Giovedì, 24 Agosto 2017 16:15

L'Aquila Rugby Club e Polisportiva sempre più ai ferri corti

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Noi la mano l’abbiamo tesa, è stata L’Aquila Rugby Club a dirci di no.

E’ questo il senso della nota firmata dal presidente della Polisportiva L’Aquila Rugby, Vincenzo De Masi, in seguito all'appello lanciato dal presidente della società militante nel campionato italiano di serie A al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi per salvare le sorti del sodalizio neroverde.

Scrive De Masi che non solo L’Aquila Rugby Club ha risposto di no alla proposta, avanzata dalla Polisportiva, di creare un’unica franchigia territoriale per porre fine alla frammentazione del rugby aquilano, "ricondurlo sotto un'unica bandiera" e riportarlo “ai livelli tecnici, di sostenibilità e di dignità che gli competono”.

Secondo De Masi, la società di Mauro Zaffiri avrebbe anche contattato singolarmanete alcuni atleti tesserati con la Polisportiva (che, sempre a detta di De Masi, in questi anni non si è mai rifiutata di dare in prestito alla Rugby Club propri giocatori) “in completa discordanza con i regolamenti federali che disciplinano i rapporti tra le società affiliate”.

Di seguito la nota completa della Polisportiva

A seguito delle ultime notizie di stampa pubblicate in questi giorni inerenti le difficoltà in cui versa la società L’Aquila Rugby Club, iscritta al campionato nazionale di serie A, la Polisportiva L’Aquila Rugby precisa quanto segue.

La polisportiva L’Aquila Rugby che a Settembre 2017 festeggia 70 anni di attività continuativa, nella stagione 2006-2007 ha ceduto il titolo sportivo del super 10 (oggi Eccellenza) all’allora L’Aquila 1936, titolo poi rilevato dall’Aquila Rugby Club, continuando sempre l’attività con i ragazzi del settori giovanile (attualmente giocano le Under dalla 6 alla 18, una squadra Seniores in serie C ed una squadra di Rugby Touch femminile).

La Polisportiva l’Aquila Rugby non ha mai abbandonato l’idea di ricondurre il variegato mondo del rugby aquilano sotto un'unica bandiera.

A seguito dei diversi appelli all’unità da parte delle precedenti amministrazioni comunali e di numerosi appassionati del nostro Sport ma ancor di più per riportare il rugby aquilano ai livelli tecnici, di sostenibilità e di dignità che gli competono, la Polisportiva l’Aquila Rugby in diverse occasioni (tutte documentate) nelle passate stagioni ha espresso la propria disponibilità a cercare percorsi condivisi con le altre società del territorio ed in particolare con l’Aquila Rugby Club dalla quale peraltro vanta rilevanti crediti.

A scanso di equivoci e per dovere di verità, specifichiamo che, pur in assenza di qualsivoglia accordo formale e nonostante il continuo disattendersi degli impegni presi da parte della Rugby Club, la Polisportiva ha continuato a supportare la Rugby Club, nelle stagioni sportive passate, attraverso:

- la messa a disposizione dei propri giovani di maggior talento (non ultimo Filippo di Marco che ha disputato i campionati mondiali Under 20);
- l’espletamento delle formalità relative alle obbligatorietà de L’Aquila Rugby club con la propria Under 18 per la stagione 2016/2017;
- la messa a disposizione degli impianti sportivi di Centi Colella che, ci teniamo a specificare, la Polisportiva ha costruito negli anni a proprie spese (ad eccezione di un contributo F.I.R.) e che, sempre a proprie spese, continua a gestire, mantenere e sviluppare e che è, e resta, di proprietà comunale.

In considerazione delle note difficoltà della Rugby Club e non avendo abbandonato l’obiettivo di ricondurre ad unità il Rugby aquilano (percorso iniziato con la 1936 e mai interrotto), nel luglio 2017 la Polisportiva si è fatta nuovamente promotrice di una proposta progettuale atta a costituire una “franchigia territoriale” nei termini e modi da questa stagione stabiliti dalla FIR, che avrebbe di fatto consentito di superare i problemi attualmente sotto gli occhi di tutti o, quantomeno, di limitarli e di aprire nuove prospettive.

La “franchigia” avrebbe consentito la formazione di una filiera condivisa di formazione di alto livello dei giocatori, a partire dalle giovanili Under 16 e Under 18 (le Under 16 e Under 18 della Polisportiva L’Aquila Rugby partecipano attualmente ai campionati nazionali Elite) per consentire ai talenti emergenti di giocare ad alto livello nella prima squadra cittadina (L’Aquila Rugby Club) e, a tutti i ragazzi, di poter continuare a giocare ciascuno al proprio livello o secondo i propri desideri nelle altre squadre del territorio.

A questa prospettiva la Rugby Club ha risposto, ancora una volta, negativamente.

Successivamente, come riportato peraltro sulla stampa recente, abbiamo appreso che nostri tesserati sono stati contattati singolarmente da esponenti della Rugby Club in completa discordanza con i regolamenti federali che disciplinano i rapporti tra le società affiliate.

Questa evidente caduta di stile è stata corretta, dopo una nostra chiarificazione, il 19 agosto con una lettera ufficiale dell’Aquila Rugby Club con la quale ci si chiedeva il prestito temporaneo di ben 14 atleti che non sono neanche tutti quelli contattati singolarmente.

Questo nostro progetto e la nostra disponibilità, non condivisi solo dall’Aquila Rugby Club ma apprezzati da altre società del territorio, sono stati comunicati ed ufficializzati anche all’attuale amministrazione in considerazione e nel rispetto dell’impegno che il sindaco Pierluigi Biondi sta profondendo nell’aiutare il rugby aquilano.

Per quanto ci riguarda restiamo convinti che, per il bene del rugby aquilano, dei suoi sostenitori e della città tutta, un progetto unitario come quello sopra esposto sia di altissimo valore tecnico e sociale oltre che la strada più naturale e di buon senso per mantenere il rugby aquilano ad alto livello dando l’opportunità ai sempre validissimi ragazzi aquilani di praticarlo serenamente nelle squadre della propria città.

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