Mercoledì, 21 Ottobre 2020 10:26

Regione, Lega vince il braccio di ferro: Mauro Febbo rimosso dalla Giunta

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Mauro Febbo sacrificato sull’altare della unità di coalizione.

L’assessore regionale di Forza Italia è stato rimosso dalla Giunta. A darne notizia è il governatore Marco Marsilio che ha assunto su di sè, almeno per il momento, le deleghe che erano detenute da Febbo.

Domani pomeriggio, alle 15, il Presidente incontrerà i coordinatori regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia per condividere con loro il nuovo assetto della Giunta e l'azione della maggioranza, "chiamata ad affrontare la gravissima crisi sanitaria ed economica in corso".

Marsilio ha voluto ringraziare Mauro Febbo "per l'ottimo lavoro svolto e la collaborazione prestata in ogni momento, certo che saprà assicurare il suo contributo all'azione di governo dei banchi della maggioranza in consiglio regionale".

Questa la comunicazione ufficiale. 

In realtà, il governatore è stato costretto a cedere alle pressioni, insistenti, della Lega che, ieri mattina, nel corso di un vertice cui hanno preso parte il coordinatore regionale Luigi D’Eramo e il vice Gianfranco Giuliante, aveva ribadito al presidente della Giunta la richiesta di rimuovere Febbo, 'reo' di aver determinato la sconfitta di Fabrizio Di Stefano alle amministrative di Chieti; se ciò non fosse avvenuto, il Carroccio avrebbe rotto con la maggioranza determinando, di fatto, la fine della legislatura. D’altra parte, la Lega esprime 10 consiglieri regionali oltre che 4 assessori.

Un avvertimento, l'ennesimo, era arrivato proprio ieri mattina, con gli esponenti del Carroccio che si erano presentati in seduta congiunta delle Commissioni Terza, Quarta e Quinta, riunite per discutere alcuni provvedimenti europei, con oltre un’ora di ritardo, determinando lo slittamento dei lavori; a ribadire, plasticamente, il peso della Lega per la maggioranza di centrodestra. E Marsilio ha dovuto cedere tant’è vero che, nel pomeriggio, i lavori dell’assise sono proseguiti senza intoppi, con il Carroccio allineato sui provvedimenti della maggioranza.

Febbo – che tornerà sugli scranni del Consiglio come capogruppo di Forza Italia - potrebbe essere sostituito dal sottosegretario Umberto D’Annuntiis ma non è detto che, stante le cose, non possa esserci una più ampia revisione della squadra di governo.

Se si dovesse trovare la quadra in Regione, è chiaro che potrebbe sbloccarsi anche la crisi di maggioranza al Comune dell’Aquila: al momento, il sindaco Pierluigi Biondi ha ritirato le deleghe ai tre assessori della Lega che non ha risposto all’invito del primo cittadino di indicare due profili, un uomo e una donna, per la ricomposizione della Giunta comunale. Se D’Eramo e Giuliante dovessero vincere il braccio di ferro all’Emiciclo, però, la loro posizione potrebbe addolcirsi all’Aquila, dove il Carroccio, d’altra parte, non ha i numeri per imporre diktat al primo cittadino.

Febbo: "Mi rammarica che dinanzi ad una pandemia ci si concentri su questioni elettorali"

"Dieci mesi fa, quando comunicai a tutti e a tutti i livelli la mia decisione di assumere un posiziona elettorale civica nella mia città, avevo messo 'in conto' che mettevo in discussione anche le mie ambizioni personali nell'interesse unico di Chieti. I fatti e il risultato elettorale mi hanno dato ragione".

Queste le parole di Mauro Febbo, affidate ad un comunicato stampa, a qualche ora dalla revoca dell'incarico di assessore regionale.

"Quello che mi rammarica - sottolinea Febbo - è che dinanzi alle conseguenze di una pandemia che sta colpendo il sistema sanitario nazionale (e mondiale) ed economico (regionale, nazione e mondiale) ci si concentri su queste problematiche e su come intervenire. Ne prendo atto e con serenità andrò a ricoprire il ruolo di presidente del gruppo consiliare di FI garantendo il mio impegno nell'interesse del nostro Abruzzo e della sua comunità".

Pagano (Forza Italia): "Ribadiremo a Marsilio il nostro sostegno a Febbo"

"La decisione annunciata dal Presidente della Regione Abruzzo di assumere su di sé le deleghe affidate all’assessore Mauro Febbo revocandogli l'incarico in Giunta regionale non può essere condivisa da Forza Italia".

E' la reazione del coordinatore regionale azzurro, Nazario Pagano, che invita a riflettere collegialmente "sulle scelte fatte in occasione delle recenti elezioni amministrative, dove gli errori di valutazione sono stati molteplici e di tanti. Basta guardare ai risultati del primo turno o alla contrarietà agli apparentamenti al ballottaggio, che venivano auspicati da Forza Italia e dallo stesso Presidente Marsilio. Bisogna analizzare insieme gli errori fatti e cercare le vie per una ribadita e più forte coesione. Evitando rinnovati scontri che non sono utili all’azione amministrativa ma che insieme dobbiamo portare avanti al servizio dei cittadini".

Ha aggiunto Pagano: "L’assessore Febbo è una risorsa essenziale nel governo della Regione Abruzzo. Con lealtà ma anche con fermezza rappresenteremo questa posizione di Forza Italia al Presidente Marsilio e alla coalizione, confermando stima e sostegno per l’assessore Mauro Febbo".

Fina e Paolucci (Pd): “Centrodestra inadeguato, regolamento dei conti elettorali al posto di occuparsi dell’Abruzzo e delle emergenze” 

"La maggioranza di centrodestra si è arresa ai diktat della Lega e dopo alcune settimane di stancheggio, sono oggi arrivate puntuali le rese dei conti, per i tradimenti e le divisioni elettorali, Toccando il sensibilissimo - dato il momento - assessorato alle Attività Produttive. Questa la priorità del governo regionale, in piena seconda emergenza epidemica".

Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il segretario regionale Pd Michele Fina.

"Non è chiaro se ci sarà un solo capro espiatorio o se si procederà a un nuovo assetto - aggiungono i due esponenti Pd - Di certo c’è l’implicita consapevolezza da parte del governo regionale, della propria inadeguatezza proprio quando ci sarebbe bisogno di una maggiore capacità e lucidità di guida, determinazione e coesione. Per questo chiediamo alle forze di maggioranza: fate presto! La Regione da settimane è ostaggio di questo regolamento di conti e invece abbiamo bisogno di un governo regionale che si occupi dell'agenda dei problemi degli abruzzesi. A partire dall’emergenza dovuta alla pandemia per la quale abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere una cabina di regia che coinvolga anche le forze di minoranza, ma ci rendiamo conto, da questi fatti, che fanno fatica a capirsi anche tra alleati".

Ultima modifica il Mercoledì, 21 Ottobre 2020 15:19

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