Sulle autostrade A24 e A25, Fina: “Salvini non rispetta né considera i sindaci di Abruzzo e Lazio”
“Fossimo ingenui la definiremmo mancanza di cultura istituzionale ma a questo punto è evidente la scarsa considerazione che il ministro Salvini sta mostrando verso i sindaci di Abruzzo e Lazio che chiedono risposte sulle autostrade A24 e A25. Se 116 sindaci, quindi in rappresentanza dei Comuni, scrivono al ministro, meritano una risposta formale, ma Salvini ne fa occasione di propaganda e polemica” dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
Per Fina “Salvini così facendo mostra oltre che poco rispetto una enorme confusione tra il ruolo di responsabile di un Ministero e quello di leader di partito. Viene da pensare che la Lega sia totalmente presa dall’autonomia, tanto da considerare di secondo piano le priorità dei territori che non siano quelli del Nord”.
Anche la senatrice Gabriella Di Girolamo, capogruppo M5s in commissione Lavori Pubblici attacca il leader e Ministro Matteo Salvini: "E' quanto meno inconcludente il continuo botta e risposta tra Salvini, il suo ministero, la consigliera regionale leghista abruzzese La Porta di fronte alle richieste del comitato dei 116 sindaci di Abruzzo e Lazio, che tanto si sta spendendo per portare all'attenzione del neonato governo la questione A24-A25. A tal proposito, la maggioranza dovrebbe sapere che nel Dl relativo alla Sicurezza delle Infrastrutture dello scorso giugno, grazie a un mio emendamento è previsto che venga istituito un Tavolo Istituzionale, per risolvere una volta per tutte le varie controversie. D'altronde non posso che condividere a pieno le paure dei primi cittadini dei paesi adiacenti all’autostrada A24/A25, che vivono nell’incertezza da diversi anni: come M5s sosteniamo in toto le loro apprensioni e chiediamo all'esecutivo chiarezza. Le economie di questi territori sono strettamente legate sia al contenimento delle tariffe autostradali sia alla sua messa in sicurezza delle tratte viarie: senza le sterilizzazioni degli aumenti arrivati con i governi Conte, a quest'ora l'impennata dei pedaggi sarebbe del 34,75%. Il passaggio di gestione ad ANAS apre poi degli scenari assolutamente nuovi, e ritengo sia compito dell’attuale Governo descriverli in maniera approfondita per poter dare la possibiltà di programmare un percorso di sviluppo di questi territori e di ripresa economica post pandemica. E’ per questo motivo che ho appena depositato in commissione un’interrogazione al Ministro per sapere a che punto si trovi sull’istituzione del tavolo, che lo dovrebbe vedere protagonista assieme a rappresentanti di ANAS, Regione Abruzzo, Regione Lazio, consiglio dei consumatori e rappresentanti dei Sindaci interessati. Magari con qualche tweet in meno e un po' più di concretezza, il ministro Salvini potrebbe dare ai primi cittadini interessati le risposte che chiedono".
Ma arriva la replica dal partito del Ministro: “chi parla oggi di scarsa considerazione da parte del Ministro Salvini è in completa malafede. Pd e M5S hanno gestito direttamente il MIT. Non ci sembra che nessuno dei due sia stato in grado di affrontare concretamente e risolvere i problemi dell’A24-A25. Non abbiamo bisogno di lezioncine irricevibili: in un mese Salvini ha già impresso un evidente cambio di passo rispetto al passato. Rimandiamo al mittente queste polemiche, a cui rispondiamo con i fatti”. Lo dichiara la deputata della Lega Simonetta Matone.
“Dem e pentastellati hanno gestito senza interruzione per quasi 10 anni il Mit senza riuscire a risolvere i problemi della A24 e della A25. Ora, con una tempistica a dir poco sospetta, sollevano polemiche ad hoc contro il ministro Salvini. Il modo più serio ed efficace per farsi ascoltare dal Governo non è chiedere l’adesione dei parlamentari del territorio a un cartello di sfida contro il ministro. Per risolvere i problemi occorre coinvolgere i parlamentari di maggioranza, superando gli steccati ideologici, non per attaccare sterilmente il Governo, ma per rappresentare correttamente a Roma i problemi del territorio. La nostra disponibilità è totale. Ma è chiaro che per alcuni politici di sinistra anche le infrastrutture hanno un colore, e diventano un pretesto per intervenire quando si è a corto di argomenti. Sarebbe ora che la sinistra smettesse di dare lezioni a chi è al ministero da solo un mese, dimostrando in questi pochi giorni un visibile cambio di marcia”. Lo dichiara il deputato della Lega Alberto Bagnai.