Martedì, 26 Gennaio 2021 12:44

Crisi di governo: Conte si è dimesso. Cosa accadrà ora: dal Conte-ter alle larghe intese, gli scenari possibili

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lasciato, poco fa, il Palazzo del Quirinale dove ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Conte è uscito in auto da mezz'ora dal suo arrivo. Dopo il Colle, a Palazzo Giustiniani per incontrare la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Il premier aveva già comunicato le dimissioni nel CdM di questa mattina.

"Ringrazio ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme", ha detto il premier alla sua ormai ex squadra di governo

I capi delegazione del M5s Alfonso Bonafede, del Pd Dario Franceschini e di Leu Roberto Speranza avrebbero ribadito in Consiglio dei ministri il loro sostegno a Conte, dopo che il presidente del Consiglio ha comunicato la sua decisione di dimettersi.

Da questo momento in poi, tutti gli scenari che dovrà valutare il capo dello Stato sono possibili. Prima però Sergio Mattarella avvierà consultazioni lampo con tutte le forze politiche, dal reincarico al premier uscente per un "ter", come sperano Pd, M5s e Leu, fino alla soluzione estrema dello scioglimento delle Camere.

Cosa succederà adesso? I possibili scenari

Mattarella avvierà, da domani pomeriggio, le consultazioni con i partiti per valutare se sia possibile una nuova maggioranza e dare l’incarico a un presidente del Consiglio che dovrà riferire poi se avrà trovato un accordo con i partiti per formare un nuovo governo.  

Scenario 1

Stessa maggioranza giallorossa ma con un altro premier (Di Maio o Franceschini i nomi più gettonati). Non è la soluzione ufficialmente ventilata da Pd e M5S ma ci sono larghe porzioni in entrambi i partiti che stanno lavorando segretamente perché si realizzi.

Scenario 2

Conte-Ter. E' l'obiettivo di Conte e, ufficialmente, anche quello di Pd e Cinque Stelle. Con una maggioranza allargata a centristi e pezzi di Forza Italia (i cosiddetti responsabili), con o senza il ritorno di Renzi.

Scenario 3

Nelle ultime ore si è fatta strada anche l'ipotesi di un premier tecnico affiancato, però, da molti ministri politici e sostenuto da un'ampia maggioranza in parlamento (il precedente è il governo Ciampi del 1993, dove l'ex Capo dello Stato era appoggiato da una maggioranza che andava dalla Dc ai Ds).

Scenario 4

Premier e ministri tecnici, sul modello del governo Monti (2011). A sostenerlo potrebbe essere l'attuale maggioranza giallorossa allargata ai renziani e a pezzi di Forza Italia.

Scenario 5

Un governo istituzionale (larghe intese) sostenuto da una base parlamentare molto ampia e partiti di schieramenti opposti. Pd e Cinque Stelle finora si sono detti contrari.

Scenario 6

E' quello delle elezioni anticipate. Si costituirebbe un governo transitorio in grado di gestire l'ordinaria amministrazione e portare il Paese alle urne nell'ultima settimana di giugno, prima che scatti cioè il semestre bianco. Ma l'idea di andare a votare in piena pandemi, con il Recovery Plan ancora da approvare e con una campagna vaccinale ancora tutta da fare, non piace a nessuno, in primis a Mattarella.

Ultima modifica il Martedì, 26 Gennaio 2021 13:22

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