E’ proprio nella Giornata Internazionale contro la violenza di genere che viene discusso in Consiglio Comunale, il punto all’ordine del giorno presentato dalla consigliera Simona Giannangeli, e firmato da tutte le consigliere comunali, che concerne nello specifico il tema del “contrasto alla violenza e alla discriminazione di genere, promozione di una cultura e di un linguaggio di genere, potenziamento della rete antiviolenza esistente, reperimento di appartamenti idonei da adibire a casa rifugio nella città capoluogo e individuazione di fondi annuali e strutturali per sostenere le attività del centro antiviolenza e della Casa Rifugio attualmente esistente.”
A sostenere la discussione in aula ci sono anche decine di donne facenti parte delle associazioni che da anni nel territorio si occupano di contrasto alla violenza di genere e che durante la seduta hanno esposto dei cartelli con i nomi delle donne uccise per mano di uomini violenti.
“Questo ordine del giorno nasce dalla volontà di impegnare il Comune, il Sindaco, la Giunta, gli assessorati deputati, e nasce dalla consapevolezza che in questo territorio dal 2008 opera un centro antiviolenza per le donne ed opera una casa rifugio che è stata concessa in comodato d'uso gratuito dalla precedente amministrazione e questi due poli oggi raccontano una storia, raccontano una storia che è fatta di circa 700 donne accolte, 49 solo nel 2022, di cui 40 con figlie/i e questa è una storia che parla di misure sufficienti ma non ancora adeguate.” afferma Simona Giannangeli nel suo intervento.
Al centro dell’intervento della Consigliera di opposizione Giannangeli, infatti, c’è la richiesta di fondi strutturali per sostenere il lavoro del Centro Antiviolenza e l’individuazione di strutture da trasformare in Case Rifugio, perchè ad oggi, racconta la consigliera, una sola struttura non è sufficiente a soddisfare le richieste di aiuto.
“Se questo Comune non verrà incontro a queste richieste difficilmente poi si potrà riprendere quell’appello che sentiamo sempre fare alle donne soprattutto in questi giorni, cioè che dobbiamo denunciare. Noi denunciamo quando siamo messE nelle condizioni di poterlo fare e lo Stato nelle sue articolazioni quindi anche nella sua articolazione comunale ha dovere e facoltà di attivarsi in questo senso” continua la consigliera Simona Giannangeli
Richiesta anche la rivitalizzazione dell'attività del tavolo che è stato creato nel 2008, un tavolo che vedeva seduto Il Comune dell'Aquila, il centro antiviolenza, i carabinieri, la Questura, i servizi sociali, l'università, l'ordine delle mediche dei medici.
“Insomma un tavolo articolato che negli anni ha perso un po' della sua capacità di proposta e al quale è necessario dare nuovo impulso” afferma la consigliera di opposizione.
Ersilia Lancia, Assessore alle Pari Opportunità risponde all’ordine del giorno: “oggi siamo tutte dalla stessa parte. Questo è un ordine del giorno che intanto mi è piaciuto nei modi perché sottolinea come la donna debba poter godere anche di una autonomia lavorativa perché la donna che meno denuncia è una donna fragile. Abbiamo avuto un incontro istituzionale con il centro antiviolenza che ha presentato le difficoltà, ma io credo che una prima azione di intervento debba caratterizzarsi dall'istituzione di un tavolo sulle pari opportunità, qualcuno parlava già del fatto che nel 2008 ci fosse, e insomma ci vedremo magari in commissione per organizzarlo. Poi questo assessorato è già al lavoro per costruire la cornice amministrativa entro la quale andare a lavorare sul sostegno economico ai centri antiviolenza di cui si richiedono due requisiti cioè l’annualità e la strutturalità”
La discussione si è conclusa con il voto favorevole all’unanimità, successivo ad una serie di interventi che hanno visto tutte le parti tendenzialmente d’accordo sulla necessità di una maggiore attenzione a questo tema.
Abbiamo quindi ascoltato la presidente dell’Associazione Donatella Tellini-Centro anti-violenza dell’Aquila, Silvia Frezza, che avendo assistito con tante altre donne alla discussione, ha ricostruito un bilancio del momento: “è importante che tutte le consigliere abbiamo firmato il punto in discussione, e che tutti i consiglieri abbiano votato favorevolmente. Però abbiamo bisogno di risposte concrete, ottimo che tutti riconoscano la validità di quello che ha espresso la consigliera Giannangeli, ma da domani bisogna dar seguito alle parole spese.”
“Adesso ci aspettiamo che vengano individuati i fondi da assegnare al centro antiviolenza, fondi che noi non vediamo arrivare dal 2017 e poi che venga istituito il tavolo di confronto -aggiunge Silvia Frezza- azioni concrete e in tempi brevi, ecco cosa serve."
La nota di Stefania Pezzopane:
"Si vince insieme, uomini, non girateci le spalle. Un ordine del giorno approvato all’unanimità, preparato con cura dalla avvocata e consigliera comunale Simona Giannangeli, condiviso con noi consigliere di minoranza, rafforzato da un lavoro comune con tutte, opposizione e maggioranza. Impegni concreti e valori di non violenza: per ogni donna abusata, violentata ed uccisa, c’è un uomo che abusa, violenta, uccide. Centri antiviolenza, case rifugio, scuola educante al rispetto, città accogliente, illuminata, libera come la vogliamo noi sono tra i nostri obiettivi. La presenza di tante donne in sala ci ha dato forza".