Uno degli ambiti grazie ai quali L'Aquila è conosciuta fuori dai confini regionali è sicuramente il rugby. Nella “città del rugby”, come viene chiamata ancora da qualcuno, lo sport con la palla ovale è sentitissimo da sempre. Tanto l'agonismo, tante le squadre nelle diverse categorie, e innumerevoli i premi e i riconoscimenti che queste ultime possono vantare.
Lo scorso anno, con la retrocessione de L'Aquila Rugby dal campionato di Eccellenza a quello di serie A (girone èlite), la società neroverde ha raggiunto uno dei punti più bassi degli ultimi anni. Al contempo, una società giovane come la Gran Sasso ha agguantato la sua prima storica promozione in A (girone 2). Le due squadre sono partite con la preparazione della prossima stagione, che sarà per entrambe, in ogni caso, difficile ma entusiasmante. Ma le realtà rugbistiche a L'Aquila non si fermano alle due società maggiori: in serie C giocheranno anche quest'anno il Cus L'Aquila e il Paganica.
Tuttavia, a L'Aquila il rugby non è solo giocato. Con la volontà di continuare ad avvicinare giovani (e non) a uno degli sport più praticati in città, avranno inizio da domani due settimane di eventi organizzati dalle società, rigorosamente dedicati alla palla ovale.
Il più importante è sicuramente la 'festa del rugby', che si svolgerà dal 12 al 14 settembre in Piazza Duomo a L'Aquila. Un evento che non si vedeva da tempo in città e che coinvolgerà tutte le società, associazioni e club del capoluogo che ruotano attorno alla palla ovale. Già questo è un dato non banale: è nota la rivalità – che spesso oltrepassa i limiti della correttezza – tra le società rugbistiche aquilane, che 'guerreggiano' (e non solo sul campo) da anni.
L'idea è venuta a un volto notissimo del rugby italiano: Salvatore 'Totò' Perugini. Beneventano di origine e aquilano di adozione (ha militato nel club neroverde dal 1997 al 2002), è una delle prime linee italiane più conosciute all'estero nonché un pilastro della nazionale (85 i caps dal 2000 ad oggi). L'ex neroverde è l'ideatore della manifestazione, assieme agli amici di sempre Maurizio Zaffiri, Carlo Caione e Lanfranco Massimi. I quattro, coinvolgendo tutte le società e associazioni rugbystiche del territorio aquilano, hanno formato “L'Aquila insieme per il rugby”, il comitato organizzatore della festa: “Lo scopo non è pubblicizzare una squadra o un'altra” afferma ai microfoni di NewsTown Totò Perugini “l'obiettivo è aiutare questo sport che a L'Aquila ha dato e continua a dare tanto, risvegliare lo spirito del rugby e ritrovarci tutti insieme”. Sarà una festa del rugby a tutto tondo, con stand informativi e promozionali delle associazioni e club coinvolti, gastronomia, musica dal vivo e, immancabile in questi casi, tanta birra: “Non sono mai stato lontano da L'Aquila, torno spesso qui – continua il pilone campano, attualmente in forza alle Zebre – organizzare questa iniziativa è per me anche il modo di ripagare quello che mi ha dato L'Aquila. Ritrovandoci con Maurizio Zaffiri abbiamo deciso di fare qualcosa per la città e per il rugby”. I fondi raccolti durante la tregiorni saranno redistribuiti ai club e alle associazioni partecipanti, affinché “si aiuti alla crescita di questo sport”, come ci tiene a sottolineare Perugini.
In attesa dell'appuntamento di Piazza Duomo, come detto, inizieranno già domani due settimane piene di eventi, contraddistinti dalla passione per la palla ovale e dai fiumi di birra, immancabili in ogni terzo tempo che si rispetti. Da domani al 2 settembre (ogni giorno dalle ore 19.30) si festeggerà con Baraonda2013, una manifestazione gastronomica organizzata dalla Old Rugby L'Aquila – La storia siamo noi, al fine di raccogliere fondi per realizzare un campo a Roio Piano per giovani rugbysti aquilani. Il progetto è ambizioso, e vede da tempo l'impegno degli ex rugbysti della Old “affinché il rugby aquilano possa tornare agli antichi splendori”, come recita la locandina dell'evento. Durante la manifestazione terranno banco gastronomia e musica dal vivo.
Il sabato successivo sono addirittura due gli eventi in programma, anche se in orari diversi: alle ore 11 sarà inaugurato il nuovo campo sportivo (foto a sinistra) di Villa Sant'Angelo, uno dei paesi più colpiti del Cratere sismico. Sul nuovo campo la prossima stagione giocherà la Gran Sasso in A2 e la locale squadra di calcio, neopromossa in seconda categoria. L'ammodernamento del campo sportivo prevede un rettangolo di gioco di dimensioni con stardard internazionali, nuovi spogliatoi e una palestra di arrampicata indoor. All'inaugurazione saranno presenti, oltre alle due succitate società, anche la Fondazione Vodafone, che con un finanziamento di circa 400mila euro ha contribuito alla realizzazione del nuovo impianto e le rappresentanze di tante amministrazioni comunali italiane, protagoniste di donazioni impiegate per il completamento dei lavori. Ci sarà inoltre Umberto Martini, presidente nazionale del CAI (Club Alpino Italiano), che gestirà la palestra di arrampicata.
Nello stesso giorno il Cus L'Aquila festeggerà il suo primo mezzo secolo di vita. A Centi Colella, il cinquantesimo anniversario della fondazione del Cus prevede un ricco programma che intreccia rugby e gastronomia: dopo il ritrovo di tutti i tesserati (ed ex) della società, in mattinata ci sarà il torneo di walking touch rugby (rugby al tocco) dedicato alla memoria di Paolo Ascaride, già capitano e presidente della società gialloneroverde, scomparso a causa del terremoto del 2009. Due curiosità: all'interno di ogni squadra dovranno esserci almeno trent'anni di differenza tra il giocatore più giovane e quello più anziano; inoltre, premio per ogni meta sarà un arrosticino, che il marcatore potrà gustare direttamente a bordo campo. A seguire, gara tra i migliori “arrostatori” della città e The Big Stone Dreamers in concerto. "Il Cus è stato un riferimento negli ultimi cinquant'anni per molti aquilani e universitari fuori sede. Oggi è ancora questo: un punto di aggregazione aperto a tutti, un luogo dove decine di ragazzi possono crescere in maniera equilibrata, imparando i valori dello sport, dello studio e della convivenza civile", afferma il giovane responsabile del settore rugby del Cus Fabio Zenadocchio.
Insomma, da domani ci aspettano i quindici giorni di fuoco del rugby aquilano. Aspettando i primi, attesissimi, fischi d'inizio della stagione.