Lunedì, 09 Agosto 2021 12:24

Avezzano, volano gli stracci tra Lega e Fratelli d'Italia: Genovesi attacca Liris

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E' scontro durissimo tra Lega e Fratelli d'Italia ad Avezzano, un botta e risposta che coinvolge l'assessore regionale Guido Quintino Liris con conseguenze che potrebbero essere pesanti per gli equilibri della maggioranza in Regione. 

Ma andiamo con ordine. 

Nei giorni scorsi, il candidato sindaco leghista del centrodestra Tiziano Genovesi, sconfitto al ballottaggio da Giovanni Di Pangrazio, aveva denunciato le 'scorribande' del primo cittadino in Comune sebbene, al momento, sia sospeso per le note vicende giudiziarie, e cioé la condanna in primo grado per peculato.

A rispondere a Genovesi è sato Maurizio Bianchini, ex coordinatore di Forza Italia passato a Fratelli d'Italia alle elezioni regionali del 2019, vicinissimo a Liris ed oggi membro dello staff del primo cittadino. 

Bianchini ha parlato di "anonimi sottoscrittori" della nota, di "armata del centrodestra che ha subìto una disfatta contro una coalizione civica", lasciando intendere che Genovesi fosse 'manovrato' da esponenti politici aquilani, da Luigi D'Eramo in particolare; parole che hanno scatenato l'ira di Genovesi: "Sono passati mesi ma i ‘Dipaboys’ continuano a parlare solo di elezioni, del resto da quel giorno non hanno fatto molto; deduco che sia per questo. In ogni caso, non sono un segreto i risultati delle elezioni, ma a questo punto il riciclato dalla politica Bianchini giochi a carte scoperte: si continuano a tirare in ballo le amministrative e ipotetici legami con L’Aquila, ma esattamente di chi si parla? Siamo di fronte ad una proiezione junghiana? Bianchini, che non trovando un simbolo di partito è stato raccolto fuori dal Municipio dal sindaco civico ma di centrosinistra, ha forse dimenticato che ogni sua mossa è stata fatta per accontentare il pianolese Guido Quintino Liris, che continua a tentare di monopolizzare Avezzano e la Marsica nella sua personale scalata al Parlamento? Credo che tale Bianchini, quando parla di 'anonimi sottoscrittori' si stia confondendo con la lista ombra di Fratelli d’Italia creata ad hoc da qualche assessore e consigliere regionale a sostegno di Di Pangrazio".

Un affondo durissimo.

A stretto giro la replica di Roberto Alfatti Appetiti, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia ad Avezzano: "Ci dispiace che Tiziano Genovesi, nella sua polemica con un componente dello staff dell’amministrazione comunale, abbia chiamato in causa esponenti di Fratelli d’Italia che, con toni insultanti e insinuando scenari di fantapolitica, culminerebbero addirittura con le elezioni politiche. Il riferimento di Genovesi all’assessore Liris è particolarmente sgradevole e fuori luogo, tanto più perché si tratta dell’assessore regionale alle aree interne che è tenuto, proprio in virtù del mandato che gli è stato affidato, a essere presente in tutta la provincia, al di là del colore politico delle amministrazioni locali".

Ha aggiunto Alfatti Appetiti: "Ricordo a Genovesi che l’unica lista di Fratelli d’Italia presente alle scorse elezioni comunali cittadine è quella che ne ha sostenuto con convinzione e determinazione la candidatura a sindaco, e lo ha fatto con spirito di lealtà e senso di appartenenza alla coalizione, sacrificando le pur legittime aspirazioni di parte. L’auspicio era e rimane quello di una collaborazione con tutte le forze di centrodestra, siano essere rappresentate o meno in consiglio comunale, un rapporto che però va fondato sul rispetto reciproco, senza pretese egemoniche e fughe in avanti".

"Fantapolitica? I 'fratellini' forse sono confusi", la stoccata di Genovesi. "Sono addolorato che il fido Alfatti Appetiti e il gruppo aquilano di Fratelli d’Italia, e in particolare l’assessore regionale Guido Quintino Liris, abbiano mal compreso le mie parole. La risposta al baldo garzone, nonché ‘dipaboys’, Maurizio Bianchini era sicuramente dovuta visto l’attacco personale ingiustificato (ricordo che la nota non era firmata da Genovesi, ma dal centrodestra). In ogni caso ritengo giusto, come scritto già altre volte giocare a carte scoperte e poiché i ‘fratellini’, molto confusi in questo momento, non lo fanno, toccherà ad altri farlo".

Genovesi ha rimandato al mittente le accuse contenute nella nota: "Non ho insultato nessuno e non ho insinuato alcuno scenario di fantapolitica (parola inflazionata per i ‘fratellini’ e utilizzata ogni volta che viene scoperto qualche altarino). Se è vero che l’assessore regionale è tenuto ad essere presente in tutta la provincia in virtù della delega alle aree interne, è altrettanto vero che sarebbe opportuno, corretto e rispettoso verso la coalizione, avvisare anche i rappresentanti del centrodestra delle sue visite e non solo il sindaco civico di centrosinistra. Liris continua indisturbato nelle sue scorrettezze istituzionali ma non è chiaro il motivo: qualche detrattore potrebbe pensare che Giovanni Di Pangrazio abbia posto veti in questo senso al componente dell’esecutivo regionale in virtù di un accordo politico".

Accordi che secondo Genovesi "è lecito pensare che esistano; punto primo: il gruppo di Fdi in Comune vota quasi sempre a favore dell’amministrazione pur essendo in minoranza, non fa opposizione di alcun genere, facendo emergere uno sbilanciamento evidente sulle posizioni della maggioranza. Punto secondo: addirittura, un soggetto candidato nella ormai nota lista ombra di Fdi creata ad hoc a sostegno del sindaco sospeso è stato assunto all’interno del gruppo consiliare di Fdi in Regione e questa è una contraddizione scandalosa", l'affondo. E il caso Cosimati? "Nessuno stranamente ne parla più ma non si può far passare come una cosa normale che un consigliere di minoranza (in teoria almeno), all’anagrafe Iride Cosimati, capogruppo di Fdi, sia stato nominato presidente della Commissione Vigilanza: è lecito avere dei dubbi sul fatto che la maggioranza abbia voluto fortemente lei a presiedere proprio la Commissione che ha il ruolo più delicato all’interno del Comune. I nodi verranno al pettine e il tempo è sempre galantuomo in questi casi, ma i cittadini di Avezzano devono capire la geografia politica. Le posizioni, giuste o sbagliate, devono essere chiare".

Del resto, "se solo per dare o meno un ‘ok’ a una nota congiunta ci vogliono 48 ore, come accaduto proprio al buon Alfatti Appetiti, mi chiedo come si possa dare risposte celeri alla popolazione. Eppure, lo stesso coordinatore comunale per scrivere, di proprio pugno si spera, una nota a difesa di Liris, senza che nessuno lo abbia attaccato tra l’altro, ci ha messo pochissimo. Evidentemente il tempo è sempre più relativo per i ‘fratellini’, o forse semplicemente a L’Aquila non avevano troppe cose da fare ed erano più liberi".

Infine, il coordinatore provinciale si chiede se chi ha scritto con tanta veemenza la nota a difesa dell’assessore regionale sia la stessa Fdi che nei mesi scorsi intimava a Liris di non varcare Tornimparte. "Evidentemente no!".

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