Lunedì, 01 Giugno 2015 10:29

Unioni civili, M5S L'Aquila si dissocia e "redarguisce" senatrice Blundo

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Il Movimento 5 Stelle all'Aquila si divide sugli emendamenti al Ddl Cirinnà, quello sulle unioni civili, in discussione in Parlamento. La frangia aquilana del partito fondato da Beppe Grillo si dissocia dalla senatrice del capoluogo Enza Blundo, rea di aver presentato un emendamento non condiviso con la base e contraria ai principi stabiliti dal blog dell'ex comico genovese.

"Gli attivisti aquilani, in ossequio ai principi fondamentali del Movimento 5 Stelle, si dissociano dalla linea politica adottata dalla portavoce eletta al Senato Enza Blundo in quanto la stessa, senza condivisione alcuna con gli scriventi, ha tentato di emendare in peius la normativa sulle unioni civili disattendendo la volontà degli iscritti espressa con largo consenso (80% delle preferenze) mediante votazione sul blog nazionale di Beppe Grillo", si legge nella nota di M5S L'Aquila.

Blundo viene anche "invitata a rispettare gli impegni sottoscritti all'atto del suo insediamento in Parlamento e, quindi, a riferire in maniera puntuale sulle scelte politiche in ordine alla tematica delle unioni civili in quanto attuate, a nostro parere, nel più totale spregio dei diritti civili ed umani".

L'emendamento che ha scatenato l'ira di M5S era stato evidenziato qualche giorno fa da Arcigay L'Aquila [leggi l'articolo]: "Al comma 1 dopo la parola testimoni, aggiungere le seguenti: a patto che abbiano la stessa residenza e convivano ininterrottamente da almeno 3 anni", vi è scritto.

"Con questo emendamento - aveva ribadito Arcigay - che è solo uno dei tanti che a vario titolo vengono integrati al Ddl Cirinnà, si avvera la nostra peggiore previsione: la scorporazione della proposta di legge sulle unioni civili affinché venga prodotto un istituto lontanissimo dal matrimonio e Enza Blundo si sta rendendo complice di questo gioco mandato avanti da una certa frangia conservatrice degli eletti in Parlamento, da sempre ostili all'uguaglianza delle persone omosessuali e lo sta facendo assieme a Serenella Fuksia (M5S), altra firmataria".

La senatrice aquilana aveva risposto ad Arcigay su Twitter, difendendosi: "Follia non dare limiti e consentire a tutti di accedere a benefici giuridici ed economici, comunque io li avevo ritirati". (m. fo.)

Ultima modifica il Lunedì, 01 Giugno 2015 10:42

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