Giovedì, 22 Luglio 2021 12:52

Case e Map, inviati 4.262 solleciti di pagamento: Giunta apre a rateizzazione

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Sono arrivati, nei giorni scorsi, 4262 solleciti di pagamento relativi ai consumi di gas metano per il riscaldamento e l'acqua calda sanitaria, ai canoni di locazione e a quelli di compartecipazione dovuti dagli assegnatari, o ex assegnatari, dei progetti Case e Map; tra i solleciti, ci sono i conguagli per le forniture di gas metano relativi alle annualità 2013/2014: le somme, in alcuni casi di migliaia di euro, vengono richieste in un'unica soluzione.

"E' un atto di equità fiscale", aveva tenuto a sottolineare l'assessore Vito Colonna, al momento dell'invio dei solleciti; "se dovesse permanere l'inerzia degli interessati, attuali o ex beneficiari degli alloggi post-sisma, verranno emessi degli avvisi di accertamento e, successivamente, sarà dato mandato di riscossione coattiva all'Agenzia delle Entrate così come stabilito dal Consiglio comunale".

In effetti, nel marzo scorso l'assise civica ha approvato la delibera di affidamento all'Agenzia delle Entrate della riscossione coattiva riferita ai canoni e ai consumi degli alloggi del progetto Case e Map, così come previsto dalla legge 225 del 1° dicembre 2016 che ha sciolto le società del gruppo Equitalia che svolgevano attività di riscossione lasciando agli Enti locali la possibilità di procedere con la riscossione per via diretta, attraverso un'agenzia o società di riscossione accreditata, oppure tramite l’Agenzia delle Entrate-Riscossioni, appunto.

D'altra parte, come scriviamo da tempo la mancata gestione, della passata e dell'attuale amministrazione, ha aperto un buco nel bilancio dell'Ente che ha superato i 22 milioni di euro; va ancora quantificata con esattezza l'entità dei debiti pregressi riferiti alle morosità, alle bollette inviate e non pagate dagli assegnatari: una stima realistica restituisce un buco di almeno 13 milioni di euro; una parte di questo debito, tra l'altro, non è più recuperabile, essendo andata in prescrizione. E su questo sta indagando la Procura della Corte dei Conti; si tratta, evidentemente, di un possibile danno erariale.

Vanno aggiunti, poi, almeno altri 9 milioni già anticipati dal Comune alla società Antas per 'coprire' il mancato invio delle bollette dal mese di luglio del 2018; e sì, da tre anni non vengono inviate bollette agli assegnatari.

Se ne è discusso stamane, in V Commissione consiliare 'Garanzia e controllo' presieduta da Giustino Masciocco (Articolo 1). 

Ai consiglieri è stata fornita una dettagliata relazione firmata dall'ing. Mauro Bellucci, dirigente del Settore Opere Pubbliche – Patrimonio Ordinario e Post Sisma - Impianti, e dal geometra Berardino Tarquini, in qualità di P.O. del medesimo Settore.

Nella relazione si legge che "i solleciti sono stati emessi senza more e interessi in quanto, per la maggior parte delle situazioni, non solo in considerazione del tempo trascorso ma anche per le modalità di invio attuate in precedenza, non si aveva certezza dell'avvenuta ricezione" delle bollette da parte dei cittadini. Ovviamente, "sono state escluse le situazioni per le quali nel passato gli uffici avevano già provveduto ad emettere ingiunzione di pagamento, poi trasferite all’Avvocatura per i successivi adempimenti previsti per il recupero delle somme spettanti".

Ma come si è arrivati a questo punto? Il 25 agosto 2014, il Comune dell'Aquila ha richiesto un versamento in acconto relativo alle spese delle utenze di gas e illuminazione condominiale per i giorni di occupazione compresi nel periodo 01/04/2013 – 30/06/2014; l’importo è stato calcolato secondo la metodologia stabilita dalla deliberazione di Giunta comunale n. 281 del 04/07/2014, e cioé quella forfettaria, sulla base della superficie lorda degli alloggi, e non secondo i consumi imputabili ai singoli appartamenti previa lettura dei contatori. Il pagamento poteva essere effettuato in un’unica soluzione o in rate mensili.

Il 28 luglio 2016, poi, è stata emessa una richiesta di pagamento a conguaglio (al netto dell’acconto già emesso) per il periodo 01/04/2013 – 31/12/2014. Il pagamento poteva essere effettuato in un’unica soluzione o rateizzato con un massimo di 18 rate mensili.

Dunque, "la voce conguaglio - viene chiarito da Bellucci e Tarquini - non è riferita ad un conguaglio stimato e richiesto oggi per il 2013/2014, bensì a quanto già richiesto con la stessa causale e con le stesse cifre con l’emissione del 28/07/2016 (naturalmente gli interessati sono quelli che all’epoca non hanno provveduto al pagamento richiesto)".

Riassumendo, con i solleciti arrivati in questi giorni sono stati richiesti gli importi non pagati relativi a:

Consumi di gas metano per riscaldamento e acqua calda sanitaria

  • Conguaglio 01/04/2013 – 31/12/2014 dei consumi a seguito di acconto;
  • Anno 2015 (consumo ordinario e conguaglio)
  • Anno 2016 (consumo ordinario e conguaglio)
  • Anno 2017 (consumo ordinario e conguaglio)
  • Anno 2018 fino al 30 giugno (consumo ordinario)

Canoni di locazione

  • Anno 2017 (relativamente ai canoni emessi e non pagati);
  • Anno 2018 (relativamente ai canoni emessi e non pagati);
  • Anno 2019 (relativamente ai canoni emessi e non pagati);
  • Anno 2020 fino al 30 settembre (relativamente ai canoni emessi e non pagati).

Canoni di compartecipazione

  • Anno 2017 (solo relativamente ai solleciti per i canoni di compartecipazione inviati il 17/12/2019 e tornati indietro dalle Poste);
  • Anno 2018 (relativamente ai canoni emessi e non pagati);
  • Anno 2019 (relativamente ai canoni emessi e non pagati);
  • Anno 2020 fino al 30 settembre (relativamente ai canoni emessi e non pagati).

Oltre al riallineamento temporale delle bollette, a breve - hanno assicurato Tarquini e Bellucci - "presumibilmente entro la prima metà di settembre", verranno emesse le richieste di pagamento dei consumi relativi al periodo luglio 2018-giugno 2020.

"Giudico molto utile la discussione svoltasi oggi nella Commissione di vigilanza sul tema scottante del pagamento delle utenze del gas e dei canoni di locazione e di compartecipazione", le parole del consigliere comunale Lelio De Santis che aveva chiesto la convocazione dell'assise. Infatti, "ho avuto modo con la mia relazione di informare i commissari e gli Assessori presenti sulla delicatezza del quadro di indebitamento crescente a seguito dei ritardi nell'invio delle bollette e delle morosità registrate negli anni, che rischia di minare lo stesso bilancio comunale".

La decisione di inviare i solleciti, che in diversi casi prevedono il pagamento di somme esorbitanti di oltre 10.000 euro in un'unica soluzione entro il 31 agosto - aggiunge De Santis - è stata assunta dal Dirigente del settore patrimonio, non avendo la Giunta comunale dato alcun indirizzo. Sollecitato al riguardo, il vice sindaco Raffaele Daniele ha preso l'impegno di valutare sul piano tecnico la possibilità che la Giunta deliberi la rateizzazione delle somme per consentire agli inquilini di adempiere".

D'altra parte, l'invio in ritardo di anni delle bollette ed i disguidi nella gestione della riscossione hanno comportato questa richiesta di somme sostanziose che rischiano di non essere recuperate, anche per la sopraggiunta prescrizione in alcuni casi. "È evidente che nessuna inadempienza del Comune può giustificare una morosità assoluta, ma bisogna consentire agli inquilini di poter pagare il giusto" ribadisce De Santis. "C'è ora da augurarsi che la Giunta comunale accolga il responsabile invito della Commissione e preveda la rateizzazione delle somme richieste".

In questo senso, non si può escludere che possa essere presentato un ordine del giorno fuori sacco nel Consiglio comunale di domani per impegnare l'esecutivo comunale a procedere nella direzione discussa in Commissione.

 

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Luglio 2021 17:06

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