Domani alle 15 si aprirà il secondo giro di consultazioni per il premier incaricato Mario Draghi, che andrà avanti fino a martedì.
L'ex presidente della Bce incontrerà anche le parti sociali.
Al termine del primo round di consultazioni, archiviato ieri, si è delineato lo scenario di una maggioranza dal perimetro molto largo: ha assicurato lealtà il M5S e ci sta, senza porre "veti e condizioni", anche la Lega.
Draghi ha subito ricevuto un segnale di appoggio dall’attuale presidente della Bce, Christine Lagarde: "Farà ripartire l’economia con l’aiuto Ue".
Salvini: "Lega a disposizione, niente veti"
"Non poniamo condizioni né su persone né su idee o movimenti", ha detto il leader del Carroccio dopo l'incontro di ieri a Montecitorio ripetendo più volte: "Con Draghi c'è condivisione su molti temi". "Noi non poniamo condizioni, faccio questa premessa. Altri partiti pongono condizioni e veti, 'con la Lega e con Salvini no': noi non abbiamo posto condizioni né su persone, né su idee, né su movimenti. Questo sia il governo della ripartenza, della rinascita, della riapertura, se saremo convinti" da Draghi "il nostro sarà un sì completo, che non ci vedrà alla finestra".
Grillo sceglie Draghi: "Fragole sono mature"
"Le fragole sono mature". Con queste parole Beppe Grillo ha dato il beneplacet all'appoggio del Movimento 5 Stelle a Draghi. Ma questa ennesima svolta governista rischia di creare una frattura insanabile. Grillo - che ha guidato la delegazione del Movimento nell'incontro con il premier incaricato - ha blindato i temi cari al M5S, reddito di cittadinanza in primis. "Sono certo che ancora una volta il Movimento 5 Stelle dimostrerà maturità e responsabilità istituzionale. Dobbiamo farlo per gli italiani, ci sono 209 miliardi da spendere" ha scritto su Facebook ricordando che il M5S "è la prima forza politica in Parlamento".
Il M5S vedrà di nuovo Draghi martedì pomeriggio e in quella sede saranno sciolti gli ultimi nodi prima del varo del nuovo esecutivo. Sullo sfondo resta l'incognita del voto sulla piattaforma Rousseau, chiesto a gran voce da Davide Casaleggio e dai malpancisti che vedono il possibile ingresso del M5S nel governo guidato dall'ex numero uno della Bce come una sciagura. "Consultazioni su Rousseau? Non abbiamo ancora deciso. Ci saranno sicuramente altre riunioni interne nel Movimento", promette il presidente dei senatori grillini Ettore Licheri lasciando il Palazzo dei gruppi di Montecitorio.
Meloni: "Non voto fiducia"
"Non ho cambiata idea, resto fuori dal governo Draghi, a maggior ragione perché la pattuglia a palazzo Chigi sta diventando estremamente eterogenea". Così la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Il partito non voterà la fiducia all'esecutivo. "L'ho detto anche al premier incaricato Draghi" ha affermato Meloni "La nostra scelta di non votargli la fiducia non è la scelta sull'autorevolezza del nome, ma sul metodo che non condividiamo e sul merito di governo dove si cerca di mettere insieme tutto e il contrario di tutto. Spero che Draghi sappia fare bene e, se lo farà, i voti di Fdi sui provvedimenti che condividiamo ci saranno assolutamente".
Renzi: "Sostegno a prescindere da nomi"
"Italia Viva sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri, da quanti tecnici e politici avrà", ha detto Matteo Renzi dopo il faccia a faccia con il premier incaricato. A favore del nuovo esecutivo, nella prima fase delle consultazioni, si erano detti anche tutti i gruppi 'minori' presenti in Parlamento.
Partito democratico
Il Pd non ha posto veti su nomi e sigle, ma ha circoscritto il perimetro del governo su temi e contenuti: "Il governo dovrà avere un forte ancoraggio all'Unione europea, alla sua politica di superamento dell'austerità, di spinta a investimenti con rischio comune, alla solidarietà" e un "ancoraggio importante alla nostra storica amicizia euro-atlantica, aiutata dall'elezione di Biden", ha spiegato il segretario del Pd chiedendo poi un esecutivo "forte e di lunga durata". Il Partito Democratico ha smentito le voci legate all'ipotesi di un appoggio esterno: "Sono totalmente infondate le notizie su orientamenti assunti su eventuale appoggio esterno al Governo. La posizione del Pd è stata votata dalla direzione nazionale all'unanimità e illustrata ieri al professor Draghi".
Forza Italia
Anticipato telefonicamente direttamente da Silvio Berlusconi, da Forza Italia ieri è arrivato il sì al governo Draghi: !Abbiamo confermato al premier incaricato il pieno appoggio di Forza Italia", ha detto dopo le consultazioni Antonio Tajani, che nel merito ha parlato di un governo di "alto profilo", che coinvolga "tutte le risorse della politica, dell'economia e della cultura" e ha detto no alla "nascita di una nuova maggioranza politica".
Calendario delle prossime consultazioni
Si comincerà domani alle 15 con il Gruppo Misto della Camera - minoranze linguistiche. Il termine delle consultazioni sarà con il M5S, che si siederà al tavolo martedì alle 17.15. Martedì alle 11 Draghi vedrà il gruppo europeisti - Maie - centro democratico Senato, alle 11.45 sarà al volta di Leu, poi alle 12.00 Italia Viva, alle 13.15 Fdi. Nel pomeriggio, alle 15, tocca al Pd, alle 15.45 Fi, alle 16.30 Lega e, infine, il M5S alle 17.15.