Martedì, 23 Marzo 2021 16:00

Decreto Sostegni, in Abruzzo volano gli stracci tra Lega e Fratelli d'Italia

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Volano gli stracci in seno alla maggioranza di centrodestra all'Emiciclo.

Da una parte, le spaccature sulle nomine - l'ultima, l'indicazione del membro del Cda del Teatro Marrucino ma si discute anche del commissario straordinario della Zes con la Lega che spinge per Antonio Morgante - dall'altra, le tensioni che arrivano dal livello nazionale, con Lega e Forza Italia che siedono nel Governo come forze di maggioranza e Fratelli d'Italia che resta battagliera all'opposizione. 

Stavolta, il motivo dello scontro è il così detto Decreto 'Sostegni'; in queste ore, Fratelli d'Italia ha lanciato una bordata al governo parlando di "elemosine per imprese e famiglie", a qualche ora dal comunicato stampa del segretario regionale della Lega, il deputato Luigi D'Eramo, che rivendicava, al contrario, i risultati centrati col provvedimento. 

E D'Eramo, poco fa, non ha mancato di rispondere a tono a Fratelli d'Italia tirando in mezzo, però, il ritardo nella erogazione dei contributi ad aziende e professionisti stanziati con il Cura Abruzzo 1 e 2. "Sarebbe opportuno che Fratelli d’Italia in Regione, partito che esprime il governatore e anche l’assessore al Bilancio, anziché preoccuparsi troppo di cosa accade a livello nazionale, si attivasse prontamente per erogare i contributi a fondo perduto nei confronti di aziende e professionisti che attendono ormai da oltre un anno almeno questo minimo ristoro che era stato loro promesso", l'affondo di D'Eramo e del capogruppo consiliare Vincenzo D’Incecco.

Una stoccata che suona come una 'bocciatura' dell'assessore Guido Liris, col piano dello scontro che interseca anche la corsa verso le amministrative dell'Aquila nel 2022.

Al momento, spiegano D’Eramo e D’Incecco, per quanto riguarda i contributi alle piccole e medie imprese per l’acquisto dei beni strumentali sono stati erogati solo in parte, in questo mese, i 12 milioni stanziati. Almeno il 50 per cento degli aventi diritto è ancora in attesa, peraltro dopo aver speso per investimenti sulla promessa di un pronto contributo. Mancano ancora i ristori del fondo perduto per le perdite aziendali e l'attuazione di tante altre disposizioni normative messe in atto con il Cura Abruzzo 1 e 2 (ad esempio, i ristori per le aziende dei comuni che sono stati in zona rossa, per i B&B e per i fotografi).

"È davvero singolare – aggiunge D’Eramo - che Fratelli d’Italia, per una mera battaglia di bandiera, essendo all’opposizione del governo nazionale, perda tempo a criticare le misure dell’esecutivo Draghi, nel caso specifico lamentando l’insufficienza dei ristori alle aziende, quando in Regione Abruzzo ci sono ancora somme da sbloccare nei confronti delle categorie che hanno sofferto maggiormente durante la pandemia. Le misure varate dal governo Draghi non sono la soluzione di tutti i problemi, ma rappresentano un inizio concreto ed efficace. È assurdo, però, che in un momento di tale difficoltà ci si preoccupi di dinamiche nazionali senza prima aver messo in ordine le cose sul proprio territorio. Ancora una volta facciamo appello agli amici di Fratelli d’Italia ad assumere un atteggiamento responsabile ed equilibrato e a lavorare insieme a noi, con tutte le loro forze, per risolvere i problemi dell’Abruzzo e degli abruzzesi".

Più chiaro di così. 

Certo è che fa specie ascoltare esponenti della Lega, il primo partito della coalizione di centrodestra all'Emiciclo, con 10 consiglieri e 4 assessori, bocciare così duramente l'operato dell'esecutivo sulla gestione dell'emergenza economica, come se la Giunta non fosse un organo collegiale, come se la maggioranza lavorasse a compartimenti stagni, con gli assessorati che operano ognuno per proprio conto senza una regia politica.

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