Successe il 22 gennaio del 2011, nei giorni di un inverno particolarmente freddo, che un centinaio di giovani e meno giovani di varie associazioni e collettivi occuparono l'ex asilo in Viale Duca degli Abruzzi, sorprendo tutti.
Da subito l'occupazione dell'Asilo (rimasto colpevolmente vuoto dal 5 aprile 2009) creò dibattito in città e continua a farlo anche oggi con tutte le recenti evoluzioni legate all'annuncio, da parte delle Istituzioni (Regione e Comune ), di utilizzare i Fondi Meloni per riqualificare la struttura.
"Il 22 gennaio 2015 - scrivono i ragazzi e le ragazze dell'assemblea di gestione in una nota- l'Asilo compirà quattro anni di occupazione difficili ma comunque ricchi di tante soddisfazioni, volti all'impegno costruttivo dei giovani in città, all'impegno sociale e creativo, alla crescita personale e perché no allo svago. L'Asilo Occupato, benché attaccato dalla peggiore politica della città, è riuscito a portare all'attenzione pubblica le condizioni di totale abbandono nel quale si trovava l'edificio nel 2011".
"Noi occupanti - prosegue la nota - abbiamo pensato che correre dei rischi fosse meno importante di riuscire a ridare senso, utilità e valore ad una struttura del centro storico dimenticata da anni dalle istituzioni. Siamo stati noi cittadini ad aver spinto l'amministrazione locale ad utilizzare le risorse pubbliche per una effettiva ristrutturazione dello stabile, destinandolo al sociale".
Poi la presa di posizione sulle vicende d'attualità: "L'Asilo è pronto a rivendicare il diritto a partecipare alla futura assegnazione degli spazi da parte del comune, facendo presente che sarà vigile affinché la struttura non finisca nelle mani di logiche di partito e dei soliti noti. Come già avvenuto ad ottobre, quando non fummo nemmeno invitati dall'Amministrazione a partecipare al dibattito sul futuro del posto, mentre invece erano presenti tutta una serie di associazioni para-partitiche ed altre completamente assenti dalla realtà dell'Asilo. Per questo pretendiamo che il progetto, i lavori, i futuri fruitori siano stabiliti su un piano di trasparenza, cosicché non siano vane le fatiche e il lavoro svolto in questi 4 anni".
"Invitiamo perciò tutti i cittadini, le associazioni e le realtà locali interessate - conclude la nota - a venire giovedì 22 alle ore 18, per discutere sul futuro del posto, gettando insieme le basi per costituire una rete attiva che faccia di questo luogo - in pieno centro storico - il motore vero della rinascita e ricostruzione socio-culturale della città dell'Aquila. A seguire serata di festa per il 4° compleanno dell'Asilo!"
La nota dell'Arigaiy sui quattro anni di occupazione: "L'immobile resti improntato ai valori antifascisti"
"L'esperienza dell'occupazione dell'Asilo di Viale Duca Degli Abruzzi, arrivata a quattro anni, è stata un traguardo inedito per la città e Arcigay è tra i testimoni di come questa, seppur con difficoltà, abbia saputo cucirsi addosso i temi fondanti del rifiuto degli estremismi, della solidarietà sociale e non ultimo quello della ricostruzione pubblica e del recupero degli spazi, in un momento in cui non era affatto scontato averne.
E' questo il leitmotif per cui poco più di due anni fa, Arcigay volle scommettere che l'Asilo ed i suoi occupanti sarebbero potuti essere uno dei punti da cui ripartire per la ricostruzione del tessuto sociale a L'Aquila: un percorso che riteniamo non possa mai prescindere dalle battaglie per i diritti delle minoranze.
E' un fatto che per Arcigay e per i suoi sostenitori le giornate contro l'omofobia, le proiezioni dei film a tematica LGBT e le tantissime iniziative, non avrebbero mai potuto avere luogo in questi due anni, se non ci fosse stato un posto in cui trasmettere idee, o semplicemente far sentire qualcuno meno solo.
L'Asilo per molti resterà certamente un simbolo di questo periodo travagliato e quando inizieranno i lavori per la riqualificazione dell'edificio, in ogni caso si tratterà di una vittoria anche per noi, ma tutto ciò che accadrà dopo, dovrà improntarsi all'essenza dei valori antifascisti che il posto ad oggi ha fatto suoi.
Noi desideriamo fortemente che l' "Asilo del futuro" torni ad essere anche la sede di Arcigay a L'Aquila: riteniamo che aver rispettato un posto, aver contribuito a valorizzarlo per quanto possibile e non averlo lasciato all'abbandono, moralmente ci dia molta più voce in capitolo rispetto ai rissosi sceriffi dell'ultima ora, di cui condanniamo la leggerezza politica e l'insensibilità. Ma chi strumentalizza i valori e porta le definizioni all'insulto, è destinato ad essere ben più impopolare di quella parte di gioventù inclusiva e verace che si muove per cambiare le cose e di cui Arcigay prenderà sempre le parti".