Reduce dalla fallimentare esperienza dell'Unione, la Polisportiva L'Aquila Rugby riparte dalla serie C1 e da un settore giovanile che ha nell'Under 16 e nell'Under 18 i suoi punti di forza.
A illustrare i nuovi piani della società, fondata nel 1948, sono stati in conferenza stampa il presidente Paolo Mariani, il presidente del museo Vecchio Cuore Neroverde Luigi Cerroni, gli allenatori dell'Under 16 e della serie C Roberto D'Antonio e Luigi Milani e il nuovo responsabile del settore giovanile Ugo Andreassi.
Mariani ha ribadito quanto detto a caldo il giorno dopo la decisione dell'Unione di rinunciare alla serie A: "C'è grande dispiacere e grande amarezza per quello che è successo ma dobbiamo guardare avanti. Sarebbe stato inutile, del resto, spendere 200mila euro per fare la serie A e ritrovarsi, tra un anno, nella stessa situazione. Ripartiamo dalla C1 e dal nostro settore giovanile. Con i giocatori che abbiamo ci sono tutte le premesse per avviare un progetto serio e tornare in tre, quattro anni, in serie A. L'obiettivo è vincere subito la serie C”.
L'allenatore della prima squadra, Luigi Milani, frena però i facili entusiasmi: "Vediamo, dobbiamo pensare domenica per domenica. Quello di serie C è un campionato complicato, in più noi, per tutte le vicissitudini che ci sono state, abbiamo iniziato ad allenarci in ritardo e esordiremo domenica (in casa contro Rieti, ndc) non avendo avuto praticamente la possibilità di disputare amichevoli. Possiamo contare però su una squadra di una trentina di elementi, tra seniores e giovani. Sicuramente L'Aquila merita di stare in ben altre categorie, ci impegneremo al massimo per riportarla in alto. Non mi sono piaciute, però, alcune dichiarazioni che ho letto nei giorni scorsi sui giornali a proposito di un rugby "pane e frittata". L'anno scorso tutti quanti, dallo staff ai dirigenti ai giocatori, hanno lavorato con impegno e professionalità e proprio in virtù del lavoro fatto siamo riusciti a raggiungere una salvezza diretta, per niente scontata".
Per quanto riguarda il settore giovanile, per la fascia che va dai 6 ai 14 anni, il nuovo responsabile sarà, come detto, Ugo Andreassi, che riparitrà con un progetto triennale che coinvolgerà molto, per il reclutamento, anche le scuole.
Particolare attenzione sarà data all'Under 16 e all'Under 18. Quest'ultima ha già disputato due partite nel campionato nazionale élite (vincendole entrambe), anche se, spiega Mariani, "forse dovremmo ampliare la rosa, che al momento può contare su 25 giocatori".
Il budget che la società ha programmato per la prossima stagione, per tutte le attività e le categorie, dal minirugby alla prima squadra, è di circa 140mila euro. L'obiettivo è di coprire questo fabbisogno con le quote del settore giovanile, gli sponsor e una sottoscrizione popolare, che è già partita.