Mercoledì, 08 Luglio 2020 10:35

Elezioni, centrodestra in fibrillazione: tensioni a Chieti ed Avezzano

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Politica abruzzese in fibrillazione a poco più di due mesi dalle elezioni amministrative; ed in particolare, è il centrodestra che vive ore di tensione con ripercussioni che potrebbero arrivare fino a Palazzo Silone.

In vista del vertice di domani all’Aquila, infatti, la Lega – 10 consiglieri regionali su 17 e 4 assessori nella Giunta regionale – ha recapitato un ultimatum chiarissimo a Mauro Febbo: se non sosterrà il candidato di coalizione Fabrizio Di Stefano alle amministrative di Chieti dovrà uscire dall’esecutivo regionale.

Una spina nel fianco del presidente Marsilio se è vero che Febbo - autosospeso da Forza Italia - è intenzionato a tirare dritto sostenendo la candidatura a sindaco del civico Bruno Di Iorio che ha già siglato l’alleanza con Italia Viva. D’altra parte, hanno ribadito in queste ore i vertici del Carroccio, l’assessore si è messo di traverso ad un accordo tra le segreterie nazionali dei partiti del centrodestra che assegna Chieti alla Lega.

Tensione anche ad Avezzano.

Qui Forza Italia ha deciso di sostenere Anna Maria Taccone, commercialista e presidente di Aciam, scesa in campo ieri sfidando apertamente Tiziano Genovesi, il candidato della Lega. Accanto a lei, il coordinatore regionale Nazario Pagano e il sindaco uscente Gabriele De Angelis. E non mancano le polemiche: il coordinatore regionale del Carroccio Luigi D’Eramo ha diffuso una nota sibillina paventando il rischio che “il partito dell’immondizia” possa mettere le mani sulla città. Il deputato leghista ha fatto esplicito riferimento ad Aciam, la società presieduta da Taccone, e al Cogesa, il cui amministratore unico, Vincenzo Margiotta, è uomo vicinissimo ad Andrea Gerosolimo: a dire che potrebbe esserci un accordo tra l’ex assessore regionale e De Angelis per spingere la candidatura della Taccone, un accordo che preoccupa, evidentemente, la Lega.

Ma scricchiola il fronte di Forza Italia: il parlamentare abruzzese Antonio Martino, eletto in provincia dell’Aquila, ha denunciato come Forza Italia, "che con il suo presidente mostra una responsabile volontà ad essere uniti nell’interesse del paese", non si comporti allo stesso modo nei territori: "in tal senso - l’affondo - ad Avezzano è accaduta una autentica farsa, oltre che una scorrettezza istituzionale, in occasione della presentazione del candidato sindaco di Forza Italia, evento al quale non sono stato invitato".

"Non ho nulla contro la professoressa Taccone - ha aggiunto il deputato azzurro - ma mi auguro che in tutti i comuni del nostro territorio, almeno come centrodestra, si dimostri uno scatto in avanti nel vero interesse dei cittadini, per presentarci uniti e affermare il buon Governo della coalizione".

E i tormenti per Forza Italia non finiscono certo qui: da Teramo, infatti, è arrivata la notizia che il sottosegretario regionale Umberto D’Annuntiis, eletto nelle liste azzurre, è pronto al salto in Fratelli d’Italia e, con lui, porterà sei sindaci e un vicesindaco che potrebbero fare da apripista ad una trentina di amministratori locali, vicini all’ex assessore regionale Paolo Gatti, pronti a rinforzare l’assetto dei meloniani in provincia.

Uno schiaffo a Forza Italia, un problema, l’ennesimo, per la Lega che, in Abruzzo, vede strutturarsi Fratelli d’Italia come controparte di una dialettica che, c’è da scommetterci, alimenterà ulteriori tensioni.

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Luglio 2020 11:06

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