In un gremito stadio Tommaso Fattori, come non si vedeva da tempo, la Rugby L'Aquila vince e convince contro il Frascati rugby, e con i cinque punti conquistati sale al quinto posto, a 40 punti, scavalcando la stessa compagine laziale, nella 14esima giornata del campionato di serie B, girone 4.
Una bella giornata di sport, nella casa del rugby aquilano, con la partita dei senior preceduta da quella del campionato under 19 Élite, tra la Rugby Experience L’Aquila e Rugby Colorno. La società neroverde, di cui è presidente Mauro Scopano, amministratore dell'Aterno gas & power, ha deciso di consentire l'ingresso libero per tutti, e novità è stata rappresentata anche dall'esordio del tabellone, che ha reso per gli spettatori la fruizione del match ancora più puntuale e godibile.
Nel giorno in cui intanto L'Aquila 1927, battendo il Capistrello ha vinto, con tre giornate di anticipo, il campionato di eccellenza di calcio, queste le parole del presidente Scopano:
"Una grande giornata per lo sport della nostra città: da presidente della Rugby L'Aquila voglio formulare i miei più sentiti complimenti ai ragazzi dell'Aquila calcio, per la meritatissima promozione. Lo dico anche da quarantennale tifoso rossoblù".
Il quindici guidato dall'head coach Massimo Di Marco parte subito all’attacco, ed è subito meta con Jacopo Alfonsetti, dopo essere stato buttato giù nell’azione precedente a pochi centimetri dalla linea. Meta non trasformata da Petrolati, ma la partita inizia nel migliore nei modi, con neroverdi sospinti dal tifo indiavolato dello stadio gremito. Punteggio che può diventare ancora più rotondo, peccato che un calcio piazzato di Petrolati va ramengo, perché l’ovale cade dal “t” al momento del calcio. Questione di pochi minuti: splendida meta con azione fulminea e corale sulla fascia sinistra che buca la difesa giallorossa in forte affanno, con Di Marco che va a schiacciare l’ovale oltre la fatidica linea. Petrolati non trasforma. Siamo sul 10 a 0. E la Rugby L’Aquila dilaga, mettendo a segno la terza meta, con Suarez, anche questa non trasformata da Petrolati.
Scatto d’orgoglio del Frascati, alla loro prima occasione nei 22 metri aquilani, approfittando delle maglie troppo larghe del pacchetto difensivo. Siamo sul 15 a 5. Neroverdi rimettono subito le cose in chiaro, grazie al dominio assoluto della mischia aquilana che trascina la corrispettiva rossonera in prossimità della meta, Suarez trova il varco, e schiaccia ancora oltre la linea. Anche questa meta non viene trasformata da Petrolati, ma siamo sul 20 a 5 e con il punto premio in classifica conquistato, in virtù delle quattro mete, oltre agli eventuali 4 punti in caso di vittoria. Splendida e prepotente corsa di Sebastiani che fa cadere gli avversari come birilli, per poi capitolare. La quinta meta sfuma di soffio, ma è un bel vedere.
Trascorrono pochi minuti e fare la differenza ancora una volta è il drive aquilano che macina metri, spingendo indietro i rossoneri, l’ovale arriva a D’Antonio che cambia con maestria versante di gioco e libera Tasca, che senza ostacoli va a segnare. E anche questa meta non viene trasformata da Petrolati. Rossoneri riescono ad accorciare le distanze, e anche loro non trasformano. Sul 25 a 10 si chiude la prima parte della gara.
Il secondo tempo comincia ancora una volta con i neroverdi all’attacco, sospinti dall’incitamento del pubblico: bella uscita di Suaruez e Petrolati va a meta, imprendibile lungo la linea laterale. Alfonsetti non trasforma. Pronta la risposta dei rossoneri che vanno in meta con una bella azione sulla fascia favorita però dalla prateria lasciata loro dai neroverdi. Meta questa volta trasformata, la prima della gara. Ma ancora una volta scatta la spietata legge della oggi irresistibile mischia aquilana, che favorisce, dopo l’ennesima percussione, una meta tecnica, che vale il 37 a 17. Ribaltamento di fronte, un bel calcetto a seguire del Frascati consente una meta in mezzo ai pali. con punteggio sul 37 a 24.
Ad incorniciare la bella vittoria, una grande meta di Petrolati, che tocca e gioca, dopo una concitato e caotico battagliare a centrocampo, s’invola verso la meta per una cinquantina di metri, seminando gli avversari, esausti e impotenti. Si chiude sul 42 a 24, tra gli scroscianti applausi del Fattori.