Si è tenuta questa mattina una conferenza stampa dedicata alla ricostruzione del ponte di Belvedere e tutti gli interrogativi legati all'opera ancora incompiuta. Alla conferenza stampa, che si è svolta all'interno della sede del comune a Villa Gioia, erano presenti il Consigliere comunale Paolo Romano, la Consigliera Stefania Pezzopane e la Consigliera Simona Giannangeli.
La conferenza è stata indetta con lo scopo di rendere pubblico il lavoro fatto dai consiglieri per cercare di ricostruire quanto accaduto al ponte di Belvedere per tentare di rispondere a quella che è la domanda ormai sempre più in crescita in città "Ma il ponte?".
Il Consigliere Romano ha spiegato che è stato necessario un lavoro di collegamento, di accesso, di studio e di analisi per ricostruire un po’ l’accaduto. Sono stati citati diversi dati per riassumere quella che è la situazione attuale del ponte.
Per prima cosa è stato riscontrato un aggravio dei costi, si passa infatti da un costo contrattualizzato di € 3.860.142,88 al netto del ribasso d’asta del 10% offerto in sede di gara e comprensivo dei costi per la sicurezza, a uno finale, secondo l’ultimo QTE fornito dal Comune, di 6.859.957,37; a questi si vanno ad aggiungere gli oneri per la progettazione esecutiva che da € 79.200,00 lievitano fino a € 143.181,90. In sostanza il contratto con l’impresa esecutrice lievita da € 3.939.342,88 a € 7.003.139,27. Ma sia la cifra lorda che la netta sono ambedue al di sopra della soglia comunitaria di € 5.3 mln, fatto questo che avrebbe imposto (e imporrebbe) una procedura di gara aperta e non quella negoziata adottata dal Comune, alla quale hanno risposto soltanto cinque imprese.
Inoltre il ponte sarà più largo, infatti i consiglieri dichiarano "Delle modifiche apportate tra quello demolito e il futuro, quello che ci preme rilevare è che il ponte cambierà nelle dimensioni, diventando più largo, passando da 11 a 17 metri: questo comporterà che l’ingombro della struttura sarà ancora più impattante sul palazzo del Civico 29 di quanto lo fosse prima, non avendo tra l’altro più dato seguito alle promesse di questa amministrazione fatte agli inquilini nel 2019. Non solo questo! Tra le somme a disposizione dell’amministrazione (voce di progetto) nella fase di demolizione vi era uno stanziamento per lo sgombro del civico 29: questo per condivisibili ragioni di sicurezza. Le stesse precauzioni però non risultano adottate per la ricostruzione poiché nel quadro economico tra le somme a disposizione dell’amministrazione non figura alcuna previsione economica in tal senso. Eppure si dovrà lavorare con carichi sospesi dall’impalcato stradale con un maggior aggetto sul civico 29."
"C’è anche" prosegue Romano "la discrasia sulle penali che riguardano la progettazione esecutiva che sarebbe dovuta essere unitaria ma che così non è stata. Infatti è stata scissa, magari c’era più la campagna elettorale da dover svolgere, quindi era necessario fare in fretta e furia. La progettazione esecutiva doveva essere consegnata possiamo dire entro il 10 ottobre, i 140 giorni naturali e consecutivi da contratto che l’aggiudicatario doveva rispettare per il processo esecutivo è stato consegnato il 1 luglio del 2022 ragione per cui ci sono giorni, settimane,mesi che dovranno essere calcolati e su cui ancora non riusciamo a capire se sono stati calcolati o meno le penali ma quello che abbiamo potuto costatare è che c’è stato un aggravio di spese anche sulla progettazione quindi non solo sui lavori ma anche sulla progettazione esecutiva di ben 63.000 €".
A tutto questo bisogna aggiungere l'aggravio di spesa dovuto all'aumento del costo dei materiali, la questione del RUP dimissionario sul quale il comune non fa chiarezza e non procede a nuova nomina, nonostante questa sia una figura centrale che lo stesso codice degli appalti ritiene obbligatoria.
"Di fatto" conclude Romano "andrebbe opportunamente spiegato perchè il ponte non c’è, il Comune ha il coltello alla gola"
Sul tema anche la Consigliera Pezzopane ha rincarato la dose sostenendo che si rischia di ritrovarsi dinanzi ad un grande incompiuto, e paventa la possibilità di una "Metropolitana di superfice bis" citando l'opera pensata, avviata e mai completata.
In fine i Consiglieri hanno dichiarato che metteranno in atto tutte le azioni possibili per sbrogliare questa situazione