Sessanta eventi, centinaia di associazioni e società dilettantistiche del territorio hanno animato il percorso che ha visto L’Aquila Città Europea dello Sport 2022, riuscendo a coinvolgere 52mila persone tra atleti, spettatori, partecipanti, ed è proprio in conclusione della rassegna di eventi che si è tenuto un convegno dal tema "Il contributo dello sport all'inclusività e allo sviluppo sostenibile", con la partecipazione di Andrea Lucchetta, ex campione di pallavolo.
Un convegno che prova a fare anche un bilancio del percorso svolto, a tirare le fila infatti è Francesco Bizzarri, presidente del Comitato organizzativo: “si tratta di un’eredità importante, che guarda non solo al lato prettamente agonistico ma anche e soprattutto allo sport di base come evidenziato dal campione di pallavolo Andrea Lucchetta, adesso l’obiettivo è quello di coltivare il lascito territoriale di L'Aquila Città Europea dello Sport”
Un futuro all’insegna dello sport, è questo l’auspicio del convegno di chiusura: “il 2023 per tutti noi è un anno di ripartenza e dobbiamo mettere lo sport al centro di quel percorso, abbiamo anche un ministro dello Sport che sicuramente rimetterà al centro della scuola lo sport, che deve ritornare ad essere quella proposta nel quale il bambino in un ambiente prettamente scolastico fatto a forma di bambino ha la possibilità di metterlo in forma e di formare anche i propri sogni.” Afferma Andrea Lucchetto, ex campione di pallavolo.
Per Lucchetto “questa è stata una grandissima opportunità per dimostrare quanto sia importante essere socialmente pronti ad aiutarsi nel territorio: infatti ora tutte le associazioni e coloro che hanno voluto mettere al centro finalmente uno sport devono continuare. Quando siamo arrivati qui con la Federazione Italiana Pallavolo abbiamo fatto giocare più di 1200 bimbi e alla fine la presenza, non solo dei genitori, ha dato la possibilità di essere contestualizzati in quel percorso dove dall’esigenza di potersi divertire e stare insieme, poi, con passione, si possono emulare i gesti di quei campioni che hanno visto all'interno della propria città frammentati in tante manifestazioni. Quindi ora il testimone va passato ovviamente a tutte le associazioni e le Federazioni che devono continuare in maniera tale da avere una buona base per non ripartire ma consolidare”
Lo sport come strumento di educazione a principi e valori solidali, questo è il tema al centro del convegno di chiusura: “partendo dallo sport di base si trasmettono quelli che sono i principi fondamentali dello sport e quindi un'attività di informazione e di comunicazione che aiutino non soltanto a formare dei campioni ma soprattutto a formare una buona cittadinanza attiva e che pratichi questa attività al fine diciamo di poter valorizzare alcuni principi fondamentali, come l’inclusione sociale, la solidarietà, il rispetto dell'altro e questo insieme a tanti altri credo che costituirà una volano importantissimo anche per una città come L'Aquila che si è dimostrata veramente all'altezza di essere la città europea dello Sport di poter mettere in campo iniziative importanti a beneficio di tutta la comunità.” Afferma Flavio Siniscalchi, Capo Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio.
Per Siniscalchi “è assolutamente indispensabile il dialogo continuo e costante che stiamo cercando di rafforzare col Ministero dell'Istruzione perché proprio attraverso una formazione didattica all'interno delle scuole e quindi facendo crescere i ragazzi sin da giovani agli ideali dello sport pensiamo che si possa veramente non soltanto ridurre l’alta percentuale di sedentarietà ma soprattutto acquisire la consapevolezza rispetto a questi principi a cui facevano riferimento”