Stamane nella sala Eude Cicerone di Villa Gioia è stato presentato l’Ordine del Giorno delle opposizioni sul tema della ricostruzione delle scuole. A presentare l’ordine del giorno sono stati i consiglieri del gruppo “L’Aquila Coraggiosa”, Simona Giannangeli e Lorenzo Rotellini, e i consiglieri del gruppo del PD, Stefano Albano e Stefania Pezzopane.
L’ordine del giorno, che verrà discusso all’interno dell’assise civica venerdì prossimo 19 maggio, nei suoi punti salienti propone iniziative per far sì che la ricostruzione delle scuole divenga realmente un processo condiviso della città e per la città.
Con questo documento dall’opposizione viene richiesta al Sindaco e all’intero governo cittadino il quadro esatto dello stato dell’arte della ricostruzione scolastica per poter capire quanti cantieri e dunque quante scuole verranno ricostruite ed in quale luogo sorgeranno. Su questo tema la Consigliera Giannangeli ha dichiarato:
“è importante capire la localizzazione e vogliamo sapere le esatte dotazioni finanziarie, perché il sindaco ha molto ha parlato dei 33,3 milioni di euro arrivati dal CIPES però noi chiediamo che fine abbiano fatto 45,5 milioni di euro stanziati dal governo per la ricostruzione molto tempo prima che arrivassero quelli del CIPES”
Inoltre, viene richiesta l’istituzione di un assessorato specifico sulle scuole assieme all’istituzione di un tavolo permanente presso il Comune che raccolga tutte le rappresentanze del mondo scolastico, dai genitori degli alunni agli stessi rappresentanti scolastici di istituto.
La necessità sottolineata dai Consiglieri è quella di dar voce a tutto quel mondo che vive sulla propria pelle il disagio di non avere ancora scuole ricostruite.
Nel concludere la Consigliera Giannangeli è anche intervenuta su alcune dichiarazioni del sindaco Biondi riguardo le scuole:
“Siamo preoccupati inoltre a causa delle dichiarazioni rilasciate in quest’ultimo tempo dal sindaco nelle quali sosteneva che in centro storico non ci saranno scuole e che la De Amicis verrà localizzata a Collemaggio dove si andrà a consumare altro territorio, peraltro, senza possibilità di infrastrutture. Queste parole restituiscono un quadro preoccupante sintomo della totale assenza di visione.
Non avere visione sulle scuole significa impedire il futuro” Con queste parole conclude Giannangeli