Non è tardata ad arrivare la risposta del primo cittadino dell'Aquila all'affondo lanciato dai Consiglieri regionali del Partito Democratico Silvio Paolucci e Pierpaolo Piertrucci, i quali con un presidio all'interno dell'Ospedale S.Salvatore dell'Aquila hanno denunciato, nella giornata di ieri martedì 7 marzo, la mancanza di fondi, definiti solamente "briciole", per l’edilizia sanitaria che riguarda il San Salvatore dell’Aquila.
Pierluigi Biondi ai nostri microfoni ha contrattaccato criticando l'operato dei due esponenti del centrosinistra regionale e le questioni poste da questi ultimi ai quali ha posto diverse domande cheidendo conto di alcune loro scelte:
"A Paolucci e Pietrucci rispondo ricordando che l’uno era assessore alla sanità nella precedente legislatura regionale e l’altro era un esponente della maggioranza, a fronte di ciò chiedo a Paolucci e Pietrucci di rispondere a poche semplici domande: è vero o no che Paolucci aveva bloccato il turn-over dell’ASL dell’Aquila al 20% creando la carenza di personale a cui oggi abbiamo assistito?
È vero o no che nella riprogrammazione della rete ospedaliera ad opera del commissario D’Alfonso l’unica centrale operativa presente sull’Aquila è stata sdoppiata sull’Aquila e sull’area metropolitana Adriatica?
È vero o no che nella programmazione del terzo stralcio dell’accordo quadro sull’edilizia sanitaria Paolucci aveva messo solamente 4 milioni di euro per il 118 e quindi il 2% dello stanziamento dell’intero accordo per la centrale aquilana?
È vero no che l'edelizia sanitaria è stata bloccata dall' idea scellerata di realizzare l’ospedale con i project financing e quindi regalando la sanità ai privati?
È vero no che Paolucci ha firmato una lettera al tavolo di monitoraggio interministeriale che doveva occuparsi del piano di riordino della rete ospedaliera e dell’edilizia sanitaria garantendo che in caso di inadempienza le rate ai privati sarebbero state pagate con il bilancio regionale e quindi con le tasse dei cittadini abruzzesi?"
Dopo aver posto questi quesiti lapidari il Sindaco è intervenuto sui fondi definiti irrisori, che consistono in meno dell’1% dei 500 milioni messi sul piatto dalla regione, usando queste parole:
"L’Aquila ha avuto nel primo stralcio i soldi per la messa in sicurezza dell’ospedale e quindi per l’adeguamento sismico, successivamente Sulmona è stata interessata da un intervento importante con la realizzazione di un’intera ala nuova antisismica. Oggi è il turno di Avezzano perché la popolazione marsicano ha il diritto di avere un ospedale degno di questo nome, un ospedale che fra l’altro in situazioni strutturali diciamo delicate.
L’ospedale San Salvatore è stato interessato non soltanto da quel primo intervento deiciso dalla giunta Chiodi su input del governo Berlusconi, ma anche da altri interventi durante il COVID, il riefficentamento del G8 con oltre 40 posti di area critica, terapie intensive e sub-intensive, il completamento del delta medico, che non era mai stato nei radar della giunta di centro sinistra con le realizzazioni di più di 100 posti letto e la possibilità efficiente tare l’organizzazione dell’ospedale.