Se c'era una squadra che meritava di vincere, come si suol dire, era L'Aquila. Purtroppo però il vecchio adagio e la buona prestazione dei rossoblù, non sono bastati a conquistare i tre punti contro una buona Arzachena - non certo però una squadra venuta a giocarsela ad armi pari al Gran Sasso - ed evitare il meno cinque dalla vetta, ora occupata dal solo Monterosi, che oggi ha vinto facile insieme al Rieti (secondo ad un punto).
I Sardi hanno avuto il grosso merito di sfruttare al meglio una delle poche palle gol avute nel match, quella al 34', tra l'altro figlia di un calcio d'angolo regalato per un infortunio del portiere Salvetti, con il gigante 'cattivo' Piotr Branicki che poi salta clamorosamente da solo davanti la porta della Curva Sud (oggi stuzzicata sui gol).
L'Aquila, da par suo, ha spinto praticamente per 90minuti regalando al pubblico probabilmente la più bella partita dell'anno, ma sciupando molto negli ultimi 15 metri con Nohman (palla clamorosamente mandata alta al 15' st), Minincleri (sulla sua testa il possbile vantaggio al 23' del st di poco alto) e Russo (spina del finaco per tutta la partita) e riuscendo a concretizzare solo al 22' del secondo tempo con Nohman, in mischia, quando la pressione dei rossoblù era al livello massimo.
All'appello manca anche un rigore al 30' del secondo tempo su Minincleri, apparso netto.
Morgia, ad inizio gara, vara il 3-5-2 con dietro Pepe, Gagliardini e Sembroni a posto di Mallus (che all'ultimo non ce la fa) e il ritorno di Zane a centrocampo, poi sostituito ottimamente da Steri. Esterni Arboreta (oggi la sua migliore prestazione) e Pietrantonio, con La Vista play (buona come al solito la prova del capitano con un numero di palloni giocati incredibili).
Con l'intenzione di recuperare lo svantaggio l'allenatore rossoblù nel secondo tempo passerà al 4-3-3 immettendo Ranelli al posto di Gagliardini.
Negli ultimi cinque minuti in campo entra anche Valenti che si mangia letteralmente il campo e sembra avere le carte giuste per scardinare la difesa avversaria. Il (poco) tempo riservatogli non gli sarà nemico.
Insomma con l'Arzachena è arrivato solo un punto, quando era noto il fatto che all'Aquila servisse la vittoria per non perdere ulteriormente contatto dalla vetta (oggi pesa tutto il KO di Monterosi). Ma la squadra vista giocare oggi sembra poter battersi ancora per il primato, fino alla fine.
IL TABELLINO
L'Aquila: Salvetti; Pepe, Gagliardini (7'st Ranelli) Sembroni; Arboleda, Minincleri, (40'st Valenti) La Vista, Zane (11'st Steri), Pietrantonio; Nohman, Russo. All. Morgia
Arzachena: Ruzittu; D'Alterio, Brack, Bonacquisti, Mithra; Nuvoli, Aiana (24'st Capezzuto), N. Sanna (27'st Oggiano); Verachi (44'st A. Allora); A. Sanna, Branicki. All. Giorico