Giovedì, 13 Agosto 2015 18:50

Cultura, Monticelli, Olivieri e Gerosolimo: "Basta interventi spot, non c'è solo la Sinfonica"

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Dopo aver contribuito, con la propria assenza nella seduta di martedì 11 agosto, al rinvio del rifinanziamento dell'Isa e all'apertura di quella che ha tutti i crismi di una crisi politica di maggioranza, i tre consiglieri ribelli - Luciano Monticelli, Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo - lunedì 17 agosto alle ore 10:00, nella sala "Corradino D'Ascanio" della sede del Consiglio regionale di Piazza Unione, a Pescara, incontreranno le associazioni abruzzesi che operano nel mondo della cultura e che sono interessate ai fondi FUS.

Già durante la conferenza stampa del 12 agosto, in cui i tre consiglieri hanno esposto le ragioni della propria astensione dai lavori dell'ultimo Consiglio Regionale, era stato indicato, fra i motivi della "discordia" con la giunta D'Alfonso, proprio la politica culturale, insieme alla sanità, al lavoro e alla gestione delle partecipate.

Il Presidente della IV Commissione, Luciano Monticelli, del Partito democratico, ha affermato: "La politica culturale dell'Abruzzo non può andare avanti a furia di interventi spot, come quello sull'Istituzione Sinfonica Abruzzese. Essa è certamente un ente meritorio di sostegno, ma c'è tutto un mondo di operatori della cultura che richiede la nostra attenzione. Come amministratori regionali, abbiamo il dovere di ascoltare tutti gli operatori del settore ed elaborare una pianificazione complessiva".

Proprio questo sembra essere lo scopo dell'incontro di lunedì 17: istituire un dialogo paritario con i cittadini e le associazioni attive nel mondo della cultura, per potersi far portavoce delle necessità di tutti.

Sono infatti almeno 14, oltre all'ISA, al Teatro Stabile Abruzzese e all'Ente Manifestazioni Pescaresi, le istituzioni che, in assenza di finanziamenti regionali, perderebbero l'accesso alle risorse nazionali del FUS.

Senza dimenticare la drammatica situazione in cui versa l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Gaetano Braga", pericolosamente vicino alla chiusura.

Afferma Andrea Gerosolimo: "Nella nostra Regione non devono esserci figli e figliastri, né diritti di precedenza. La politica ha il dovere di accertarsi delle somme disponibili per il settore Cultura e poi di compiere le necessarie scelte, ma ponendo tutte le istituzioni e le manifestazioni sullo stesso piano".

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