Dopo tre pareggi consecutivi L'Aquila ritrova tre punti importantissimi conquistati contro la squadra migliore vista al "Gran Sasso d'Italia", la Nuorese, alla sua prima sconfitta in trasferta e che infatti sul prato del nuovo stadio aquilano non ha mollato mai, fino alla fine.
Una vittoria che consente alla squadra del Capoluogo di restare terza insieme all'Arzachena, a un punto dall'OstiaMare e tre dal Rieti, formazioni oggi tutte vincenti.
Il 2-0 è maturato alla fine del primo tempo grazie all'estro di Minincleri - che al 37' si è prima procurato e poi ha trasformato un calcio di rigore - e a una prodezza assoluta di capitan Giorgio La vista che, due minuti più tardi, da 35metri, ha messo all'angolino un tiro difficilissimo quanto fantastico. Qualcosa da altra categoria, come lui insomma.
Per il resto L'Aquila, partita con il 3-4-3 poi modificato subito in corsa con il 3-5-2 (abbassando Minincleri), ha ben gestito il 2-0, chiudendosi un po' - forse per la prima volta in casa -, andando vicino al 3-0 con Russo, ma rischiando in più occasioni il 2-1 che la Nuorese- oggi seguita da una ventina di encomiabili tifosi - avrebbe anche meritato grazie alle grande prestazione offerta dai suoi giocatori, su tutti capitan Cadau.
Al di là della vittoria e dei meriti, per i rossoblù è risultato nuovamente palese come la squadra lamenti l'assenza di una vera e propria punta. Oggi infatti, come già visto in passato, sono mancati gli inserimenti giusti e qualcuno capace di muoversi a dovere in area piccola, dove troppo spesso invece L'Aquila si perde. Se si vuole andare "via da questa categoria", come anche oggi il pubblico della Curva ha ricordato, c'è bisogno dunque di uno sforzo in più.
in tal senso, negli spogliatoi, Mister Morgia è uscito completamente allo scoperto parlando della necessità, per vincere il campionato, di "un inserimento per reparto" e del fatto che "bisogna fare in fretta", visto che "questa squadra ha dato tutto quello che poteva", ma il problema è che "è troppo corta" e "in una parte di campionato così importante bisogna avere giocatori, per ottenere gli obiettivi che tutti vogliamo raggiungere". Insomma servono rinforzi per "quantità e qualità", anche perché "le altre si sono già rinforzate".
Manca però su tutte "una punta centrale" visto che tutti quelli che ci sono, sono attaccanti esterni e "Bonvissuto non c'è mai stato".
Impossibile parlare più chiaramente di così.
Alla società del Presidente Corrado Chiodi e al Ds Alessandro Battisti, ora, il compito di fra presentare "qualcuno" possibilmente "già da lunedì" al Gran Sasso - Acconcia anche perché si rigioca già giovedì per il turno infrasettimanale di nuovo in Sardegna, a San Teodoro - senza Russo squalificato - e poi di nuovo a L'Aquila domenica.
Morgia, che oggi ha scelto Arboleda al posto di Dicktevius nell'undici titolare, ha voluto anche spiegare ai microfoni dei giornalisti il suo atteggimaneto di protesta che lo ha visto, nel secondo tempo, non uscire mai dalla panchina, "quando invece io partecipo sempre". "L'ho fatto - ha detto il mister rossoblù - in polemica con l'arbitro che mi ha minacciato di esser buttato fuori anche se respiravo, in una categoria in cui ci sarebbe bigno della massima collaborazione e invece c'è troppa impreparazione o forse strafottenza, non so".
Per il mister aquilano, quella contro la Nuorese, è stata una buona prestazione della squadra che "ha fatto la partita nel primo tempo e l'ha gestita nel secondo, come dobbiamo imparare a fare sempre".
IL TABELLINO
L'AQUILA CALCIO: Farroni, Pepe, Sembroni, Arboleda, Esposito, Pietrantonio, Minincleri (44′ st Diktevicius), La Vista (30′ st Brenci), Russo, Zane, Valenti (20′ st Bartoccini). A disp,.: Salvetti, Gagliardini, Pupeschi, Pezzella, Faal, Ganci. All. Massimo Morgia.
NUORESE: Frasca, Tupponi, Carta (27′ st Pusceddu), Scintu (33′ st Masocco), Goh, Peana, Cadau, Falasca, Gallo, Molino, Lizaso (10′ st Botti). A disp.: Pintus, Dessolis, De Simone, Scognamiglio. All. Marco Mariotti.