Mercoledì, 07 Agosto 2019 19:27

L'Aquila 1927, è il momento che la città si mobiliti per sostenere la squadra: è partita la campagna abbonamenti per la prossima stagione

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E’ tempo di mettere da parte le polemiche e remare tutti nella stessa direzione; è tempo di sostenere concretamente la squadra di calcio della città, L’Aquila 1927, di dare forza ad un progetto romantico, davvero popolare, che parla di autogestione dei tifosi, di un collettivo che si è assunto l’onere di difendere un bene comune.

Nel pomeriggio, tre dei quattro soci del sodalizio rossoblu – il presidente Paolo Fioravanti, Marco Mancini e Simonetta De Sanctis Stinziani – hanno lanciato in conferenza stampa la campagna abbonamenti per la prossima stagione.

“L’Aquila siamo noi”, il messaggio.

Prezzi di fatto invariati rispetto al campionato di Prima categoria: l’abbonamento in curva costerà 50 euro, in tribuna 80 euro; ci sarà la possibilità di sottoscrivere, contestualmente, l’adesione al trust: 60 e 90 euro per abbonarsi e divenire soci ordinari del Supporters Trust 'L'Aquila me', 100 e 130 euro per divenire soci sostenitore che avranno diritto ad un prodotto ufficiale della società. Per coloro che volessero sostenere la squadra in modo più incisivo c’è l’abbonamento premium da 250 euro. I minori entreranno al prezzo simbolico di 1 euro. Il costo dei biglietti singoli per le partite interne sarà di 5 euro per un posto in curva e 8 euro per un seggiolino in tribuna.

Intanto, è stata avviata la raccolta di piccole sponsorizzazioni tra gli esercizi commerciali della città che sta ottenendo un ottimo riscontro: l’obiettivo è di arrivare almeno a 50mila euro.

Evidentemente, l’invito è di abbonarsi e di sostenere lo sforzo dei tifosi.

Detto questo, la conferenza stampa ha rappresentato anche un momento utile per fare chiarezza sugli ultimi accadimenti.

Come noto, i soci - in rappresentanza del Supporters' Trust e dei gruppi organizzati che hanno aderito al progetto - hanno rilevato l’associazione sportiva dilettantistica dall’avvocato Marco De Paulis che, ha sottolineato il presidente Fioravanti, “ci ha lasciato qualche problemino da risolvere: ci siamo assunti l’onere di ripianare i debiti della precedente gestione, verso i giocatori e verso il Comune dell’Aquila. Poi penseremo alle pendenze con lo staff”. Per ciò che attiene i rapporti con l’amministrazione, “al momento sono nulli” ha aggiunto Fioravanti; “non abbiamo avuto alcun incontro, ci auguriamo possano darci una mano come hanno fatto in passato con altre proprietà”.

Nei giorni scorsi, è altrettanto noto, era stata intavolata una trattativa con un gruppo di imprenditori, in particolare con Eliseo Iannini, Mauro Scopano e Domenico Cimini, che avrebbero dovuto fare da sponsor per la prossima stagione; “al momento di mettere nero su bianco, però, ci è stato imposto un organigramma che, di fatto, metteva in minoranza la proprietà, escludendola da qualsiasi forma di controllo”. E' per questo motivo che la trattativa è saltata.

Ad entrare nel merito è stato Marco Marcini: “ci è stato prospettato un consiglio direttivo formato dal presidente Fioravanti, da Cimini e da Scopano, e un comitato tecnico con Iannini, Ianni e Rossi. Ora, qui ci sono 4 persone fisiche che hanno rilevato il club, assumendone anche la responsabilità patrimoniale. Per sua natura, uno sponsor dovrebbe essere esterno alla società: certo, se parliamo di sponsor importanti è chiaro che ci possa essere un confronto, che si condividano le scelte ma non si può pensare di imporre un'organizzazione societaria che, di fatto, esclude la proprietà. Lo abbiamo detto e ribadito: innanzi ad una proposta concreta, con un progetto serio di crescita e sviluppo per L’Aquila 1927, noi saremmo disposti a prenderla in considerazione senza alcuna preclusione ma una proposta di acquisizione del club non è mai arrivata”.

Come a dire che il gruppo di imprenditori avrebbe voluto decidere sulle sorti del club senza assumere l’onere di risponderne in prima persona. Almeno, sul tavolo c’era l’ipotesi di una futura, eventuale, acquisizione ma nulla di più. 

Dunque, la proposta è stata rifiutata: “Abbiamo cercato una mediazione, ma non siamo riusciti ad addivenire ad un accordo. Tuttavia, non ci sono stati screzi né litigi” ha tenuto a chiarire Fioravanti. Tanto è vero che Scopano, titolare di Aterno Gas & Power, ha confermato il suo sostegno come main sponsor: “ci ha assicurato che rispetterà il contratto sottoscritto”.

E’ evidente come il budget per la prossima stagione si sia ridotto: “come proprietà, rispetto al piano finanziario che avevamo discusso con i possibili sponsor ci eravamo impegnati a raccogliere circa 50mila euro in sponsorizzazioni, oltre agli introiti da abbonamenti, biglietti e così via. L’impegno resta, ovviamente. Sta di fatto che la borsa si è stretta e, dunque, siamo stati costretti a tagliare parte dei rimborsi garantiti alla squadra”.

Fuori Rossi che, in realtà, non aveva mai avuto ruoli formali in società, e fuori, soprattutto, Ianni - “era troppo legato al gruppo di imprenditori, è stata una decisione dolorosa ma assunta dalla società” – si ripartirà da due punti fermi: Paolo Ianni e mister Roberto Cappellacci che ha confermato il suo impegno per la prossima stagione pur se con un taglio al rimborso che era stato pattuito. “Resteranno anche capitan Di Francia – è stato assicurato – aquilano doc che ha sposato in pieno il progetto, e Maisto. Abbiamo avuto contatti con quasi tutti i componenti della rosa, possiamo già dirvi che l’ossatura della squadra resterà quella della passata stagione. Catalli si è accasato altrove, ma stiamo lavorando per sostituirlo con un elemento di altrettanta qualità. Zanon, invece, è favorevole a rimanere alle nostre condizioni, con una riduzione dell’ingaggio: non credo ci saranno problemi, ma ci sono ancora questioni da definire”.

Il problema è rappresentato dagli under: “dovremo trovare i profili giusti, abbiamo già dei nomi validi sul taccuino. L’importante, però, è che la squadra stia accettando il nuovo progetto, hanno accolto la sfida con entusiasmo. Credo che faremo un buon lavoro”.

L’obiettivo dichiarato è essere tra i protagonisti del prossimo campionato: “non faremo spese folli, non ci vogliamo indebitare. La società pagherà fino all’ultimo euro i calciatori e i collaboratori: siamo prima tifosi e poi proprietari. L’ossatura c’è, il budget per affrontare la stagione anche: oltre non andremo, a meno di trovare lungo la strada uno sponsor che ci permetta di fare ulteriori investimenti”.

Sulla juniores, invece, il discorso resta aperto: “fino all’anno passato, il settore giovanile era affidato, di fatto, alla soccer school di Rossi; i discorsi sono già stati avviati e crediamo che per questa stagione si andrà avanti così. Non nascondiamo, però, l’intenzione, prima o poi, di riportare il settore giovanile dentro la società”.

Questa la posizione dei soci.

Nel corso della conferenza stampa, però, è emersa anche versione degli imprenditori Iannini, Cimini e Scopano, per bocca del giornalista Adriano Cantalini che, ha spiegato lui stesso, ha curato da consulente per il gruppo la predisposizione del budget per la prossima stagione e dell’organigramma societario; una versione dei fatti che, a margine, è stata messa nera su bianco in un comunicato stampa. Ve lo riportiamo integralmente per dovere di cronaca, ribadendo, tuttavia, che questo non è il momento di alimentare polemiche ma di provare a fare tutti il bene del calcio a L’Aquila.

 

Eccolo:

In considerazione di quanto scritto e pubblicato sui social, riteniamo opportuno e necessario rappresentare puntualmente i fatti realmente accaduti, per doveroso rispetto alla cittadinanza aquilana, lasciando ad altri commenti e giudizi.

Tutto inizia il 16 luglio, a Paganica, con il pranzo fra l’avv. De Paulis e Iannini nel corso del quale il presidente avanza richieste astronomiche per cedere la società ottenendo risposta negativa da Iannini che chiedeva la cessione gratuita di una squadra di 1° categoria. Nei giorni successivi il Trust raggiunge un accordo con De Paulis, stilando un contratto che prevede il pagamento di spese per lo stadio, due mensilità giocatori, l’assegno all’allenatore, il problema delle garanzie a Zanon e IVA non pagata.

Ianni, Rossi, Cimini e Scopano incontrano il Trust, stabiliscono forme di collaborazioni con l’impegno del nuovo gruppo imprenditoriale di prendere la società il prossimo anno, costituendo una Srl, in cui ci sarebbe stata una quota anche del Trust.

Nel contempo, il nostro gruppo imprenditoriale ha predisposto un Budget per il 2019, sottoposto al Trust lunedì scorso: nel corso dell’incontro fra quattro rappresentanti del Trust, Cimini, Iannini (per la prima volta) Ianni e Rossi è stato presentato un organigramma, con i nominativi, che si sarebbe dovuto ratificare nell’incontro di oggi poi saltato per i noti accadimenti.

Nell’organigramma nei posti di controllo e verifica ci sarebbe stato il presidente Fioravanti, negli altri, operativi, economico-finanziario e tecnico, il nostro gruppo imprenditoriale con Ianni e Rossi. Un organigramma con un programma triennale, che contemplava anche la gestione dello stadio Gran Sasso, con interventi per la realizzazione di una foresteria e la sistemazione del campo antistadio con una convenzione per ottenere il Mancini, tutti a carico del nostro gruppo imprenditoriale; un programma che da tre Iannini sta proponendo all’Amministrazione comunale, con un progetto già pronto.

Nessuno ha affrontato il discorso economico, non si è assolutamente parlato di una riduzione dell’intervento finanziario del nostro gruppo imprenditoriale anche perché stabilito con precisione nel Budget 2019 e nessuno degli intervenuti del Trust ha contestato l’organigramma. Pertanto, risultano del tutto non veritiere le dichiarazioni rilasciate circa “contribuzioni personali ridottesi da quelle menzionate in una prima fase di trattativa a circa un quarto del costo stagionale previsto” e ”l’orgoglio di non sottostare alle decisioni altrui per cifre ritenute modeste dal direttivo dei tifosi proprietari”.

A maggior chiarimento, precisiamo che Iannini si sarebbe accollato personalmente, extra budget, sia l’ingaggio di Zanon che di un forte centrocampista, di una punta e di 2 giocatori della Berretti del Teramo che, a titolo di amicizia, avrebbe richiesto ad Andrea Iaconi, con il quale intrattiene ottimi rapporti; si era impegnato inoltre ad una telefonata esplorativa fatta ad Aureli con il Monza, per vedere se avevano fuoriquota da prestarci.

Nella mattinata di martedì scorso, il presidente Fioravanti ha chiamato Iannini per comunicargli che dopo la riunione con il Trust della sera prima, quanto proposto non era di loro gradimento, creando di fatto uno strappo insanabile con il nostro gruppo imprenditoriale, di cui hanno fatto le spese anche Ianni Maurizio, esonerato dopo aver dato sempre tutto se stesso per la causa, e Fabrizio Rossi, di cui facilmente tutti si sono dimenticati quello che ha fatto per L’Aquila calcio, non ultimo la mediazione con Fedeli, entrambi perché legati a Iannini.

Quindi non veritiere sono le dichiarazioni rilasciate che “nel corso dell’incontro di lunedì pomeriggio sono emerse posizioni inconciliabili fra le parti, soprattutto per quanto riguarda il lato economico. E’ emerso chiaramente che sarebbe stato impossibile trovare un punto d’incontro”. Il nostro gruppo imprenditoriale comunque augura il massimo possibile per il raggiungimento degli obiettivi del Trust. 

Ultima modifica il Mercoledì, 07 Agosto 2019 21:29

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