Era il 5 dicembre 2022 quando un dibattito in Consiglio Comunale ha portato al voto unanime di un odg che impegna l’amministrazione cittadina ad un confronto con la ASL per superare gli ostacoli che impediscono di offrire agli Aquilani un servizio pubblico garante del diritto costituzionale alla salute. Ma “da allora non c’è stato purtroppo nessun atto concreto” denunciano i consiglieri di L’Aquila Coraggiosa, Simona Giannangeli e Lorenzo Rotellini.
“Non sappiamo nulla di come si intenda governare il bilancio della ASL per affrontare le gravi carenze di personale, ridurre le liste di attesa che sono oggettivamente causa della progressiva privatizzazione del sistema sanitario e dell’aumento delle diseguaglianze tra territori e tra cittadini, garantire un’efficace assistenza territoriale che risponda ai bisogni socio-sanitari della comunità.” dichiarano i consiglieri.
“Su quest’ultima questione registriamo addirittura un peggioramento della situazione dal momento che la ASL dell’Aquila, unica in Abruzzo, adducendo problemi di bilancio, non sta sostituendo i medici dei nuclei di cure primarie che vanno in pensione mettendo così a rischio un’esperienza che garantisce un presidio medico territoriale attivo 12 ore al giorno con anche la presenza di personale infermieristico ed amministrativo. Ciò è tanto più grave in quanto l’assessora regionale alla Sanità Verì ha annunciato un piano di attivazione di Case di Comunità (strutture di assistenza territoriale sociosanitaria che prevedono la presenza dei medici di famiglia e sono parte degli obiettivi del PNRR) riguardante la provincia dell’Aquila.” aggiungono
“Ci chiediamo come sia possibile attivare simili strutture senza tenere conto dell’esperienza che è stata condotta dai nuclei di cure primarie, senza coinvolgere le lavoratrici ed i lavoratori che vi dovranno operare, senza dare voce ai diritti e ai bisogni dei cittadini. Noi intendiamo condurre una campagna a difesa della Sanità Pubblica Aquilana coinvolgendo i cittadini e le altre realtà politiche ed associative che stanno affrontando questa tematica. Per questo motivo il 9 marzo, dalle ore 10,30, parteciperemo al presidio organizzato dai sindacati medici e dalla CGIL dinanzi la sede della Direzione Generale Asl per difendere l’esistenza dei nuclei di cure primarie Ci saremo insieme con le donne e gli uomini che hanno condiviso il progetto politico de L’Aquila Coraggiosa.” Concludono Giannangeli e Rotellini.