La partita delle elezioni regionali in Abruzzo è alle porte eppure sembra aleggiare una cappa di moderato silenzio sul prossimo grande appuntamento elettorale che vedrà gli abruzzesi protagonisti. A rompere il silenzio è però la sezione regionale di Demos, che con un duro e audace comunicato chiama la coalizione del centro sinistra a raccolta sollecitando a mettere da parte vecchie pratica e sedersi ad un tavolo con proposte innovative modalità alternative e quelli che definisce senza peli sulla lingua "riti di una politica che gioca al ribasso guardando agli interessi di piccole correntucce dei soliti addetti ai lavori, pronte a stringere accordi per garantirsi spazi e non solo."
Per Demos è chiaro che la sconfitta è in tasca se nulla cambia, se non ci si pone nelle condizioni di un cambiamento del personale politico e dei contenuti dell'attuale centro sinistra. La proposta lanciata come una necessità imprescindibile è quella dell'allargamento al Movimento 5 Stelle al fine di comporre un nuovo fronte progressista che si strutturi come un cantiere aperto a valori e proposte utili a ridisegnare una Regione solidale e attenta, in primo luogo, ai bisogni delle categorie e dei territori deboli.
Oltre a queste indicazioni di posizionamento dell'asse della coalizione Demos ha anche illustrato dei punti programmatici utili per la costruzione del tavolo del centro sinistra:
"Oggi più che mai occorrono scelte chiare e nette senza temere di essere tacciati di statalismo e di essere contro le privatizzazioni" si legge nella nota e proprio con tale approccio viene proposta la ricetta da attuare nel campo dell sanità: "Piu soldi alla sanità pubblica per colmare il deficit di personale medico e paramedico e garantire realmente il diritto alla salute a tutti gli abruzzesi. Meno posti letto alla sanità privata e maggiori controlli sulle prestazioni erogate. Non è un mistero che con i proventi di questa lucrosa attività i titolari delle cliniche controllano anche l'informazione sia della carta stampata che delle televisioni sostenendo così la politica amica".
Così come nell'ambito dei trasporti: "Occorre rafforzare il trasporto pubblico locale sia su gomma che su ferro, potenziando le aziende pubbliche che lo gestiscono e utilizzare la politica tariffaria a sostegno di tutte le realtà marginali"
Fra gli altri temi trattati quello dell'abitare per il quale Demos propone una "gestione dell'edilizia popolare sul modello delle ATER aumentando gli investimenti e il patrimonio disponibile promuovendo anche la pratica del "cohausing" per dare risposte innovative alla crescente domanda abitativa. Inoltre la Regione deve intervenire direttamente con la propria finanziaria sul mercato immobiliare per garantire l'accesso al credito dei giovani, lavoratori precari e categorie fragili. Ridurre il consumo del suolo incentivando l'utilizzo del patrimonio edilizio dei centri storici e dei piccoli borghi contrastando la gestione turistica speculativa delle grandi piattaforme tipo Air B&B che drenano risorse sottraendole agli operatori di settore"
Oltre ai punti programmatici però dagli esponenti del partito arrvia anche la proposta di un importante punto metodologico, Demos infatti propone di favorire la presenza in lista di donne e uomini della società reale introducendo il divieto di candidatura per chi ha svolto già due legislature per tutte le liste della coalizione. Di certo non una proposta facile da digerire.
Inoltre nell'intervento del partito regionale non viene tralasciata la questione della scelta del candidato presidente, che dovrà essere una figura autorevole, garante credibile di un programma innovativo e fortemente radicato sul territorio; punto di equilibrio delle diverse anime che danno vita al fronte progressista. Sul criterio e le modalità di scelta di quest'ultimo Demos propone e sollecita una scelta dal basso con un processo di partecipazione che porti alla mobilitazione di tutti coloro che vogliono voltare pagina, e proprio su quest'onda avanza la proposta di allestire delle primarie di coalizione al fine di ampliare la partecipazione degli elettori il più possibile.
Nel concludere gli esponenti di Demos richiamano a non aspettare e non perdere tempo:
"Liberiamo le energie che solo una grande mobilitazione è in grado di produrre sulla scorta di un regolamento serio che detti regole chiare e certe. Facciamo ancora in tempo ad aprire il cantiere, ma bisogna fare in fretta, poiché l'immobilismo uccide... E la mancanza di progettualità anche!!"