Il comitato cittadino di azione civica Comitatus Aquilanus chiede chiarezza sul futuro urbanistico della città dell’Aquila e il suo territorio. Dopo anni di azioni tese ad una nuova urbanistica e dopo i tentativi di delineare un quadro normativo deregolativo, il comitato teme un futuro nebuloso e caotico dal punto di vista programmatico.
Il comitato punta il dito contro il progetto del tunnel intelligente, sull’appalto per il Parco di Piazza D’armi, contro l’avvio concordato della rimozione dei binari della Metropolitana di superfice. Per non parlare, poi, della questione che riguarda la vertenza per la riduzione dei vincoli per un attrezzamento sciistico del Gran Sasso, sulla mancanza di un’analisi di tutti i nuclei del Progetto C.A.S.E e dei Moduli Abitativi Provvisori per delinearne una futura utilizzazione.
Sarebbe decaduta la normativa che voleva salvaguardare gli standard del Piano Regolatore vigente che aveva previsto un minimo di edificabilità con la parallela cessione delle aree. Ed, infine, sarebbero stati vanificati i tentativi di approntare una sanatoria per tutte le centinaia di “Casette” post-sisma realizzate con la delibera 58 del 2010 della Giunta Cialente. Nel frattempo ci sarebbero da affrontare le previsioni sui finanziamenti che riguardano la scuola per la Protezione Civile, quelli per la scuola superiore della Pubblica Amministrazione e per la scuola nazionale per i vigili del fuoco che verrebbe localizzata in un’area alluvionale che nella tavola della microzonazione sismica risulterebbe ad amplificazione massima.
In buona sostanza, il Comitatus Aquilanus torna a sollecitare l’immediata adozione di uno strumento di Piano che rileggendo la situazione territoriale che si è consolidata in questi anni delinei un organico e chiaro scenario nel quale collocare anche le scelte strategiche in atto e che spieghi a cittadini ed imprese le possibili reali prospettive immobiliari e funzionali. “Noi abbiamo chiesto immediatamente dopo il terremoto una variante di assestamento ma questo non è mai stata fatta”, dice Antonio Perrotti del Comitatus Aquilanus, “non è stato fatto prima da Cialente e, oramai sono passati tre o quattro anni, anche la per la nuova giunta non c'è alcuna intenzione. Tanto è vero che l'assessore comunale De Santis ha dichiarato che dovrà fare prima della pianificazione la carta della microzonazione sismica di terzo livello Quindi per approfondire ci vorranno due tre anni e questo vuol dire che navigheremo nel caos per altri tre anni”, conclude Perrotti