Mancavano pochi minuti alla mezzanotte quando il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, dinanzi al fatto compiuto non ha potuto far altro che prendere atto della situazione: consiglieri presenti in aula 15, ergo seduta sospesa per mancanza di numero legale.
E' stata la successiva riunione dei capigruppo, presieduta dallo stesso Di Pangrazio, a decidere di rinviare tutto alla prima data utile dopo la pausa estiva.
Finisce così una giornata di lavori a dir poco convulsa, nella quale avrebbe dovuto essere votato il salvataggio dell'Istituzione sinfonica abruzzese e invece è andato in scena, fin dalle prime ore del mattino, lo psicodramma della maggioranza, che si spacca in maniera fragorosa dando, per giunta, una pessima immagine di sé come di una coalizione non solo rissosa e divisa ma ancora affezionata ai vecchi modi di fare politica, quando alcuni provvedimenti a beneficio di determinate realtà venivano votati solo se controbilanciati da altri provvedimenti e da congrue contropartite per altri territori.
Pierpaolo Pietrucci (Pd), a fine serata, commenta mestamente su Facebook: "Me ne vado a dormire esacerbato, affranto ma con la coscienza a posto. E intanto il sonno delle menti genera mostri".
Durante il giorno, lo stesso Pietrucci aveva criticato alcuni compagni di coalizione, rei di anteporre interessi di "misero campanile" alla salvaguardia di un ente prestigioso, dotato di "storia e lustro" come, appunto, l'Isa.
Il racconto della giornata
Poco dopo le 11, la V commissione (Cultura) - che, insieme alla Prima, dovrebbe discutere del rifinanziamento da 800 mila euro della Sinfonica - si scioglie per mancanza del numero legale.
All'appello non rispondono diversi consiglieri, tutti di maggioranza. Si tratta del presidente della commissione, Mario Olivieri (Regione facile), di Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico) e di Luciano Monticelli (Pd)
Per un po' si cerca di mediare, di verificare se ci sono i margini e i tempi per ricucire. Ma lo strappo, ormai, si è consumato.
Pietrucci manda ai giornali una nota nella quale prende le distanze da una parte della sua stessa maggioranza, accusata di fare mercimonio e di ordire operazioni di "misero campanilismo".
Il fatto è che ad alcuni consiglieri non va proprio giù che si diano dei soldi a un ente che, pur essendo regionale, viene identificato con i palazzi aquilani. "Se diamo i soldi all'Isa, dobbiamo darli anche ad altre realtà” è il ragionamento. Ognuno, in buona sostanza, cerca di tirare dalla propria parte un pezzo di una coperta troppo corta. E infatti la rottura avviene su una richiesta di Monticelli, che, come racconta sempre Pietrucci, tenta di "eguagliare il festival Buskers di Pineto (il paese originario di Montincelli, ndr) all'Orchestra Sinfonica", subordinando il salvataggio della seconda al finanziamento del primo.
Sulla débâcle della maggioranza si scatenano subito le opposizioni: "D'Alfonso non ha più i numeri, si dimetta" commenta il coordinatore regionale di FI, Nazario Pagano, al quale fa eco Mauro Febbo: "Dilettanti allo sbaraglio". "Il centro sinistra cerca di evitare l'ufficializzazione in Aula di non avere più la maggioranza per governare la Regione" è il commento dei Cinque Stelle
Quanto accaduto oggi, in effetti, non può essere derubricato alla voce "incidente di percorso". E' evidente che la vicenda dei contributi agli enti culturali ha fatto da detonatore a una crisi che covava ed era nell'aria da tempo. Non è un caso che a far mancare il proprio appoggio siano stati Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo, i due consiglieri che si erano già messi contro D'Alfonso sulla questione dei punti nascita.
Pietrucci: "Non condivido la posizione di parte della maggioranza"
"A quanto pare il problema nella maggioranza della seduta odierna di Commissione e in Consiglio Regionale si chiama Festival Buskers di Scerne di Pineto, posto da un collega consigliere di maggioranza" - scrive Pietrucci in una nota - "O meglio, il tentativo di eguagliare il Festival di Pineto, operazione senz’altro di pregio, e certamente meritevole di sostegno che tuttavia presenta alcune sue specificità rispetto alle problematiche e alle attività dell’unica orchestra Sinfonica Regionale e una delle 13 in Italia – esistente dal 1974, con un apparato organico, di programma e di struttura – vale a dire l’Istituzione Sinfonica Abruzzese".
"Sono dispiaciutissimo dal fatto che, nonostante tutti gli sforzi profusi, e soprattutto nonostante la storia, il lustro e i dati alla mano, si facciano ancora operazioni di misero campanile. Abbiamo tutti capito ed evidenziato che il settore culturale regionale ha necessità di programmazione e di organicità. Ma non arriveremo da nessuna parte se ci chiudiamo nell’ostinato arroccamento dei confini amministrativi, guardano con livore a quanto succede nei giardini altrui, senza comprenderne priorità, complessità e senza fare differenziazioni.
Sono impegnato da sempre a dare copertura progettuale ed amministrativa a tutto, nell’assoluta consapevolezza delle rilevanti differenze che i numerosi operatori culturali erogano sui territori, e l’ho dimostrato varie volte, sposando battaglie che non riguardano il mio collegio elettorale, ma lo sviluppo armonico di tutta la Regione Abruzzo e soprattutto la coesione sociale.."
"A quanto sembra" conclude Pietrucci "questa linea di pensiero non è così condivisa come le parole e i programmi dichiarati in campagna elettorale lasciavano intendere".
Il centrodestra: "Clamoroso autogol della maggioranza"
"Ci tenevano talmente tanto al salvataggio dell'Isa dell'Aquila che questa mattina in quinta Commissione non sono stati in grado di garantire il numero legale e di conseguenza se ne riparlera' in data da destinarsi".
E' questo il commento dei gruppi consiliari di centrodestra (Forza Italia, Abruzzo Futuro e Ncd) in seguito al rinvio dei lavori che all'ordine del giorno prevedevano proprio il provvedimento per la concessione del contributo "ad hoc" per la salvaguardia del bilancio dell'istituzione sinfonica abruzzese.
"Si tratta - spiegano i consiglieri del centrodestra - di un clamoroso autogol per il governo D'Alfonso e per i consiglieri aquilani che in questi giorni si erano affannati a rilasciare dichiarazioni elettorali con mirabolanti annunci. Il risultato è stato pessimo e se questo è il rispetto che il centrosinistra ha per le attività culturali abruzzesi dobbiamo preoccuparci seriamente. Per quanto ci riguarda - concludono i partiti di opposizione - ribadiamo di essere disponibili ad un confronto che possa portare a dare risposte sia all'Isa sia a tanti altri soggetti qualificati del mondo culturale abruzzese che vengono finanziati anche dal Fondo unico per lo spettacolo, in un quadro di programmazio complessiva".
"Anche oggi" proseguono i consigliri "Consiglio regionale convocato alle 11:00 e non ancora iniziato alle ore 17:00, Commissione consiliare sui fondi alla Sinfonica abortita per l'assenza di una parte della maggioranza, evidentemente in disaccordo di visione con la parte restante, ed infine dibattito che ristagna in Prima commissione sul riordino delle Province, giunto con mesi di ritardo all'attenzione dell'organo legislativo".
Forza Italia, Abruzzo Futuro e Ncd parlano di "maggioranza di centrosinistra in grave affanno".
"Riteniamo che sarebbe puerile ed improvvido giustificare la mancanza di ben tre consiglieri di maggioranza, di cui due appartenenti a quella 'secondaria' ed uno a quella 'primaria', con l'esistenza di epidemie in corso o con la mera casualità, poiché tutti sappiamo bene che il malessere di alcuni esponenti risale alle scorse settimane e affonda le radici in provvedimenti non concordati e che non erano oggetto del programma di governo. Si ha l'impressione - commentano infine i gruppi di opposizione - di essere prossimi a quella che potrebbe divenire una vera e propria crisi del governo regionale, rispetto alla quale riteniamo che vada fatta definitiva chiarezza affinché l'incapacità politica di mantenere la coesione di maggioranza, per evidente mancanza di obiettivi generali e condivisi, non continui a generare danni per la comunità abruzzese".
"Da parte nostra" afferma in particolare Mauro Febbo "abbiamo mostrato il massimo del buon senso e della disponibilità a discutere; è piuttosto la maggioranza ad aver palesato in Commissione, facendo mancare il numero legale, poco senso di responsabilità e scarso rispetto verso l'istituzione sinfonica aquilana". "Il centrodestra – spiega Febbo – è chiaramente favorevole al salvataggio dell'Isa,magari sulle cifre ci sarebbe qualcosa da ridire , ma questo vuol dire che bisogna intervenire a sostegno anche delle altre attività e manifestazioni culturali abruzzesi: ci opponiamo in sostanza alla logica di "figli e figliastri". Invito pertanto il consigliere Pietrucci a impegnarsi per ricompattare il centrosinistra, visto che alcuni sui colleghi non sono presenti e quindi non ha più la maggioranza, piuttosto che mistificare la realtà".
La maggioranza non c'è più, oggi D'Alfonso è rimasto solo, è inutile continuare così, si dimetta" rincara la dose il presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano. "Dopo solo un anno - incalza il presidente regionale di Forza Italia - la maggioranza di centrosinistra si è sciolta come neve al sole. Il disordine che regna in Giunta e in Consiglio non ha precedenti. Abbiamo provvedimenti importanti fermi in Commissione che rischiano, qualora non venissero approvati, di vanificare il lavoro svolto nei cinque anni precedenti dove abbiamo risanato e ridato dignità alle istituzioni regionali".
M5S: "Maggioranza non ha più i numeri per governare"
"Il centro sinistra cerca di evitare l'ufficializzazione in Aula di non avere più la maggioranza per governare la Regione": è il commento del gruppo del Movimento 5 Stelle a ciò che sta accadendo in queste ore a Palazzo dell'Emiciclo.
"E' solo questo il motivo per il quale, da circa sette ore, attendiamo inutilmente insieme a tutti gli abruzzesi che siano aperti i lavori del Consiglio regionale," continuano gli esponenti del M5S.
"Che il centrosinistra di D'Alfonso sia ormai alla canna del gas lo conferma la convocazione di una conferenza stampa dei tre consiglieri desaparecidos di maggioranza, Olivieri, Gerosolimo (Abruzzo Civico) e Monticelli (Pd), prevista per domani a Pescara al fine di spiegare le ragioni della loro assenza oggi in Consiglio".
"Anche la giornata di oggi all'Emiciclo è stata caratterizzata nuovamente da continui rinvii, caotiche riunioni di commissione e assenze clamorose, non perché i consiglieri siano impegnati a discutere importanti temi legati alla vita di tutti i cittadini o a contrastare l'ostruzionismo delle opposizioni, ma solo a causa di beghe tutte interne alla maggioranza di centro sinistra".
"Una maggioranza nata solo un anno fa con l'impegno di voltare pagina e invece è già fatalmente legata alle logiche spartitorie della vecchia politica, interessata più a difendere il proprio particolare che gli interessi generali. Tutto questo mentre anche i dati più ottimistici presentati ieri da Renzi descrivono l'Abruzzo come una regione che continua ad arrancare, senza segnare alcun progresso in termini di occupazione e di sviluppo. Sembra proprio - concludono gli esponenti del M5S - che l'Abruzzo veloce di D'Alfonso vada così veloce da essersi già lasciato indietro i primi pezzi".