Martedì, 12 Ottobre 2021 14:29

Anche il Consiglio regionale boccia due mozioni sull'antifascismo

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Anche la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale, come era accaduto ieri in Consiglio comunale all'Aquila, ha bocciato in Commissione Bilancio due risoluzioni presentate dal consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci che intendevano ribadire i valori antifascisti su cui si basa la Costituzione repubblicana.

Con la prima mozione Pietrucci, richiamando i fatti di Roma e sottolineando come si stiano moltiplicando "nel nostro Paese, sotto varie sigle, organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web che diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell'odio verso il 'diverso', del razzismo e della xenofobia", intendeva impegnare il Presidente della Giunta regionale:

  • a segnalare l’adesione ufficiale della Regione Abruzzo alla manifestazione nazionale unitaria “Contro i fascismi” promossa per sabato 16 ottobre a Roma da CGIL-CISL-UIL;
  • a mettere in atto ogni azione utile a favorire a tutti i livelli la piena attuazione della XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) partendo innanzitutto dall’immediato scioglimento di Forza Nuova e applicando integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo;
  • a collaborare con le autorità competenti perché sia vietata nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti non sempre applicati, e a proibire nei Comuni e nella Regione iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali;
  • ad esprimere la massima solidarietà e gratitudine alle forze dell’ordine e a tutti i corpi dello Stato che garantiscono l’ordinato svolgimento del diritto a manifestare, assicurando loro ogni sostegno utile a garantire la sicurezza dei cittadini.

Come detto, il provvedimento è stato bocciato dalla Commissione Bilancio. Così come è stata respinta la seconda mozione presentata da Pietrucci che chiedeva un impegno alla Giunta regionale:

  • ad attivarsi presso il Governo nazionale e in particolar modo nei confronti del Ministro degli Interni, per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di loro competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana;
  • a modificare lo Statuto regionale, normando che nella Regione è vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, di genere, nazionali o religiosi;
  • a bandire sul territorio regionale qualsiasi associazione, movimento e\o partito di chiara ispirazione fascista.

E' stato approvato, invece, un documento portato a discussione dalla maggioranza di centrodestra che esprime "la ferma condanna per gli atti di violenza e vandalismo verificatisi ai danni del sindacato della Cgil, intollerabile attacco alle Istituzioni dello Stato democratico"; non solo: è stata ribadita la "viva e sincera solidarietà alla Cgil" e la gratitudine "alle forze dell'ordine e a tutti i Corpi dello Stato che garantiscono l'ordinario e democratico svolgimento del diritto a manifestare". 

Il centrosinistra: "Abruzzesi migliori di questa misera classe dirigente"

"La Regione Abruzzo faccia sentire e vedere la sua presenza alla manifestazione nazionale unitaria 'Contro i fascismi' promossa per sabato 16 ottobre a Roma da CGIL-CISL-UIL perché dagli abruzzesi arrivi forte e convinta la condanna del fascismo e della violenza squadrista adoperata contro la sede della CGIL".

Questo il centrosinistra in Consiglio regionale chiedeva con le due Risoluzioni presentate oggi dal Consigliere Pietrucci e sottoscritte dai consiglieri dei gruppi PD, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune, oltre che di impegnare l’Esecutivo a chiedere lo scioglimento di Forza Nuova. "Bisogna avere coraggio di abbandonare ideologie violente che nulla hanno a che fare con il presente e con il progresso, bisogna farlo in modo convinto, applicando le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo. La lezione della storia sia il riferimento più grande in questo momento, perché anche le nostre Istituzioni collaborino con le autorità competenti affinché sia vietata nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo. Bisogna farlo chiaramente, per dare un segnale di civiltà, soprattutto ai giovani, perché della nostra Costituzione siamo portatori tutti e perché chi riveste le cariche pubbliche previste dal nostro ordinamento costituzionale, non può avere incertezze nel contrastare ideologie nazifasciste che non ci fanno onore e che l’Italia non merita. I fatti di Roma ci impegnano tutti a condannare il fascismo e a fare della politica il luogo nobile del confronto e non dello scontro".

Queste posizioni limpide e coerenti col dettato costituzionale sono state respinte dalla destra "che ha dimostrato una vergognosa e umiliante subalternità politica e culturale approvando una anonima, inutile e generica mozione. Gli abruzzesi sono migliori di questa misera classe dirigente e sapranno dimostrare di voler difendere e rappresentare i valori democratici meglio di quanto ne siano capace Marsilio e i suoi".

Marcozzi (M5s): "Ridicolo che centrodestra e centrosinistra litighino sulle aggressioni di piazza mentre il tessuto economico è in ginocchio"

"È ridicolo che in Regione Abruzzo diventi occasione di scontro politico tra centrodestra e centrosinistra anche ciò che dovrebbe essere dato per scontato, cioè condannare ogni scontro e ogni aggressione di piazza. Il tutto mentre siamo nella fase di ripresa dopo un'emergenza pandemica, con le piccole e medie imprese abruzzesi che ancora aspettano i ristori promessi dal centrodestra".

A dirlo è la capogruppo del Movimento 5 stelle, Sara Marcozzi.

"Oggi, nel corso della Commissione Bilancio, il centrodestra ha bocciato le risoluzioni presentate dal centrosinistra di denuncia dei fatti di Roma di sabato scorso, mentre è stato approvato un testo della stessa natura ma leggermente diverso, presentato dalla maggioranza e senza i voti del centrosinistra. Uno spettacolo poco edificante per tutti, una nuova figuraccia che l'immagine della nostra Regione subisce probabilmente per il tornaconto di qualcuno, interessato a polarizzare ulteriormente lo scontro in vista dei ballottaggi. Il Movimento 5 Stelle ha, come ovvio che sia, votato favorevolmente sia per le risoluzioni presentate dai gruppi di centrosinistra, che quella presentata dal centrodestra. E voglio approfittare dell'occasione per ribadire tutto il mio sostegno alla CGIL per le aggressioni vergognose subite nella giornata di sabato scorso. Ma che in Consiglio regionale si perda tempo a valutare se siano peggiori i crimini fascisti o comunisti, mentre il nostro tessuto economico è ancora in ginocchio e i medici abruzzesi ci chiedono aiuto per i mesi che verranno, è semplicemente vergognoso".

Ultima modifica il Martedì, 12 Ottobre 2021 21:56

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