I sottoservizi cittadini sono l’opera infrastrutturale più importante del post sisma, che vede incagliati da quasi sei anni ben 42 milioni e 500mila euro del secondo stralcio lavori (via Strinella, San Marciano, Viale della croce Rossa e via XX settembre) e il rischio altissimo di 10 milioni di riserve da parte delle ditte che hanno vinto l’affidamento dei lavori a cavallo 2016/2017. Oggi il Consiglio comunale ha espresso all’unanimità la preoccupazione sulla prosecuzione dei sottoservizi approvando un ordine del giorno corposo, costruttivo e di impulso per dare prospettiva e concretezza all’opera.
Vanno ringraziati tutti i Consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che hanno prima firmato e poi votato unanimemente questo ordine del giorno, il Consigliere regionale Americo Di Benedetto e l’ex presidente della V commissione Giustino Masciocco, senza i quali sarebbe stato impossibile arrivare al risultato di oggi.
Il Consiglio comunale, nei lavori della seduta odierna, impegna il sindaco a fare proprie, con una deliberazione di giunta comunale, le conclusioni della relazione approvata alla fine del 2021 dalla quinta commissione consiliare, in materia di realizzazione delle reti dei sottoservizi.
Questo il contenuto dell’ordine del giorno approvato stamani all’unanimità dei presenti dal Consiglio comunale dell’Aquila (primo firmatario, Paolo Romano, L’Aquila Nuova). Il documento ricorda come la commissione in questione, a ottobre e dicembre 2021, approfondì la vicenda in varie sedute, ripercorrendo l’intero procedimento e definendo una relazione e uno schema di convenzione “con l’intento di dare un impulso significativo alla costruzione dei sottoservizi della città.
L’appalto dei sottoservizi – è scritto nell’ordine del giorno – è stato diviso in due stralci, il primo da 37 milioni e 450mila euro, il secondo da 42 milioni e 460mila euro. Il primo stralcio è giunto al 96% della realizzazione, mentre il secondo risulta ancora nella fase iniziale, essendo di fatto partito solo il loro ‘Quarto San Giovanni-San Marciano’”. Le maggiori novità proposte nel documento sono: quelle di istituire una conferenza di servizi permanente (Struttura di Missione Sottoservizi), quale struttura dedicata alla realizzazione delle reti dei sottoservizi, in grado di rilasciare i nulla osta ogni qualvolta ce ne fosse bisogno nell’arco delle 24 ore.
Al fine di rendere possibile la realizzazione dell’opera è fondamentale rendere più veloce il rilascio delle autorizzazioni e delle concessioni necessarie ai sensi di legge. La struttura sarà composta da personale specializzato del Comune, della Gran Sasso Acqua S.p.A. e della ditta appaltatrice, specificamente destinata a questo scopo. Sarà necessario predisporre un attento cronoprogramma delle concessioni e delle autorizzazioni che sia il più possibile sovrapponibile al cronoprogramma dei lavori. Il costo della struttura ricadrà all’interno del finanziamento pubblico tra le somme a disposizione della stazione appaltante.
E' importante anche predisporre un nuovo schema di convenzione tra Comune e GSA per la realizzazione dei sottoservizi che sia improntato sulla leale collaborazione tra i due soggetti e sulla ricerca dell’efficacia e dell’efficienza;
Capitolo altrettanto importante è quello di revisionare tutti i progetti con l’obiettivo di individuare le migliori soluzioni delle interferenze, sostituire l’installazione del tunnel con sistemi meno invasivi laddove necessario, rideterminare economicamente e cronologicamente i contratti esistenti.
Si dovrebbe, poi, stralciare dai contratti le strade che per loro natura o particolarità non consentono la realizzazione degli interventi nei tempi e nei costi di contratto.
Necessario anche, autorizzare la variante di viale della Croce Rossa proposta da 2iReteGas, così da dare la possibilità alla GSA di poter studiare con la ditta aggiudicataria la soluzione tecnica in grado di far iniziare velocemente i lavori del lotto 5;
In ultimo, richiedere maggiori risorse nei canali di finanziamento dedicati della Struttura Tecnica di Missione SISMA 2009 per criticità come i costi aggiuntivi dovuti alla realizzazione dell’opera infrastrutturale e alla realizzazione nella zona ovest della città del cosiddetto 3° Stralcio e verificare la disponibilità da parte delle ditte alla modifica dei tempi contrattuali, che altrimenti, anche a fronte delle problematiche riscontrate nel 1° Stralcio, risultano difficili da rispettare, senza dimenticare di mantenere assolutamente la previsione dello Smart Tunnel lungo la viabilità principale e almeno sull’anello esterno costituito da Via XX Settembre, Viale Croce Rossa, Via Strinella.