Nella sua prima volta nel nuovo stadio sotto la pioggia e in semi notturna, L'Aquila conquista la quinta vittoria consecutiva battendo per 3-1 il Sansepolcro e restando a due punti dalla vetta occupata dall'Albalonga, prossima avversaria.
La squadra di Morgia dopo un primo tempo giocato costantemente nella metà campo avversaria creando qualche pericolo (sopratutto con Minincleri e le discese del giovane Pietrantonio) ma non trovando particolari acuti, è riuscita a passare in vantaggio solo nel secondo tempo con un calcio di rigore trasformato al 18' da Minincleri, contestato dagli avversari.
Il San Sepolcro si è ben difeso, facendo una buona prestazione, ma il possesso palla e la pressione dell'Aquila - con un gran La Vista, play che serviva anche l'anno scorso - erano tali che, come dire: spingi spingi, di riffa o di raffa, la palla sarebbe dovuta entrare.
Ci era andato davvero vicino, pochi minuti prima del penalty, Zane cogliendo clamorosamente il palo.
Poi, sull'1-0, con una L'Aquila sulle ali dell'entusiasmo che spingeva per chiudere la partita, il Sansepolcro ha commesso il suo primo errore difensivo ed è stato punito da Russo, oggi attaccante di rapina come nel caso del 3-1, firmato sempre da lui nel finale e scaturito da un altro errore difensivo.
Sul 2-0 infatti gli ospiti erano riusciti ad accorciare le distanze al 40' riaprendo la partita su calcio di rigore, concesso dall'arbitro dopo due scivolate in area dei difensori rossoblù.
Un terreno quello del Gran Sasso d'Italia, testato oggi anche sul bagnato: il manto erboso (con sistema di intaso di ultima generazione) ha dato ottimi risultati assorbendo bene l'acqua. Ma ovviamente la palla schizzava e per i giocatori era facile scivolare.
La cosa più bella però di questa quinta vittoria è stata la grande sintonia tra pubblico e squadra, l'ambiente creatosi.
Sembra stiano iniziando a trovare concretezza le parole di Mister Morgia che parla di lavorare per "un altro calcio", fatto di progetti a lungo termine, di squadre juniores vicine alla prima squadra (oggi tutte presenti sugli spalti), di relazioni col territorio, di calcio come significato umano e sociale, importante tanto più per una città iper precaria come questa. Impaurita, perché più cosciente, dai nuovi terremoti; che si sente ancora vulnerabile, senza certezze.
Con un nuovo stadio dove potersi incontrare e ricominciare e dove oggi si percepivano ancor di più le vibrazioni dal cuore della curva.
Espressione di una città che continua a pulsare.
sopra una foto della curva con il testo del nuovo coro lanciato oggi, "vola"
IL TABELLINO
L'AQUILA (3-4-3) Farroni; Pepe, Esposito (dal 21' s.t. Gagliardini), Sembroni; Diktevicius, La Vista, Zane, Pietrantonio; Minincleri (dal 32' s.t. Brenci), Russo, Valenti (dal 23' s.t. Bartoccini). (Rosano, Pupeschi, Arboleda, Sieno, Faal, Ganci). All. Morgia.
SANSEPOLCRO (4-3-1-2) Kikkri; Piccinelli, Cangi, Tersini, Giorni; Bianchini (dal 27' s.t. Mencagli), Mattia, Massai; Gorini; Bortolussi, Braccalenti (dall' 8' s.t. Velocci). (David, Silvestri, Giovacchini, Innocenti, Mortaro). All. Schenardi.
RETI: Minincleri al 18's.t. su rigore, Russo al 37's.t, Mortaro al 40' s.t., Russo 44 s.t.