La Regione ha approvato il bilancio di Abruzzo Engineering relativo all'annualità 2013, passaggio fondamentale per condurre in porto il salvataggio dell'azienda.
Operazione che passerà dall'acquisizione del 30% delle quote attualmente detenute da Selex (gruppo Finmeccanica) da parte della stessa Regione, già in possesso del 60% del capitale.
Una volta completato il passaggio, AE diventerà un'azienda a totale capitale pubblico, visto che il restante 10% è di proprietà della Provincia dell'Aquila.
In base all'accordo raggiunto la scorsa settimana, sia Selex che AE rinunceranno ai 38 milioni di euro di crediti pregressi vantati nei confronti della Regione.
La variazione di bilancio che quest'ultima dovrà affrontare per l'acquisto delle quote si aggira intorno ai 5 milioni di euro. Per non gravare più sulle casse regionali, tuttavia, il futuro dell'azienda sarà nello svolgimento di attività remunerative nell'ambito soprattutto della ricostruzione dell'Aquila e del Cratere, dell'ambiente e dei rifiuti.
La decisione della giunta permettrà di salvaguardare i 187 posti di lavoro di AE (attualmente, circa 110 lavoratori sono impiegati presso il Genio civile e gli uffici della ricostruzione del Comune dell'Aquila).
L'operazione-salvataggio, però, non è piaciuta molto a Confindustria, che tramite il presidente regionale, Agostino Ballone, ha parlato di "un'invasione di campo della politica in un settore, quello dei servizi innovativi, ampiamente coperto dalle imprese private".
"Confindustria parla di cose che non conosce" replica l'assessore regionale alle attività produttive Giovanni Lolli "Abruzzo Engineering non si occupa più da tempo di banda larga, oggi svolge compiti e funzioni prettamente pubbliche".