Il ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio e il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso sono stati contestati oggi pomeriggio, a Pescara, da una delegazione dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati.
Con bandiere rosse e striscioni i pensionati hanno fischiato contro ministro e governatore, urlando "vergogna". Delrio e D'Alfonso hanno tirato dritto, uscendo dal Comune, in piazza Italia, per raggiungere la vicina piazza Sant'Andrea, spostandosi da una manifestazione all'altra, ma i pensionati li hanno seguiti, muniti di megafono, continuando a urlare i motivi del malcontento.
"Avete affamato l'Abruzzo" e "impoverito le zone interne, che sono state spogliate di posti di lavoro e sanita'" con riferimento, ad esempio, all'ospedale di Penne (Pescara) e al punto nascite di Sulmona (L'Aquila). E poi la richiesta che gli abruzzesi siano "uguali ai toscani". Al Teatro Sant'Andrea Delrio presenta il suo libro Cambiando l'Italia: rinnovare la politica, ritrovare la fiducia.
A contestare Delrio e D'Alfonso è anche Forza Italia regionale: "Un bel tavolo fiorito, relatori prestigiosi, uditorio numeroso ma alla fine il risultato è deludente: tante belle chiacchiere e zero euro per l'Abruzzo e le sue infrastrutture". Per Fabrizio Di Stefano e i consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Emilio Iampieri è questa la sintesi.
"Invece di un convegno - sottolineano i rappresentanti di Forza Italia - sarebbe stato più proficuo un tour operativo con il ministro affinché potesse visionare e toccare con mano la pesante situazione delle frane che in questi mesi hanno falcidiato l'Abruzzo". "L'unica notizia certa, purtroppo, riguarda l'esclusione dell'Abruzzo dalle 30 grandi opere strategiche nazionali", conclude Forza Italia.