Sabato, 12 Settembre 2015 12:56

Regione, D'Alfonso sposta l'asse a destra. Gerosolimo assessore, fuori Mazzocca

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"Sarà la conferenza stampa più breve della storia d'Abruzzo".

Parola di governatore, Luciano D'Alfonso, che ha voluto - sin dai primi momenti - ridimensionare l'importanza dell'attesissima conferenza stampa convocata stamane, a Pescara, per comunicare il rimpasto dell'esecutivo, a seguito della decisione degli assessori di rimettere il mandato nelle mani del presidente della Giunta. 

In effetti, l'affollata conferenza stampa è stata brevissima: D'Alfonso ha formalizzato l'ingresso in Giunta di Andrea Gerosolimo, capogruppo di Abruzzo Civico. A lasciargli il posto sarà Mario Mazzocca. Nonostante le resistenze di Sel, insomma, l'asse del governo regionale si sposta sempre più a destra. A Mazzocca verrà offerto il ruolo di sottosegretario, lasciato da Camillo D'Alessandro per facilitare l'azione di 'revisione' dell'azione governativa, necessaria a seguito della crisi - pozzanghera, foruncolo l'ha definita il presidente - aperta, giusto un mese fa, dai consiglieri 'dissidenti': Gerosolimo appunto, il compagno di partito Mario Oliveri e il democrat Luciano Monticelli. 

Non è detto, però, che Mazzocca accetti la proposta: "Avvieremo un percorso di verifica ed aggiornamento del programma di governo", ha spiegato l'oramai ex assessore all'Ambiente. "Solo alla luce dell’esito di questo percorso affronterò, insieme al mio partito, il discorso relativo alla mia posizione nell’esecutivo". Mazzocca parteciperà ad un fitto e serrato calendario di incontri con le componenti sociali e le forze attive dell'intera regione, "per ascoltare e ricevere contributi per la definizione degli obiettivi prioritari che dovranno caratterizzare l’agenda politica del governo regionale e per capire, soprattutto, se l'azione dell'esecutivo può essere ancora condotta con margini e termini di agibilità politica". Soltanto a quel punto, ha inteso chiarire, "decideremo sulla mia posizione nell'esecutivo: se la verifica avrà esito positivo, continueremo a lavorare al fianco del governatore, altrimenti avremo una coalizione di centrosinistra che sarà un pò meno di sinistra e un pò più di centro". 

In altre parole, la decisione non è stata ancora presa e Sel potrebbe uscire dalla maggioranza. La posizione di 'Sinistra, Ecologia e Libertà' è emersa soltanto a margine della conferenza stampa: D'Alfonso, infatti, non ha lasciato spazio ad altri interlocutori, evitando polemiche e disinnescando qualsiasi domanda 'scomoda'. Con un chiaro obiettivo: ridimensionare una crisi, o pozzanghera che sia, che ha - di fatto - paralizzato l'attività amministrativa dell'esecutivo per un mese. 

"Le formazioni politiche che mi hanno sostenuto, tutte le formazioni della coalizione, avrebbero avuto il diritto di partecipare, in prima fila, all'azione amministrativa. E non posso nascondere che Abruzzo Civico, fin dal principio, aveva diritto ad un assessorato", ha sottolineato il governatore. Che ha poi spiegato di voler lavorare "ad una amministrazione organica, sapendo che le strutture - e anche quelle culturali - dovranno conoscere rigore, produzione di qualità e controllo a valle. Ma non vogliamo dispendere neppure un millimetro della capacità culturale della nostra Regione", ha chiarito D'Alfonso, tranquillizzando così sul destino dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese. Proprio sul riconoscimento del contributo regionale all'Isa, alla metà di agosto, si era aperta la frattura con i consiglieri 'dissidenti' che avevano chiesto di porre "tutte le manifestazioni e tutti gli Enti culturali sullo stesso piano".

In questi 30 giorni, si è aperto un confronto su lavoro, società partecipate e sanità, oltre che sulla cultura - ha spiegato il governatore - "così come ci siamo misurati sulla realtà dei centri d'innovazione del mondo agricolo, e allo stesso modo sulle criticità del consorzio industriale". Un confronto - ha confermato Gerosolimo - che "apre la fase due del governo regionale, esattamente quello che anche noi di Abruzzo Civico avevamo chiesto. Avevamo posto dei problemi di natura programmatica - ha aggiunto il neo assessore - sui quali adesso siamo in accordo".

Intanto, ha inteso ribadire D'Alfonso, "abbiamo colto quattro grandi risultati: il 13 agosto, è stato approvato il Por Fesr per la prossima programmazione europea, quinta Regione in Italia ad aver raggiunto l'obiettivo. Non solo: abbiamo messo in campo il consenso di Palazzo Chigi per diventare la prima regione italiana a firmare il masterplan per il mezzogiorno e il 15 ottobre verrà in Abruzzo il sottosegretario Luca Lotti a validare il lavoro dell'esecutivo. E ancora: il 10 settembre, la Conferenza dei Servizi ha validato la procedura d'appalto per la 'Fondo Valle Sangro', opera di importanza strategica. Infine, il Governo ha quantificato quanto spetta all'Abruzzo come regione in transizione". 

A fine conferenza stampa, D'Alfonso - in maniera nient'affatto casuale - si è lasciato intervistare con, accanto, Andrea Gerosolimo e Leandro Bracco, consigliere regionale eletto con il Movimento 5 Stelle che il governatore ha stretto a sé affidandogli la delega alla cultura. Un messaggio per gli alleati di Sel. "Sono tra Scilla e Cariddi", ha scherzato. Aggiungendo che "c'è bisogno di impegni, iniziative, progettualità e tanta generosità a favore della Regione: il lavoro da fare è tanto, le risorse da investire sono tante. Dobbiamo produrre la più grande quantità di idee che assumeremo dalle imprese, dai Comuni, dalle persone. Oggi, ricomincia un lavoro con forte determinazione, straordinaria ambizione, contro tutti i problemi che vive la Regione. A cominciare dal problema che affronteremo lunedì, riguardante la cassa di respingimento della rete Snam Gas, per la quale stiamo trovando una soluzione". 

Si riparte, insomma. I problemi, però, restano. D'Alfonso ha preso altre ventiquattro ore per comunicare le deleghe che assegnerà agli assessori, "anche se per il 90% seguiranno l'indirizzo precedente. A Gerosolimo - ha lasciato intendere - verranno affidate deleghe connesse alle specificità del territorio che rappresenta, il comprensorio Peligno, che a fatica ha trovato strada nella vita amministrativa regionale, almeno fino ad oggi". E resta in attesa di capire cosa deciderà di fare SelE' indiscutibile, comunque, che la coalizione si stia spostando sempre più verso il centro (destra): la scelta di Gerosolimo, ex Forza Italia poi Udc, è soltanto l'ultima virata verso lidi da prima Repubblica, come non fosse bastata la scelta di Carla Mannetti come coordinatrice della presidenza e la poltrona di segretario generale affidata a Rocco Micucci, già presidente Fira, vicino a Fabrizio Di Stefano. 

 

Le reazioni

 

Abruzzo Civico: "Con noi, Giunta regionale più forte e rappresentativa"

"Il governo regionale esce da questo passaggio più forte e rappresentativo includendo tutte le forze che hanno contribuito alla vittoria del centrosinistra in Abruzzo. E' una giunta più vicina alle esigenze e alle richieste degli abruzzesi. L'obiettivo di Abruzzo Civico non era quello di ottenere una poltrona o aprire alcuna crisi, ma di partecipare fattivamente alla rinascita della nostra regione rimarcando i temi che più stanno a cuore ai cittadini in questo momento: dalla riorganizzazione della sanità, ai finanziamenti alle istituzioni culturali, al riassetto delle partecipate. Sono questi temi la vera ragione del nostro impegno e delle battaglie di questo primo anno di legislatura". 

Commentano così il nuovo assetto della giunta regionale il coordinatore regionale di Abruzzo Civico Giulio Borrelli, il presidente di Abruzzo Civico, l'onorevole Giulio Sottanelli, insieme con i quattro coordinatori provinciali. "Siamo contenti della nomina di Andrea Gerosolimo ad assessore. Andrea – sottolinea tutto il movimento di Abruzzo Civico - è una persona capace, preparata e pragmatica e saprà dare un contributo importante di idee e di azioni al nostro Abruzzo all'interno del governo regionale. Finalmente è stato sanato il vulnus aperto dopo le elezioni regionali, anche se ci dispiace che ciò sia avvenuto senza il pieno consenso di Sel, altra forza importante della coalizione, ma siamo certi che Mario Mazzocca saprà proseguire il lavoro fatto finora anche nel ruolo di Sottosegretario". 

 

Luciano Monticelli (Pd): "Da oggi, nuovo slancio"

"Oggi è un giorno importante nella vita della Regione Abruzzo. La coalizione di centrosinistra a cui poco più di un anno fa gli abruzzesi hanno dato la propria fiducia riparte con nuovo slancio verso i traguardi che stanno a cuore a tutti i cittadini: il lavoro, la solidarietà, la modernità, il risanamento, l’efficienza. E lo fa forte di un Programma di governo finalmente condiviso, di cui c’è da essere soddisfatti. D’Alfonso, che è persona intelligente, ha capito che non aveva di fronte la ribellione di qualche signore feudale, ma di adeguare l’azione governativa ad esigenze sentite del territorio abruzzese".

Si legge in una nota firmata dal consigliere 'dissidente', almeno fino a stamane, Luciano Monticelli. Che spiega: "Non ho chiesto nuovi incarichi né prebende, né medagliette né buskers. Ho preteso però che nel nuovo Programma fossero iscritte ben precise garanzie. Innanzitutto di metodo. D’ora in poi, perché la maggioranza di governo sia una e coesa, e perché una casa divisa non sta in piedi, prima di ogni Consiglio e di ogni Commissione ci sarà un vertice di maggioranza. Con largo anticipo sulla data di convocazione, perché i rappresentanti del popolo abruzzese, di qualsiasi ordine e grado, siano messi nelle condizioni di operare al meglio. Il coinvolgimento di Abruzzo Civico nella squadra di governo, con SEL che continua ad occupare una casella molto importante, è garanzia di quello che tutti gli abruzzesi ci chiedono: unità e velocità".

Il metodo della condivisione verrà applicato anche e soprattutto al settore della cultura, che è quello che negli ultimi tempi aveva creato più malumori. "Qui è necessaria una precisazione", scrive Monticelli. "Nessuna persona di buon senso può essere contro l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. È bello e necessario che tutte le istituzioni che si dedicano con merito alle arti abruzzesi vengano fatte fiorire in tutte le declinazioni, e l’ISA è certamente una di queste. Pretendiamo però che nessun cittadino possa anche lontanamente sospettare che per l’Amministrazione Regionale esistano figli prediletti e figliastri abbandonati alle fiere. Sono tante, infatti, le Istituzioni meritevoli in situazioni di difficoltà, e la nostra azione conoscitiva di quest’estate ha portato alla luce casi drammatici. D’ora in poi, anche alla luce di questo, i finanziamenti da erogare saranno risultato di confronto e di regole condivise".

Un altro punto saliente del Programma concordato col Presidente D’Alfonso riguarda la qualità delle acque dei nostri fiumi. "La loro salvaguardia è un’autentica urgenza regionale. Lo sanno i cittadini che vivono vicino a un corso d’acqua, ma dovrebbero saperlo anche tutti gli altri abruzzesi. Fiumi inquinati vuol dire mare inquinato, e mare inquinato vuol dire compromettere il turismo costiero, ovvero altre migliaia di disoccupati nella nostra Regione. Non può esistere un problema più urgente per un’Amministrazione di centrosinistra. Infine, il nuovo Programma non poteva non prevedere interventi urgenti su un tema importantissimo come quello della salute. Durante questo anno, ho avuto più volte l’impressione che fossero trascurati gli interessi della sanità pubblica, specialmente quelli della Provincia di Teramo, pur strategica per impedire la mobilità passiva verso le Marche".

Da oggi, l’Abruzzo si lascia questa fase definitivamente alle spalle, continua Monticelli. "Il nuovo Programma prevede interventi importanti per rafforzare il “San Liberatore” di Atri, che è il polo pubblico del teramano più bistrattato negli ultimi anni, dall’Amministrazione Chiodi prima ancora che dal primo anno della Giunta D’Alfonso. Ad Atri non solo verranno mantenuti e rafforzati il reparto di Chirurgia Generale e i Centri Regionali esistenti (Fibrosi Cistica e Celiachia, Auxologia e Nutrizione Pediatrica): per rendere l’esistente finalmente stabile ed efficiente, verrà aggiunta la specializzazione di Chirurgia della Retina e un nuovo Centro di eccellenza, quello per curare la Sclerosi Multipla. A chiunque abbia uno sguardo lungo non c’è bisogno di ricordare che, in un orizzonte di invecchiamento della popolazione abruzzese, questo reparto risulterà di importanza centrale. Finalmente, riceverà poi grande impulso la diagnostica. Per Atri abbiamo chiesto un mammografo digitale con tomosintesi per le donne, una macchina per risonanza magnetica ad alto campo e la riapertura del Centro di Medicina Nucleare, con strumenti di Gamma-Camera e PET. Tutto questo in attesa della presa di posizione della giustizia amministrativa per il doloroso provvedimento di chiusura del Punto Nascita, contrario ad ogni regola di economicità e buon senso. Il piano di rilancio del “San Liberatore” verrà esposto nei dettagli a brevissimo, nel corso di un incontro pubblico che si terrà proprio ad Atri. In quell’occasione, di comune accordo, sarà il Governatore in persona a metterci la faccia".

 

Partito Democratico: "Soluzione rapida, intelligente ed equilibrata"

"Con Sel apriremo un confronto programmatico vero su temi di grande valore per la sinistra".

Ad annnciarlo è Marco Rapino, segretario regionale del Pd che spiega come "sarà una grande occasione, per dare contenuti alle politiche sociali, come lavoro, ambiente, sviluppo sostenibile, salari".

"Metteremo al centro del confronto quelle proposte regionali sollecitate da Sel - sottolinea Rapino - che sapranno aprire nuovi spazi con i cittadini, con quella fascia di persone che stanno soffrendo di più la crisi economica e del lavoro. Porteremo, come chiesto lealmente da Sel, quei progetti sociali di aiuti ai giovani senza lavoro, a cui vanno garantiti nuovi percorsi di inserimento occupazionale e sostegni economici; così come metteremo in campo benefici concreti alle famiglie e a quei lavoratori che sono usciti dal ciclo produttivo. Tutto sarà incentrato sul rilancio dei temi economici, partendo dal basso, ossia le piccole imprese, gli artigiani, le micro aziende che hanno una urgente necessità di nuove politiche finanziarie, creditizie e fiscali".

"Le proposte di Sel - continua il segretario regionale- possono garantire a tutto campo, una fitta rete di iniziative solidali, dall'immigrazione al salario minimo. Abbiamo idee che sono il bagaglio comune di una sinistra moderna, aperta, che sa dire e realizzare cose 'di sinistra' , su questa base programmatica svilupperemo una sinergia di piena collaborazione".

Sul confronto il segretario Pd rimarca la "piena disponibilità".

"Il Pd sarà un alleato leale e pronto ad aprire quel confronto programmatico che deve essere fatto su questioni di merito con scelte coraggiose e ambiziose. Il nostro appoggio non è formale ma è pieno e sostanziale. Il Partito democratico abruzzese, può esserne certa Sel, non rinuncerà mai al dialogo a sinistra e a quelle azioni programmatiche che vanno verso una maggiore attenzione e sensibilità sociale".

Infine un elogio al presidente della giunta. "In merito alla composizione della nuova giunta decisa dal presidente Luciano D'Alfonso, si tratta di un esecutivo che farà di più e meglio. Va dato atto a D'Alfonso di aver con intelligenza ed equilibrio rimodellato il suo esecutivo per dargli nuove energie e forza. Come Pd possiamo ritenerci soddisfatti, sia per la rapidità in cui ha operato il presidente D'Alfonso; sia perché il Pd abruzzese ha sempre creduto nelle ragioni della coalizione di centrosinistra, nelle sue proposte riformiste per un Abruzzo che ha bisogno di idee e di tanti giovani protagonisti. In bocca al lupo al neo assessore Andrea Gerosolimo che siamo convinti darà un contributo decisivo all'azione di governo".

 

Fabrizio Di Stefano (FI): "Solo danni, fermatevi!"

"Dopo 30 giorni, anziché pensare a come evitare la chiusura dei punti nascita, a come abbassare quella triste cifra del 13.3% della disoccupazione in Abruzzo (un dato mai così alto prima), a come bloccare Ombrina e l'aggressione ambientale nella nostra Regione, a come rispondere alle esigenze degli abruzzesi, si sono arrabattati per una questione di poltrone e strapuntini e, stamattina, sono andati in conferenza stampa senza neanche essere riusciti a trovare una quadra sulle deleghe. Fermatevi! - ha aggiunto - State facendo danni incommensurabili!".

 

Forza Italia: "Si apre voragine, li aspettiamo al varco"

"La montagna ha partorito il topolino: dopo la sceneggiata delle dimissioni in blocco della sua giunta, il presidente Luciano D’Alfonso ha nominato un nuovo esecutivo lasciando in piedi tutti i dissidi e le divisioni territoriali di ventiquattrore prima".

E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri regionali del gruppo di Forza Italia commentando la presentazione della nuova giunta.  "Dopo due mesi di blocco di qualunque attività – si legge nella nota - di nuovo il Governatore non è infatti riuscito a consegnare le deleghe che forse arriveranno tra due settimane; resta l’incognita di Mario Mazzocca, al quale, ovviamente, non consentiremo di svolgere la funzione di ‘assessore-ombra’; e resta l’incognita del consigliere Luciano Monticelli, al quale il presidente ha lanciato messaggi e avvertimenti sibillini, ma con il quale restano aperte le questioni inerenti la chiusura dei punti nascita e dei Pronto soccorso. Ma l’Abruzzo ha bisogno di altro, e non può continuare a vivere in quella paralisi politico-amministrativa in cui versa da un anno".

"Tutti i nodi vengono al pettine – sottolinea il gruppo di Forza Italia - un anno fa D’Alfonso pur di vincere le elezioni ha messo in piedi un’armata Brancaleone, piena di contraddizioni, e, tempo 14 mesi, sono esplosi tutti i dissidi e le incongruenze. Dopo un anno di paralisi amministrativa, dopo due mesi di blocco totale di qualunque attività, condannando l’Abruzzo all’impasse, oggi D’Alfonso è stato costretto alla resa e a mettere una pezza a colori, ovvero si è dovuto arrendere alla nomina di Andrea Gerosolimo, dando il benservito all’assessore in quota Sel, Mazzocca, di fatto messo alla porta senza troppi complimenti. Ma dalle parole di Mazzocca, è evidente che oggi si è aperta una voragine all’interno di una coalizione di maggioranza pasticciata che alla prossima difficoltà imploderà. E noi li aspettiamo al varco, ovvero alla discussione del nuovo Piano sanitario previsto dal decreto Lorenzin, un Piano che, se applicato, determinerà la ribellione dei territori e la pezza a colori odierna non reggerà l’urto".

"Il governatore D’Alfonso lo sa bene, visto l’avvertimento lanciato oggi al consigliere Monticelli, in aperto dissidio con la sua maggioranza in riferimento alla chiusura del punto nascita di Atri e che, fra qualche giorno, si troverà a dover condividere anche lo smantellamento del Pronto Soccorso. Grave la mancata assegnazione odierna delle deleghe che forse arriveranno tra due settimane: senza deleghe la Giunta non può operare, ciò significa che sino a fine settembre l’Abruzzo resterà nella paralisi totale. Forse, in questo senso, si compie il sogno ‘dalfonsiano’: assessori senza deleghe e 'faccio tutto io’".

"E ovviamente – ribadiscono i Consiglieri di Forza Italia – resta il problema del nuovo sottosegretario Mario Mazzocca così come del consigliere detronizzato Camillo D’Alessandro: è evidente che non permetteremo loro di recitare il ruolo di assessori-ombra, visto che i consiglieri regionali non possono detenere deleghe, ma possono al massimo avere funzioni e coadiuvare l’attività del Presidente".

"Mazzocca e D’Alessandro dovranno rassegnarsi al ruolo di comparse, perché non potranno assumere ruoli mascherati. In altre parole, dopo un anno di pantomima, il governatore D’Alfonso non ha risolto alcunché e tutto lascia pensare che le dimissioni di ieri siano solo il presagio di una caduta ormai imminente. Resta da chiedersi – conclude la nota – cosa abbiano fatto di male gli abruzzesi per meritare questa sceneggiata infinita che ha i risvolti di una comicità amara".

 

 

 

Luciano Monticelli (Pd): "Da oggi, nuovo slancio"

"Oggi è un giorno importante nella vita della Regione Abruzzo. La coalizione di centrosinistra a cui poco più di un anno fa gli abruzzesi hanno dato la propria fiducia riparte con nuovo slancio verso i traguardi che stanno a cuore a tutti i cittadini: il lavoro, la solidarietà, la modernità, il risanamento, l’efficienza. E lo fa forte di un Programma di governo finalmente condiviso, di cui c’è da essere soddisfatti. D’Alfonso, che è persona intelligente, ha capito che non aveva di fronte la ribellione di qualche signore feudale, ma di adeguare l’azione governativa ad esigenze sentite del territorio abruzzese".

Si legge in una nota firmata dal consigliere 'dissidente', almeno fino a stamane, Luciano Monticelli. Che spiega: "Non ho chiesto nuovi incarichi né prebende, né medagliette né buskers. Ho preteso però che nel nuovo Programma fossero iscritte ben precise garanzie. Innanzitutto di metodo. D’ora in poi, perché la maggioranza di governo sia una e coesa, e perché una casa divisa non sta in piedi, prima di ogni Consiglio e di ogni Commissione ci sarà un vertice di maggioranza. Con largo anticipo sulla data di convocazione, perché i rappresentanti del popolo abruzzese, di qualsiasi ordine e grado, siano messi nelle condizioni di operare al meglio. Il coinvolgimento di Abruzzo Civico nella squadra di governo, con SEL che continua ad occupare una casella molto importante, è garanzia di quello che tutti gli abruzzesi ci chiedono: unità e velocità".

Il metodo della condivisione verrà applicato anche e soprattutto al settore della cultura, che è quello che negli ultimi tempi aveva creato più malumori. "Qui è necessaria una precisazione", scrive Monticelli. "Nessuna persona di buon senso può essere contro l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. È bello e necessario che tutte le istituzioni che si dedicano con merito alle arti abruzzesi vengano fatte fiorire in tutte le declinazioni, e l’ISA è certamente una di queste. Pretendiamo però che nessun cittadino possa anche lontanamente sospettare che per l’Amministrazione Regionale esistano figli prediletti e figliastri abbandonati alle fiere. Sono tante, infatti, le Istituzioni meritevoli in situazioni di difficoltà, e la nostra azione conoscitiva di quest’estate ha portato alla luce casi drammatici. D’ora in poi, anche alla luce di questo, i finanziamenti da erogare saranno risultato di confronto e di regole condivise".

Un altro punto saliente del Programma concordato col Presidente D’Alfonso riguarda la qualità delle acque dei nostri fiumi. "La loro salvaguardia è un’autentica urgenza regionale. Lo sanno i cittadini che vivono vicino a un corso d’acqua, ma dovrebbero saperlo anche tutti gli altri abruzzesi. Fiumi inquinati vuol dire mare inquinato, e mare inquinato vuol dire compromettere il turismo costiero, ovvero altre migliaia di disoccupati nella nostra Regione. Non può esistere un problema più urgente per un’Amministrazione di centrosinistra. Infine, il nuovo Programma non poteva non prevedere interventi urgenti su un tema importantissimo come quello della salute. Durante questo anno, ho avuto più volte l’impressione che fossero trascurati gli interessi della sanità pubblica, specialmente quelli della Provincia di Teramo, pur strategica per impedire la mobilità passiva verso le Marche".

Da oggi, l’Abruzzo si lascia questa fase definitivamente alle spalle, continua Monticelli. "Il nuovo Programma prevede interventi importanti per rafforzare il “San Liberatore” di Atri, che è il polo pubblico del teramano più bistrattato negli ultimi anni, dall’Amministrazione Chiodi prima ancora che dal primo anno della Giunta D’Alfonso. Ad Atri non solo verranno mantenuti e rafforzati il reparto di Chirurgia Generale e i Centri Regionali esistenti (Fibrosi Cistica e Celiachia, Auxologia e Nutrizione Pediatrica): per rendere l’esistente finalmente stabile ed efficiente, verrà aggiunta la specializzazione di Chirurgia della Retina e un nuovo Centro di eccellenza, quello per curare la Sclerosi Multipla. A chiunque abbia uno sguardo lungo non c’è bisogno di ricordare che, in un orizzonte di invecchiamento della popolazione abruzzese, questo reparto risulterà di importanza centrale. Finalmente, riceverà poi grande impulso la diagnostica. Per Atri abbiamo chiesto un mammografo digitale con tomosintesi per le donne, una macchina per risonanza magnetica ad alto campo e la riapertura del Centro di Medicina Nucleare, con strumenti di Gamma-Camera e PET. Tutto questo in attesa della presa di posizione della giustizia amministrativa per il doloroso provvedimento di chiusura del Punto Nascita, contrario ad ogni regola di economicità e buon senso. Il piano di rilancio del “San Liberatore” verrà esposto nei dettagli a brevissimo, nel corso di un incontro pubblico che si terrà proprio ad Atri. In quell’occasione, di comune accordo, sarà il Governatore in persona a metterci la faccia".

Ultima modifica il Domenica, 13 Settembre 2015 01:41

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