Lunedì, 22 Maggio 2023 11:28

Bolli auto 2009: Pietrucci e Palumbo chiedono le dimissioni di Quaglieri

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Stamane il Consigliere Pierpaolo Pietrucci assieme al Consigliere comunale Stefano Palumbo ha convocato d'urgenza una conferenza stampa all'interno della quale i due esponenti del Partito Democratico sono nuovamente intervenuti sul tema dei Bolli auto 2009 e 2010, con particolare riferimento agli ultimi atti intrapresi dalla Giunta regionale a guida centro destra.

Al centro della conferenza stampa la richiesta di dimissioni dell'assessore al bilancio di Regione Abruzzo Mario Quaglieri. La dura presa di posizione vuole essere una risposta al ritardo adottato su tale vicenda da parte dei vertici regionali e alla mancanza di chiarezza nei confronti degli abruzzesi su una vicenda delicata che riguarda il periodo dell'immediato post sisma.

Così Pietrucci spiega la sua posizione:

"Siamo nell'immediatezza della scadenza dei termini per procedere ai pagamenti e la Regione, a parte comunicazioni spot nel solco di generiche rassicurazioni, non si è mai preoccupata di comunicare in maniera chiara ed efficace con i cittadini".

"Ad oggi - ricorda Pietrucci - su impulso del centrosinistra, è in itinere il percorso di una proposta di legge per arrivare ad una soluzione del problema dei bolli auto, ma il fascicolo normativo non dovrebbe arrivare a discussione prima del 30 maggio."

Anche il consigliere regionale Americo Di Benedetto interviene criticamente sulla legge che la Giunta regionale dovrebbe approvare, sottolineando nel frattempo l'assenza di una comunicazione chiara che "potesse rassicurare i contribuenti e dare precise indicazioni su cosa fare, se cioè pagare il solo tributo oppure lasciare scadere la cartella e attendere l'approvazione della proposta di legge".

All'interno del comunicato stampa, inoltre, Di Benedetto entra nello specifico della proposta di legge individuandone, a suo avviso, i seguenti errori

"• il richiamo alle somme a titolo di aggio, abolito dal 2022;

• il richiamo alle somme aggiuntive, previste per i soli contributi o premi dovuti agli enti pubblici previdenziali;

• l’articolo 8, copiato dalla norma nazionale, che non può che essere espunto in toto, perché riguarda dilazioni di pagamento ed estinzioni di procedure esecutive inesistenti, in quanto si è ancora nella fase di riscossione delle cartelle che precede le procedure coattive.

• la proposta di legge non comprende anche le cartelle, anch’esse già a ruolo, per il sisma 2016/2017 che ha interessato contribuenti residenti sia nella Provincia di L’Aquila che in quelle di Teramo e Pescara. Non considerare tale ultimo evento calamitoso comporterebbe una chiara disparità di trattamento che potrebbe far intravedere profili di illegittimità costituzionale della norma stessa.

• la proposta, così come invece avvenuto in Molise per il sisma 2002, non prevede la possibilità di rimborso per i contribuenti che nei giorni successivi ai sisma, non potendo immaginare l’abbattimento al 40% del tributo, effettuarono il versamento per il totale dello stesso.

• la proposta non consente il rimborso delle sanzioni ed interessi neppure ai contribuenti che, in attesa dell’approvazione della stessa, magari per sfinimento, stanno pagando le cartelle notificate da marzo di quest’anno.

• come mai tra le oltre 40.000 cartelle notificate ce ne sono diverse migliaia, chiaramente prescritte, notificate a contribuenti residente al 6 aprile 2009 in comuni fuori cratere, “rei” del fatto che il loro comune ha un codice di avviamento postale identico anche solo ad uno dei comuni del cratere?"

"Questo caos non ci sarebbe stato - continua il consigliere -  se a dicembre dello scorso anno, consapevole delle incertezze legate alle norme post sisma, l’assessore competente avesse dato direttive agli uffici della regione preposti alla riscossione delle tasse auto, affinché sensibilizzassero i contribuenti sulla scadenza del bollo di ben tredici anni prima. Questo caos non ci sarebbe neppure stato se anziché fare una proposta di legge, la Giunta si fosse assunta le proprie responsabilità, annullando in autotutela le sanzioni e gli interessi nel rispetto delle norme dello Statuto del contribuente". "Questa vicenda è l’ennesima prova della confusione ed incompetenza dell’organo esecutivo", conclude. 

Ricordiamo che i Bolli sono stati inviati dall'Agenzia delle Entrate per conto della Regione Abruzzo il 23 marzo scorso. Si parla di 44mila avvisi di pagamento a cittadini aquilani e del Cratere. 

Ultima modifica il Lunedì, 22 Maggio 2023 18:41
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