Il consigliere comunale e vice coordinatore regionale di Forza Italia Guido Quintino Liris si scaglia contro Matteo Renzi e il suo governo per l'ipotesi, circolata sui mezzi d'informazione negli ultimi giorni, di chiusura della sede della Corte d'Appello.
“Contro la chiusura della Corte d'Appello dell'Aquila" scrive l'esponente di FI "è necessario che Istituzioni, partiti politici, associazioni di categoria e cittadini dell'intero Abruzzo, in primis della nostra città Capoluogo di Regione, trovino un'unità di intenti per scongiurare il pericolo.”
“Queste sono le coltellate inferte durante il mese di agosto al nostro territorio da Renzi e dal suo Governo. Mi chiedo: questo prevederebbe l'attuazione del tanto declamato “Decreto sblocca Italia”? Queste sono le priorità italiane in tema di Giustizia?”
"Non possiamo consentire" continua Liris "che il nostro territorio continui ad essere depauperato e penalizzato, nell'indifferenza e nella rassegnazione generale. Che fa il Presidente della Regione? Cosa ne pensa delle scelte del suo Governo e del suo partito a livello nazionale? E' questa la sua capacità di interlocuzione con Roma e con Renzi?”.
“Chi vuole la morte del nostro territorio, chi sta disegnandone l'emarginazione a livello nazionale, chi vuole la penalizzazione e la mortificazione dei cittadini e degli ordini professionali della nostra Regione deve essere fermato con rabbia e decisione".
"E' necessario" conclude Liris "che ci si muova subito nei confronti delle scelte dissennate di questo Governo nemico dell'Aquila e dell'Abruzzo. Vanno strette alleanze con territori e regioni limitrofe per scongiurare il rischio della perdita dell'autonomia giudiziaria della nostra regione e per continuare a garantire il già difficile accesso alla giustizia dei nostri concittadini. Auspico subito una decisione unanime del Consiglio Regionale, condivisa e rafforzata da Sindaci e rappresentanti istituzionali di tutto il territorio regionale così da gridare con compattezza ed univocità di posizione il dissenso totale e trasversale rispetto a scelte omicide di questo Governo”.
"Sulla questione della ipotesi di chiusura della Corte di Appello" scrive il consigliere comunale del Nuovo Centrodestra Alessandro Piccinini (membro anche dell'organo istituzionale dlel'Avvocatura cittadina) "e, in particolar modo, della annunciata intenzione, da parte del Governo, di voler cancellare la sede dell’Aquila, a fare notizia è l’incomprensibile silenzio delle istituzioni locali e del territorio. Il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso è muto. Il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente è muto e perfino il nostro plurivotato rappresentate cittadino in seno al Consiglio Regionale Pierpaolo Pietrucci è muto".
"Sarebbe lecito, oltre che giusto" continua Piccini “che a promuovere iniziative a difesa dei margini di sopravvivenza della nostra sede all’esito della revisione dei distretti, siano, magari, la nostra rappresentate in Senato Stefania Pezzopane e gli altri parlamentari del territorio, in modo tale che interventi come quello del sottoscritto, o di Massimo Verrecchia e Guido Liris - che mi hanno preceduto in questo appello - non restino solo appelli isolati da parte di esponenti di centro destra della Provincia dell’Aquila”.
"Non è inutile sottolineare, una volta di più" conclude il consigliere Ncd "come si tratti di “di una misura non solo pleonastica ma addirittura dannosa”. Prosegue il consigliere comunale. “inutile perchè non genera alcun risparmio, trattandosi di un semplice trasferimento di personale da una sede all’altra; dannosa perché comporterà un ulteriore allungamento dei tempi della giustizia, e una lievitazione dei relativi costi, contrariamente a quanto sta invocando sui giornali il premier in questioni giorni con riferimento alla riforma della giustizia civile e penale”
Sulle barricate anche il capogruppo Pd in consiglio comunale Maurizio Capri.
"Esprimo grande preoccupazione sulla questione di una eventuale ipotetica soppressione della Corte d'Appello dell'Aquila" scrive Capri in una nota "in quanto, se è vero che nel decreto sblocca Italia in discussione nel prossimo Consiglio dei Ministri del 29 agosto p.v. non si parla di soppressione della Corte d'Appello dell'Aquila, è pur vero che da indiscrezioni circolate in questi giorni il Governo avrebbe in animo di ridefinire la geografia giudiziaria attraverso la razionalizzazione dei distretti di Corte d'Appello anche mediante accorpamenti tra corti d'appello esistenti e attribuzione di circondari di tribunali appartenenti a distretti limitrofi, secondo criteri oggettivi e predeterminati che vedrebbero interessati alcuni distretti di corte d'appello tra cui l'Abruzzo".
"Si rende pertanto necessario" continua il consigliere del Pd "mantenere alta la guardia al fine di scongiurare l'attuazione di questo disegno scellerato che andrebbe ad aggiungersi ai pesantissimi interventi che hanno portato alla chiusura di centinaia di uffici giudiziari tra sezioni distaccate di Corte d'Appello, Tribunali e Uffici del Giudice di Pace e che hanno visto coinvolti molti uffici anche in Abruzzo, con notevoli disagi per i cittadini".
"Al riguardo" conclude Capri "presenterò un ordine del giorno al prossimo Consiglio Comunale in programma per lunedì 25 agosto con il quale chiederò al Sindaco, alla Giunta municipale ed a tutte le istituzioni territoriali un impegno concreto con ogni mezzo legittimo, al fine di impedire la soppressione e/o la ridefinizione del Distretto di Corte d'Appello dell'Aquila".