Martedì, 20 Ottobre 2020 01:35

Sport, ecco chi può ancora giocare dopo il Dpcm. Rebus campionati

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Il nuovo Dpcm varato domenica dal governo ha imposto una stretta parziale sugli sport di contatto praticati a livello dilettantistico. Un mini giro di vite che si aggiunge a quello già in vigore dal 13 ottobre, riguardante, però, gli sport amatoriali.

Nella categoria sport di contatto, in Italia, rientrano oltre 120 discipline.

Molte società, dopo aver letto il testo, stanno cercando di capire, confrontandosi con le rispettive federazioni, se e come potranno continuare la propria attività. Almeno quelle che, dallo scorso lockdown, hanno potuto ricominciare. Perché c’è anche chi – per esempio le asd che erano solite usare le palestre delle scuole – deve fare i conti con le nuove disposizioni mentre era ancora in attesa di ricevere dagli enti locali e dagli istituti scolastici i permessi per poter tornare in possesso dei vecchi spazi.

Sulla carta, il provvedimento approvato dall’esecutivo non stabilisce un blocco generalizzato. Restano consentiti, infatti, per tutti, gli allenamenti, anche se “solo in forma individuale”. Inoltre, come ha ribadito anche il ministro dello Sport Spadafora, potranno proseguire anche la maggior parte dei campionati seniores, purché “riconosciuti di interesse nazionale o regionale”.

Il punto è che il Dpcm non specifica esattamente quanti e quali siano questi campionati. Inoltre, le Regioni potrebbero decidere diversamente con proprie ordinanze, come per esempio è successo in Lombardia, dove già prima di domenica erano stati sospesi tornei che invece secondo il Dpcm sarebbero salvi.

Laddove le competizioni dovessero fermarsi – e questo vale anche per tutte le giovanili – potranno continuare gli allenamenti ma solo in forma individuale. Ma le società si chiedono quanto senso avrebbe continuare a queste condizioni. Non è facile programmare attività, fare scelte e investimenti sapendo di poter essere costretti a interrompere tutto al primo caso di contagio tra i propri tesserati e avendo davanti lo spettro di un nuovo lockdown. Chi va avanti lo fa vivendo alla giornata.

Chi non si fermerà, per esempio, è il rugby.

La Fir regionale ha confermato allenamenti con contatto e competizioni a tutti i livelli, fino all’Under 16 compresa (dall’Under 14 in giù invece allenamenti solo in forma individuale). “In questo momento il campionato è l’ultimo dei nostri pensieri” afferma Marco Molina, presidente della Rugby Experience “La priorità è riuscire a far allenare i ragazzi”. “Forse era meglio fermarsi” dice il presidente del Paganca Rugby Antonio Rotellini “E lo dico non perché non vogliamo giocare ma perché farlo in questo contesto toglie allo sport gioia, vivacità, voglia di condivisione”. “La salute dei ragazzi viene prima di tutto” dice Paolo Mariani, presidente della Polisportiva L’Aquila Rugby. “Se potremo giocare bene, altrimenti ci fermiamo”.

Anche il calcio sembrerebbe essere salvo, perché, oltre al professionismo (A e B), potrà continuare tutto il calcio dilettantistico fino alla Seconda Categoria, anche se la Lega nazionale dilettanti sta ancora valutando se fermarsi alla Prima. E’ prevista invece la sospensione delle partite delle scuole calcio e dell’attività di base, che potrà essere svolta solo con allenamenti con distanziamento e senza fasi agonistiche.

Si naviga a vista, invece, nella pallacanestro. Il Nuovo Basket Aquilano avrebbe dovuto disputare, il 15 novembre, la prima partita del campionato di C Gold, che, oltre l’Abruzzo, coinvolge anche Umbria e Marche. Stando al Dpcm e anche alle precisazioni fatte dal ministro dello Sport Spadafora, la competizione non dovrebbe essere tra quelle a rischio sospensione ma in Lombardia lo stesso campionato è stato bloccato. In queste ore sono in corso riunioni a distanza tra la federazione nazionale e i comitati regionali per decidere come procedere.

Anche le società di pallavolo attendono direttive federali. “Per ora restano confermati sia gli allenamenti che il campionato” dice Donato Spagnoli, allenatore della prima squadra femminile del Cus L’Aquila, impegnata nel campionato interregionale di serie C “Ma aspettiamo indicazioni più precise”.

In questo quadro resta ancora sospesa l’assegnazione delle palestre comunali.

Il Comune, d’intesa con le scuole e le società, sta lavorando a un protocollo di sicurezza per sciogliere il nodo attorno al quale ruota tutto quanto, quello delle sanificazioni. Posto che le scuole non hanno né i soldi né il personale per occuparsi anche di questo, l’amministrazione starebbe pensando di farle fare alle società, per poi intervenire con qualche forma di rimborso. Tuttavia, anche così sarebbe un onere che non tutte le società potrebbero permettersi di sostenere. Senza contare che molte di esse, con il lockdown dei campionati, potrebbero anche decidere di non fare domanda.

Breve schema riassuntivo

Calcio

Serie D – Va avanti la Serie D di calcio che è un torneo nazionale

Eccellenza, Promozione, Prima e Seconda categoria – Il nuovo Dpcm non ferma questi campionati, ma le Regioni con proprie ordinanze potranno imporre una ulteriore stretta. Per ora, è il caso della Lombardia, che ha fermato tutti i campionati dall’Eccellenza in giù.

Calcio femminile – I:dem tutti i campionati nazionali vanno avanti, per quelli regionali dipende da territorio a territorio.

Terza Categoria – Stop ai campionati

Giovanili – Anche in questo caso le Regioni possono imporre restrizioni più ampie. In base al Dpcm vanno avanti Under 19, Under 17, Under 16, Under 15 e Under 14 regionali, mentre si fermano tutti i campionati provinciali e l’attività di base (categorie Esordienti, Pulcini, Primi Calci e Piccoli Amici).

Calcio a 5

Il livello provinciale parte dalla Serie D: gli altri campionati possono proseguire. I campionati A e A2 sia maschile che femminile, così come la B maschile, sono certi di proseguire. Per la C, invece, le Regioni potrebbero sospendere le competizioni, come ha fatto per ora la Lombardia.

Basket

Per la pallacanestro vale lo stesso discorso: non solo la Serie A, ma tutti i campionati nazionali vanno avanti. Solo le competizioni provinciali, che nel basket sono poche, si fermano. Tutti i tornei regionali potrebbero essere bloccati da ordinanze dei governatori.

Volley

Oltre alla Serie A e A2, per ora prosegue anche tutta la Serie B e sono salve anche la C e la D (ancora a carattere regionale). Si fermano invece la Prima, la Seconda e la Terza Divisione, così come tutti i campionati giovanili a livello provinciale.

Ultima modifica il Martedì, 20 Ottobre 2020 13:19

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