Si fa aspra la crisi politica in seno alla Provincia dell'Aquila.
Lunedì, la decisione del presidente Antonio Del Corvo di rimuovere l'assessore alla scuola e al sociale Luigi D'Eramo, proveniente da La Destra ma attualmente in quota Forza Italia, ha scatenato una bagarre in maggioranza. Fuori D'Eramo, Del Corvo ha scelto Emilio Cipollone, consigliere provinciale dell'Udc. E non ha nascosto come all'origine della decisione ci fossero i nuovi equilibri emersi all'indomani del voto regionale, con la necessità di riequilibrare l'esecutivo troppo sbilanciato verso Forza Italia. "Gli altri vogliono spazio", ha spiegato Del Corvo. "Che Forza Italia ceda un posto è anche giusto, perché hanno 4 assessori su 6 consiglieri, i 5 del loro gruppo più Paolo Federico che non è mai confluito. Sottolineo che non ho nulla di personale contro D’Eramo, se mi danno un altro nome da rimuovere lui rimane".
Del Corvo ha poi spiegato con maggiore chiarezza i motivi alla base del rimpasto, accusando Andrea Gerosolimo - eletto consigliere regionale con Abruzzo Civico, lista a sostegno di Luciano D'Alfonso - di tenere sotto scacco la maggioranza: "Siamo ostaggio del gruppo legato ad Andrea Gerosolimo. In Consiglio provinciale siamo 14-11, se togli due consiglieri dalla maggioranza e li aggiungi all’opposizione andiamo tutti a casa. Gerosolimo, che in Regione sta dove sta, ha chiesto di avere un assessore e i numeri purtroppo gli danno ragione".
Non si è fatta attendere la replica di Gerosolimo: "Sono sorpreso dalle dichiarazioni di Antonio Del Corvo in merito alla rimozione di Luigi D'Eramo quale assessore provinciale", ha detto a NewsTown. "Da mesi ho aderito al gruppo misto in Provincia in conseguenza della mia scelta di sostenere nelle recenti elezioni regionali Luciano D'Alfonso. Scelta di cui sono orgoglioso e fiero perché ritengo che il neoeletto presidente sia la figura migliore per affrontare i grandi problemi della nostra Regione. Non ho preso in ostaggio nessuno, non ho fatto pressioni di alcun genere e non ho chiesto nulla. Del Corvo per quanto mi riguarda è assolutamente libero di scegliere i collaboratori che vuole. Io ho iniziato da tempo un percorso diverso".
La frattura tra Del Corvo e Forza Italia, però, si era oramai consumata. "Il partito non abbandonerà D'Eramo", ha sottolineato il vice coordinatore regionale Guido Liris. Durissimo anche Alfonso Magliocco: "Del Corvo sta ridimensionando Forza Italia a vantaggio del centrosinistra".
Sull'onda delle polemiche, il gruppo consiliare di Forza Italia ha dunque chiesto l'azzeramento della Giunta. E il presidente della Provincia è stato costretto a convocare una riunione dei capigruppo di maggioranza, alla presenza del presidente del Consiglio Filippo Santilli che non ha accettato la revoca della delega a D'Eramo.
Appuntamento per giovedì 3 luglio, alle ore 9. Del Corvo ha invitato i capigruppo a produrre la lettera di dimissioni degli assessori di riferimento, qualora condividano quanto richiesto dal gruppo consiliare di Forza Italia. In attesa, i forzisti hanno invitato gli assessori a non partecipare alle Giunte. "Il gruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale - si legge in una nota - registra favorevolmente la posizione assunta, seppur con qualche ritardo, da alcuni esponenti del Partito e ampiamente anticipata e formalizzata al presidente Del Corvo dagli stessi consiglieri".
"Il problema - affermano i componenti del gruppo Alfonsi, Floris, Fulvimari, Fosca, Caparso - non è un assessorato in più o in meno. La questione, ben più rilevante, riguarda la dignità di una forza politica che si è sempre lealmente e coerentemente impegnata per rispettare il mandato degli elettori. Su questo nessun passo indietro. Non avendo, ad oggi, ricevuto nessun segnale di risposta dal presidente della Provincia ed in attesa che il Coordinamento provinciale del Partito (unico organo deputato a dare linee politiche in ambito provinciale) si esprima ufficialmente sulla vicenda - concludono i componenti dle gruppo - riteniamo opportuno che gli assessori espressione di Forza Italia si astengano dal prendere parte alle future Giunte fino alla positiva conclusione della vicenda".