"Apprezziamo la scelta di Matteo Ricci di sostenere la candidatura di Stefano Bonaccini alla guida del Partito Democratico; Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci Dem, si è fatto promotore di una proposta che vuole fare del Partito Democratico un moderno partito del socialismo europeo, che abbia al centro del proprio agire coloro che, più di altri, stanno soffrendo le conseguenze della crisi degli ultimi anni, coloro che, pur lavorando a tempo pieno, sono costretti a vivere sotto la soglia di povertà, coloro che inventano e sostengono il Lavoro”. Lo scrivono in una nota Gianni Anastasio, Giacomo Carnicelli, Valter Chiappini, Vincenzo D'Ercole, Barbara Di Roberto, Marco Giusti, Angelo Radica e Gian Paolo Rosato.
Nella note si legge:
“la proposta ha trovato la piena condivisione da parte di Stefano Bonaccini che l’ha integrata all’interno della sua piattaforma programmatica del nuovo Partito Democratico. Una piattaforma che sta crescendo grazie al contributo di tante e tanti e della quale apprezziamo merito e metodo, prima fra tutte il coinvolgimento degli Amministratori Locali, fondamentale nella ricostruzione di un “Partito di prossimità”, capace di arrivare, secondo la sua migliore tradizione, ovunque.Un Partito che torni a “toccare” le sofferenze, le emarginazioni, i bisogni fondamentali delle Persone".
Gli amministratori che hanno sottoscritto il comunicato sostengono che dall’esperienza dei sindaci, degli amministratori locali può nascere un impulso decisivo alla ricostruzione del Partito Democratico e a sostegno di ciò sostengono che ciò sia possibile "non solo perché parliamo di un’esperienza vincente – le Amministrazione progressiste governano il 70 per cento dei comuni italiani– ma anche perché negli Amministratori il bagaglio valoriale si coniuga con la necessità di misurarsi davvero con i bisogni delle Persone, con la concretezza di dover decidere da che parte stare, con l’esigenza di mettersi a disposizione sapendo di dover dare risposte concrete. Governare dall’alto e per senso di responsabilità, spesso senza aver vinto le elezioni, non ha dato risposta a troppe domande e ha deformato le nostre pratiche e la nostra immagine. Un salto di qualità è possibile quanto necessario. E in Abruzzo, così eterogeneo, cosi ricco di particolarità” conclude il gruppo di Amministratori Locali Abruzzesi “ non si costruisce il “partito nuovo” se non si attinge dal ricco patrimonio di amministratori locali, il che non vuol dire fare il “Partito dei Sindaci” ma fare il Partito “insieme” ai Sindaci, come, del resto, Stefano Bonaccini ha dichiarato di voler fare”