fondi necessari ai cittadini. Lo abbiamo fatto nel massimo spirito di collaborazione istituzionale, anche quando sarebbe stato facile cavalcare la paura dei cittadini in pieno lockdown da Covid, come fatto invece da vari esponenti del centrodestra abruzzese che, attaccando pretestuosamente il governo nazionale, sono sembrati più interessati a fare ostruzione al Presidente Conte che alle priorità dell'Abruzzo. La necessità di approvare leggi in fretta per portare avanti la solita campagna propagandistica, sembra così aver avuto la meglio sul dovere istituzionale di scriverle bene. E questo è stato il risultato: tornare, a oltre due mesi di distanza, nuovamente su un testo approvato, perdere tempo prezioso e far attendere ancora le imprese abruzzesi”.
“Mi auguro – conclude – che la Giunta Marsilio inizi a lavorare con un maggiore livello di accuratezza, approfondendo realmente i testi che loro stessi scrivono e approvano, per evitare di collezionare altre figure pessime che mettono in imbarazzo l'immagine dell'Abruzzo in tutta Italia. Governare la Regione è un compito che deve essere svolto con competenza e senso di responsabilità, ed è il momento che Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia se ne ricordino”.
Paolucci, Di Benedetto e Mariani: “Dei milioni annunciati solo minima parte è arrivata a famiglie e imprese”
“Degli oltre 100 milioni annunciati dal governo regionale di centrodestra durante la gestazione dei provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle imprese abruzzesi dalla Giunta, sono veramente una minima parte quelli al momento erogati o utilizzati allo scopo. La Giunta si è dimostrata lenta anche durante la pandemia, tant’è che a distanza di oltre 2 mesi dall'approvazione del Cura Abruzzo 1, meno del 30% della dotazione finanziaria complessiva annunciata è stato impegnato”.
Ad affermarlo sono i capigruppo di Pd, Legnini Presidente e Abruzzo in Comune, Silvio Paolucci, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani.
"Si tratta di quota che solo in piccola parte è arrivata a famiglie e imprese, rimarcano i consiglieri: “Avevano detto che avrebbero trovato le coperture in 15 giorni, ma ad oggi mancano all'appello ancora i 42 milioni non ancora impegnati per l'attivazione dei fondi di dotazione; i 38 milioni delle risorse riprogrammabili dei fondi FESR (19,36 mln) e FSE (18,48 mln) per le imprese e lavoratori autonomi titolari di partita IVA; i 12 milioni cancellati quest'oggi con la Legge correttiva del Cura Abruzzo per mancanza di copertura finanziaria come avevamo peraltro detto sin da prima dell’approvazione della misura; le ulteriori somme, pari a 20 milioni, rinvenienti a seguito dell'approvazione del Rendiconto 2019".
"Tempi dilatati anche dalle esigenze di correggere percorsi sbagliati: così oggi siamo tornati ancora una volta sul Cura Abruzzo 1 per recepire le pesanti osservazioni prodotte dal MEF sul tema della pace fiscale e cancellare, di fatto, il condono tombale che avrebbe sottratto alla comunità 162 milioni di fondi necessari per la ripresa e il sostegno di tutta la nostra economia. Coperture insufficienti e un condono collegato alla sanità privata, che hanno dato ragione ai nostri dubbi, sollevati peraltro con grande anticipo per correggere il tiro e rendere e accorciare i tempi della fruizione delle risorse”.
Blasioli (Pd): “Stabilizzazione personale in tempi celeri”
“Impensabile che i precari della Regione Abruzzo che hanno maturato il diritto alla stabilizzazione in base ai requisiti della Madia bis dovessero aspettare oltre, come lo è che l’Ente perdesse professionalità capaci di velocizzare le procedure e garantire efficienza alla macchina amministrativa”.
Il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli commenta l’approvazione all’unanimità della risoluzione sui precari dell’ente e presentata dal gruppo Pd il 4 marzo scorso.
“Una buona notizia che risolleva le sorti di tante famiglie che attendevano una decisione positiva – rimarca Blasioli – per cominciare a programmare la propria vita. Ringrazio il Consiglio Regionale che ha sposato in pieno la nostra premura di dare una risposta concreta a questo argomento che ora auspichiamo abbia una conclusione in tempi brevi. Sono certo che gli uffici del Personale della Regione possano effettuare immediatamente - se non lo hanno già fatto considerato che la risoluzione è stata presentata il 4 marzo - una ricognizione del personale precario che, avendo lavorato per almeno tre anni, abbia maturato le condizioni per una stabilizzazione. Si tratta, come detto, di professionalità che ricoprono ruoli fondamentali, persone formate dalla Regione, che ormai da tre anni stanno lavorando in una condizione che non permette loro scelte di vita e non concede una stabilità a lungo immaginata".
"Le premesse per agire ci sono tutte. Voglio ricordare che la Legge n. 8 del 2020 ha modificato la precedente legge Madia, spostando il termine entro cui maturare i tre anni di lavoro al 31 dicembre del corrente anno. Con questa risoluzione la Regione afferma oggi una volontà chiara a procedere e ci auguriamo che lo faccia celermente per adottare tutte le procedure possibili senza dover interrompere i contratti, sapendo che il Piano del fabbisogno del personale 2019/2021 all’art. 10 bis già prevedeva questa possibilità”.