Lunedì, 10 Gennaio 2022 15:42

Un Presidente che resterà nel cuore degli aquilani

di  Tommaso Cotellessa

Il Presidente della Camera Roberto Fico, così come indica la costituzione, a trenta giorni dalla scadenza del mandato del Presidente della Repubblica ha convocato per il 24 gennaio senatori, deputati e delegati regionali in seduta comune per la prima votazione che porterà all’elezione del nuovo inquilino del Quirinale.

Nonostante Sergio Mattarella abbia più volte inviato segnali espliciti di non avere intenzione di proseguire il suo compito per un altro settennato, è molto ampio il fronte dei sostenitori di un 'bis'.

È comunque necessario, qualsiasi saranno i prossimi sviluppi, cominciarsi a preparare a salutare il 12° Presidente della Repubblica che oltre ad aver mantenuto un ruolo di garante e un granitico senso istituzionale senza mai perdere la propria umanità, oltre ad essere stato in grado di guidare il paese in uno dei tempi più complessi della storia repubblicana, oltre ad aver gestito una delle legislature più burrascose degli ultimi decenni, ha anche dimostrato in numerose occasioni di avere a cuore il nostro territorio.

È dunque doveroso, allo scadere del mandato, dare a Sergio ciò che è di Sergio.

La prima manifestazione di interesse, da parte del Presidente, nei confronti del nostro territorio risale al 2015 quando ospitò l’Orchestra Sinfonica Abruzzese nella Cappella Paolina del Quirinale per il “Concerto per L’Aquila” in onore del VI anniversario dal sisma del 2009. La prima visita nella nostra città, invece, risale al 16 novembre del 2015 durante la quale il Presidente, dopo aver fatto tappa alla Casa dello Studente, non risparmiò omaggi alla storia e all’importanza della città e della sua ricostruzione. In quella occasione pronunciò queste parole: “Oggi L'Aquila è una sfida nazionale, è un impegno per l'intero Paese. Il futuro dell'Italia parte anche da qui”.

Si sono poi susseguite visite presso la Guardia di Finanza, l’Università dell’Aquila, il palazzo di Giustizia e i laboratori del Gran Sasso.

Inoltre, fu graditissimo ospite della città il 16 dicembre 2018 per la riapertura della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle Anime Sante.

Il 6 aprile 2019, in occasione del decennale del terremoto nel suo messaggio scrisse: “…Il percorso della ricostruzione è cominciato, ma occorre procedere con forza perché ancora molto deve essere fatto. Il tessuto urbano de L’Aquila e dei comuni vicini va ricomposto e rivitalizzato, in modo che la società possa tornare a esprimere appieno i suoi valori civili, le sue relazioni umane, le sue attività economiche…Lo dobbiamo ai giovani de L’Aquila anche ricordando quei ragazzi della Casa dello Studente, a cui il sisma spezzò i progetti di vita, e che nella memoria del Paese rappresentano ancora oggi il segno più penoso della tragedia del 6 aprile. Dare un degno futuro ai giovani è il traguardo più ambizioso del cammino di ricostruzione da percorrere”.

In quello stesso anno, decise di tenere la cerimonia annuale di inaugurazione dell’anno scolastico proprio a L’Aquila.

Durante la visita incontrò i comitati dei genitori e delle studentesse e degli studenti che si battono per una ricostruzione consapevole degli edifici scolastici: in questa occasione, manifestò la sua solidarietà alla comunità scolastica aquilana complimentandosi con insegnanti e docenti per aver resistito in una così complessa situazione; si impegnò, inoltre, a vigilare in prima persona sulla situazione della ricostruzione delle scuole aquilane.

Il 17 febbraio 2020 conferì l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ad Alfredo Murgo, titolare della libreria “Il Cercalibro” dell'Aquila, "per il suo contributo, quale libraio, nella tenuta della coesione sociale della comunità aquilana duramente colpita dai terremoti del 2009 e del 2016"; il 22 aprile 2020 insignì il giovane aquilano Mirco Frattura della nomina di Alfiere della Repubblica “per la passione educativa e la capacità di mettersi in gioco, organizzando sport e laboratori per i più piccoli e divenendo un modello positivo per i coetanei”.

L’ultimo gesto del Presidente nei confronti di un cittadino aquilano risale a pochi giorni fa. L’artista aquilano Mimmo Emanuele, dopo aver inviato al Quirinale un suo ritratto del Capo dello Stato, ha ricevuto un biglietto scritto a mano con su scritto: “La ringrazio per il bel ritratto che ha avuto la iniziativa di realizzare e di inviarmi, inviandole tanti auguri per il nuovo anno. Sergio Mattarella”.

Insomma, numerosi sono stati i gesti istituzionali e d’affetto nei confronti dell’Aquila e degli aquilani; questo è uno dei tanti motivi per cui ci verrebbe da dire “resta con noi, non ci lasciar…”, Soprattutto dinanzi agli spauracchi che vengono agitati come suoi possibili successori.

Non ci resta che rispettare le scelte personali di un servitore dello stato che si è speso senza riserve in questi sette anni. Per il resto, confidiamo nel buon senso dei nostri rappresentati politici, sperando che ne diano prova senza cadute di stile.

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