Lunedì, 16 Febbraio 2015 11:20

D'Alfonso, ecco 'Regione Facile-Valore Abruzzo': "Comunalizzare la Regione"

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"Dobbiamo 'comunalizzare' la Regione, recuperare il rapporto con il territorio e con i luoghi di vita della società, dell'economia e della cultura, attraverso 'vene' che vanno risanate e che sono le associazioni, i partiti, i corpi intermedi, i mondi vitali, così che dentro la Regione arrivi la vita e non soltanto malloppi di carte della burocrazia. Con questo spirito, voglio sostenere - come persona fisica - le iniziative di associazioni, di formazioni politiche civiche, supportare la vita dei partiti in modo tale che siano davvero cinghie di trasmissione che aiutino la Regione a combattere la pigrizia, sempre in agguato. Dobbiamo fare in modo che la cittadinanza sia l'utenza della Regione, la cittadinanza vista come impresa, come giovane che deve essere formato ad imparare, come aggregazione che diventa comune, municipalità, territorio organizzato. Su questo piano, va ripensata la velocità dei nostri investimenti e delle nostre decisioni".

Con queste parole, il presidente della Giunta Regionale, Luciano D'Alfonso, ha presenziato stamane alla conferenza stampa organizzata per illustrare il progetto politico del movimento "Regione Facile-Valore Abruzzo", nato dall'unione delle liste civiche che hanno supportato il governatore in campagna elettorale. Accanto a D'Alfonso, il capogruppo in Consiglio regionale e coordinatore del movimento, Lorenzo Berardinetti, la vice coordinatrice regionale Lucia Pandolfi e il vice coordinatore della provincia dell'Aquila, Franco Migliarini

"Questa associazione che mette insieme le due esperienze elettorali - ha spiegato D'Alfonso - farà in modo che dentro le Istituzioni arrivi la carne viva della realtà abruzzese: le idee delle imprese, i progetti delle persone, le specificità dei territori. Siamo all'alba di fondamentali decisioni riguardandi la riorganizzazione dei piccoli Comuni: rispetto a temi di questo livello di incidenza, avere un supplemento di istruttoria territoriale, politica, democratica, ci faciliterà oggettivamente". 

Dunque, D'Alfonso traccia la strada che la Giunta regionale intende seguire nei prossimi mesi per dare risposte alle esigenze che premono localmente. "Lanceremo il potenziamento delle piste di cicloturismo anche verso l'interno dell'Abruzzo: adesso, stiamo armando tutta la Costa ma presto partirà una grande vertenza, e poi un grande cantiere, per piste a pettine nell'entroterra. Abbiamo lanciato un'altra grande vertenza, per il risanamento da riefficientamento dei depuratori abruzzesi, con 200milioni di euro. Dentro questo e accanto a questo ci sarà anche una azione per il potenziamento della erogazione idrica all'indirizzo dei Comuni: sono 200 anni che abbondiamo di acqua nel rapporto tra natura e terra, sono 150 anni che ci manca l'acqua. Dio ne offre in più, l'uomo la spreca. E poi, dobbiamo fare in modo che la banda ultra larga, 4G, arrivi ovunque in Abruzzo. Prevediamo entro il 2017 di servire tutta la Regione". 

In ultimo, D'Alfonso ha dichiarato guerra "a tutte le debolezze della struttura idrogeologica. Il dissesto non si governa dopo, ma si governa prima".

Su queste partite, la collaborazione di chi sta sul territorio come un presidio di vita, non di scatole burocratiche, con persone che mantengono un rapporto vivo con la straordinaria effervescenza dei luoghi del territorio, "deve essere sottoposta a rappresentanza straordinaria, strutturando un coinvolgimento organizzativo: i sindaci, i consiglieri comunali, i presidenti delle associazioni, i cittadini che portano avanti battaglie civili. Su queste filiere - sottolinea D'Alfonso - passa quanto è mancato alla classe dirigente e istituzionale, negli ultimi anni: le Regioni sono state percepite come meritevoli di scomparsa perché non hanno saputo trasmettere l'idea, l'aggancio. C'è una specie di autoreferenzializzione che fa percepire che l'utenza della Regione sia la coppia dipendenti/amministratori: al contrario, l'utenza della Regione è quello che sta fuori, come vita". 

Dar voce e rappresentare i "presidi di vita sul territorio" è l'obiettivo dichiarato del movimento 'Regione Facile-Valore Abruzzo'"Daremo luogo ad una esperienza associativa, culturale, democratica, partecipativa che darà una grande mano alla Regione del centrosinistra, alla Regione istituzionale, per essere 'comunalizzata'. Attraverso il recupero di vene che, in passato, sono state tagliate: siamo i chirurghi vascolari delle vene di cui ha bisogno la Regione". 

Così, il movimento verrà strutturato sul territorio, "nella provincia dell'Aquila come nelle altre - ha spiegato Lucia Pandolfi -, per dare voce a tutti i cittadini che non appartengono al mondo partitico e che vogliono comunque partecipare alla vita politica della Regione". Pur essendo iscritto ad un partito - ha ribadito Lorenzo Berardinetti, Pd - mi sento di far parte di questa associazione che rappresenta tanti cittadini che non trovano espressione nei partiti tradizionali. E che sarà al servizio della Giunta Regionale". 

Il vice coordinatore della provincia dell'Aquila, Franco Migliarini, ha quindi chiarito che "il movimento è stato già organizzato sul territorio con alcune persone che si muoveranno in provincia per ascoltare i bisogni della gente, cercando di interpretare bisogni e priorità. A breve, organizzeremo un convegno su di un tema che è molto sentito: il lavoro. Dovremo cercare - come indirizzo della Regione - di creare lavoro in Provincia, attingendo a tutte le risorse possibili. Abbiamo una grande ambizione, proponendoci come movimento politico capace di avere un seguito forte". 

"Se si potesse dire giornalisticamente - ha concluso D'Alfonso - presentiamo oggi una realtà che non coltiva l'odio verso il territorio, come a volte accade da parte di partiti e istituzioni. L'odio deriva dalla lontanza, dal disinteresse: al contrario, abbiamo attivato un confronto con i territori, 'Regione Incontra', una volta al mese, dove tutti gli eletti, i titolari di ruolo, in nome e per conto della Regione, si aprono come la pancia di un canguro ad ascoltare amministratori, imprese, cittadini, per fare in modo che il potere venga reso oggetto di una riappropriazione collettiva. Negli anni passati, la Regione ha litigato con l'utenza, percependosi come utenza di se stesso". 

Ultima modifica il Lunedì, 16 Febbraio 2015 13:06

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