Mauro Di Ciccio, sindaco di Rocca di Mezzo dal 2012, salvo una interruzione di un anno e mezzo, dovuta ad una brutta storia di irregolarità, nella gestione di un seggio nelle elezioni amministrative del 2017, che ha portato la Prefettura a commissariare il comune. Ricandidato nel maggio del 2019, ha vinto con ampio margine nei confronti delle altre due liste concorrenti.
Sindaco Di Ciccio, penso sia grande la soddisfazione per uno che, nato e cresciuto in questi luoghi, si è trovato a guidare l’amministrazione del suo Comune. Come sono andati questi anni?
La dedizione alla mia comunità, è sempre stata un principale obiettivo dell’attività amministrativa. Vedo la politica come spirito di servizio, non per esercitare il potere, ma per riuscire a gestire, con la massima trasparenze, i soldi dei contribuenti. Per questo, devo dire grazie a tutti i consiglieri della maggioranza e alla consigliera Francesca Ciaccia, che mi supportano e condividono gli sforzi che stiamo facendo. Non sono stati anni facili, pandemia e lockdown hanno reso difficile qualsiasi tentativo di sviluppo.
A proposito di pandemia, siete stati considerati uno dei comuni più preparati ad affrontare l’emergenza Covid, come avete fronteggiato e risolto, nonostante il vostro borgo si trova a 1.400 m di altitudine, la situazione?
Lo dico con grande orgoglio, abbiamo approcciato la situazione in maniera impeccabile. Siamo contenti che gli enti e le associazioni (Asl, Croce Rossa ecc) che ci hanno aiutato, ci hanno riconosciuto tale merito. Abbiamo vaccinato, quasi interamente, la popolazione di Rocca di Mezzo, senza la necessità di doversi spostare. Questo non sarebbe stato possibile senza la dedizione e la preparazione di due ex medici condotti, Giancarlo e Lino Scoccia, a cui va la riconoscenza, mia e quella dei miei concittadini. Inoltre vorrei sottolineare che, durante quel triste periodo, ben 174 famiglie, proprietarie di seconde case, hanno voluto risiedere nel nostro Comune, iscrivendo, addirittura, i propri figli nelle nostre scuole.
La vocazione turistica di Rocca di Mezzo è oramai consolidata, godete di un territorio meraviglioso, il rischio che si potrebbe correre è quello, sotto il punto di vista urbanistico, del consumo di nuovo suolo. Cosa risponde a coloro che denunciano il pericolo di modifica dell’assetto naturalistico?
Non mi sembra affatto che si possa correre questo rischio, come amministrazione, stiamo lavorando sul piano regolatore generale, visto e considerato che lo strumento urbanistico attuale è il piano di fabbricazione di vecchissima memoria. L’elemento principale, posto alla base della redazione del nuovo assetto urbanistico, è stato “zero consumo di suolo”. Si va verso il recupero dei centri storici, coloro che prevedevano colate di cemento, rimarranno delusi. Siamo tanto convinti di essere nel giusto, che prenderemo in considerazione tutte le proposte che i cittadini ed i tecnici, vorranno suggerirci.
Recentemente, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima, la normativa della Regione Abruzzo riguardante la perimetrazione del Parco Sirente Velino, la cui sede, peraltro, è ubicata nella vostra cittadina. Considerato che lei è stato l’unico sindaco, a votare contro la riduzione dell’estensione territoriale, che ne pensa della scelta che fecero gli altri comuni?
Guardate che, rispetto alle aree protette, la nostra posizione è sempre stata molto chiara, al di la di chi si ritiene più o meno ambientalista. Il Parco esiste per tutelare la natura (magari un’altra volta parliamo del suo funzionamento) e risulta assolutamente anacronistico ritagliare delle zone per ridurne la superficie. La sentenza della Consulta è abbastanza chiara, si va sempre di più verso la tutela dell’ambiente e noi, con il voto contrario di allora, abbiamo dimostrato di crederci.
L’Aquila, attraverso le dichiarazioni del suo sindaco, ha sempre manifestato la volontà di diventare una città territorio, che si coordina con i comuni limitrofi per migliorare i servizi offerti. Secondo voi rocchigiani, questa ipotesi è fattibile? Che rapporto avete con il capoluogo di provincia?
Spero molto che la città dell’Aquila, una volta finita la sua ricostruzione, possa assumere il ruolo di città territorio , il sindaco Biondi, anche per la sua provenienza, sicuramente coltiverà questa aspettativa. Noi continuiamo a guardare il nostro territorio con le peculiarità che ha, due stazioni sciistiche tra le più importanti d’Italia, Campo Felice e la Magnolia. Potremmo essere di supporto, allo sviluppo turistico di tutta la zona dell’aquilano. Considerato che siamo ad un’ora di macchina da Roma, facilitati in questo anche dalla galleria di Serralunga, è comodo per il vacanziero romano soggiornare da noi, in fondo per arrivare ci vuole lo stesso tempo che impiegherebbero per andare a Ostia.
Nel vostro comune esistono una miriade di seconde case, avete un censimento per verificare come vengono utilizzate? In quale periodo vengono maggiormente occupate?
Certo che abbiamo il censimento, sono 7.600 le seconde abitazioni che, se abitate mediamente da due persone, possono portare le presenze estive a circa 20.000 persone, mentre il grosso, nei mesi invernali, si registra nei fine settimana. Capirete da soli il massiccio lavoro di erogazione dei servizi (trasporti, raccolta rifiuti ecc) per un comune, come il nostro che, in alcuni periodi, decuplica le presenze. Noi dobbiamo avere la capacità di accogliere, dare servizi e fidelizzare coloro che scoprono per la prima volta la nostra cittadina.
Che cosa avete in cantiere per “catturare” i turisti “rubandoli” ad altri territori?
Abbiamo cofinanziato con 400 mila euro , un progetto legato al bando “Sport e Periferie”, che prevede la costruzione nella nostra pineta, di una struttura sportiva, completamente autonoma sotto il punto di vista energetico che comprende un capo di calcetto, uno di tennis e uno di padel. Il tutto con copertura di legno lamellare che potrà essere utilizzato sia in inverno che in estate. Miglioreremo la mobilità pubblica su tutto l’altipiano con l’utilizzo di navette elettriche.
Quali saranno i progetti che la sua amministrazione metterà in piedi nei prossimi anni? Quale potrebbe essere uno slogan che possa rappresentare la vostra identità?
Noi vogliamo offrire al turista, servizi che si possono riassumere in due grandi categorie “Sport e Cultura”. Per lo sport, vorremmo completare l’offerta turistica attrezzando i piani di Pezza. In inverno con lo sci di fondo, ciaspolate tra i boschi e sci alpinismo, in estate passeggiate di media montagna e bike. Miglioreremo la pista ciclabile esistente con un intervento di ca 600 mila euro. Per la cultura, vi ricordo che Rocca di Mezzo si fregia del brand “Città che legge”, abbiamo presentato un progetto, utilizzando il Fondo Complementare, che ci permetterà di acquistare il vecchio cinema, oramai in disuso. Ridurremo i posti, da 360 a 200,recupereremo le quinte per permettere lo svolgimento di spettacoli teatrali, realizzando nella parte nuova del complesso, un polo museale del cinema e un laboratorio per il restauro delle pellicole da analogico a digitale.
Ci spieghi meglio?
Abbiamo già sottoscritto, una convenzione con gli stabilimenti cinematografici De Paolis di Roma e diverse lettere di intenti con l’Accademia delle belle arti, il Teatro Stabile, il Conservatorio Casella e con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Tutti questi enti sono molto interessati a questa esperienza di restauro, non se ne trovano laboratori così qualificati e le convenzioni che saranno firmate prevedono la formazione di quattro cinque figure professionali, che potranno prendere commesse dai grandi gruppi televisivi (Rai, Mediaset, Sky) che necessitano di rigenerazione delle pellicole cinematografiche.
Per concludere, quali sono le OOPP che saranno appaltate nei prossimi mesi e che hanno beneficiato dell’assegnazione di somme dal Fondo Complementare e dal Pnrr?
Grazie al lavoro certosino dell’amministrazione comunale, siamo riusciti ad ottenere 9 milioni di euro , queste somme ci serviranno per sistemare i centri storici di Rocca di Mezzo e frazioni, tutte, migliorare la viabilità, costruire la nuova sede comunale, realizzare lo stadio del fondo, recuperare l’edificio scolastico. Inoltre ci tengo a sottolineare che il nostro comune ha i conti in ordine, abbiamo un avanzo di amministrazione di ca 3 milioni di euro di cui 1 milione da poter utilizzare subito per migliorare, ulteriormente, i servizi. Il comune di Rocca di Mezzo è un esempio di buona amministrazione.