La questione-dibattito ispirata e riferita al territorio, dal punto di vista sociale e politico, ha lanciato, nell'ultimo periodo, un segnale fondamentale nella discussione pubblica. E questo dipende da una serie di vicende. In primis, la globalizzazione riveste un ruolo importante, forse decisivo, nel ritorno al genere del territorio.
Oggi come oggi la tecnologia ci connette con il mondo intero e questo ha portato il sistema di produzione a localizzarsi oltre il territorio di appartenenza e allungano le proprie organizzazioni tralasciando i confini, oggi il mercato dell'economia non ha barriere, il lavoro e lo studio hanno, da sempre, spostato intere popolazioni.
Siamo diventati un grande villaggio globale. Nella costruzione, inconsapevole, di questo nuovo villaggio, però, si vive anche una sensazione come di spaesamento, abbiamo l'impressione di aver perso riferimenti tradizionali. Ecco che irrompe, prepotente, il bisogno di attaccarsi alle nostre radici ma, allo stesso tempo, vogliamo essere aperti al mondo e cerchiamo nella politica, non solo quella nostrana, di attivare tutte quelle buone pratiche per far riemergere l’importanza del territorio.
"Oggi a Roma si è svolto il primo congresso di 'Noi Moderati' e abbiamo potuto respirare il protagonismo dei territori e la centralità di un progetto politico saldamente inserito nella coalizione di governo e riconosciuto come importante interlocutore". Lo ha dichiarato Daniele D'Angelo, capogruppo di 'Noi Moderati' al Comune dell'Aquila. "C'è grande entusiasmo ma soprattutto voglia di fare" ha detto D'Angelo "per dare corpo a una prospettiva dalle grandi potenzialità. Sul territorio siamo impegnati a portare avanti il progetto e a costruire una squadra in grado di affrontare le importanti sfide che ci aspettano. Questa giornata" conclude, D'Angelo "segna una tappa importante e ci fa sentire protagonisti di una stagione politica feconda per chi ha idee da concretizzare e progetti da realizzare".
Il cambiamento e l'evoluzione dei partiti registrata, negli anni scorsi, ha portato alla perdita di rilievo della loro presenza sul territorio, sono scomparsi e sono diventati irrilevanti i circoli nelle realtà locali, all'involuzione delle dinamiche interne si sono sommate le logiche dell’azione politica, che ha perso, come si usa dire tra le persone, il contatto con la realtà.
Di qui, il bisogno e la necessità di stare in mezzo alla gente, di tornare sul territorio, almeno in modo visibile, se non concreto, con l'obiettivo palese di allacciare i fili con i diversi soggetti sociali. Lo stesso mondo della produzione e dell'imprenditoria sta scoprendo l'importanza del territorio come fattore di competitività. Non si tratta solo di buon rendimento ma anche dell’interesse che il territorio ha nel raccontare i suoi prodotti.
Le tradizioni hanno un valore aggiunto nelle nostre produzioni. Altrimenti, come lo spieghereste il successo del Made in Italy? Il territorio nelle sue diverse sfaccettature diventa centrale, paradossalmente, nel movimento globale. L'importanza e il peso che ha non si misura solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista della percezione che le persone hanno del posto dove vivono.
In Abruzzo, in particolare nelle aree interne, considerando il peso economico percepito. viene attribuita una bassa importanza economica, diamo l'impressione che il peso economico sia di marginalità. il territorio, è fondamentale nei processi di globalizzazione, però, analizzarlo da vicino con molta attenzione, consapevolezza e competenza, in modo articolato, per raccontarlo in modo realistico e dargli il giusto valore. Cominciando a risolvere il problema della distanza tra i rappresentanti sociali e quelli politici.