Non è solo una questione di longevità, come si sente sottolineare in continuazione. Così si sminuisce, si riduce quasi alla meccanica.
Sì, Francesco Totti è forte pure a 40anni. Non ci piove. Anche perché segna e fa assist come entra in campo.
Quel campo che ha solcato (tra i professionisti) dal 1993, segnando a Foggia nel 1994 il suo primo gol, con quei colori che gli sono rimasti sempre addosso, sempre. Per tutti quei pomeriggi e quelle sere che l'hanno portato da Porta Metronia dentro gli stadi di tutta Italia, di tutta Europa e di tutto il mondo.
No, Francesco Totti non è simbolo di immortalità. Francesco Totti è un campione che incarna, letteralmente, la visione ancora romantica del calcio.
Perché quel calcio è passato attraverso lui e attraverso lui resiste. Quel calcio senza ancora tutta questa televisione, senza regole deliranti all'italiana fatte per allontare la gente, senza curve divise in due.
Un calcio che è gioia, genialità e passione per una città e per un maglia. Un calcio ancora popolare, che non sta composto seduto nel numero assegnato vestito con i gadget ufficiali.
Un calcio rumoroso, ancora ragazzo, a tratti infantile. Che non si spiega.
Tutto questo è Francesco Totti, orgoglio di una città e di un Paese intero, baluardo di un calcio che ci stanno portando via.
Auguri Francè!