L'innovazione made in Italy sbarca negli States. Il team italiano Reverse ha vinto le semifinali di Microsoft Imagine Cup 2014, competizione mondiale dell'innovazione organizzata dal colosso nordamericano dell'informatica. L'applicazione per smartphone sviluppata da Reverse ha sbaragliato la concorrenza di 170 team provenienti da 76 diversi Paesi, conquistandosi uno degli 11 posti alle finali mondiali della manifestazione, che si svolgeranno dal 29 luglio al 2 agosto a Seattle, negli Stati Uniti.
Il gruppo, unico italiano rimasto in gara, è composto da Alessandro Pozone, studente aquilano del Politecnico di Milano, Francesca Guerrera, 29enne messinese neolaureata all'Università di Milano e Matteo Valoriani, 27enne dottorando fiorentino, sempre del Politecnico del capoluogo lombardo. La app sviluppata da Reverse, che concorrerà per la categoria Innovation, consente agli utenti di vivere il passato e il presente della città attraverso gli smartphone. Sfruttando i servizi di Windows Azure, la realtà aumentata, la geolocalizzazione e alcune caratteristiche della piattaforma Windows Phone, Reverse trasforma la città in un museo e travolge l'utente in un'esperienza nel passato, attraverso gli strumenti tecnologici del presente e del futuro.
Primo premio della Microsoft Imagine Cup saranno 50mila dollari, oltre l'opportunità di formazione con il colosso dell'informatica statunitense e la visita del quartier generale di Redmond. Per uno dei team vincitori ci sarà anche la possibilità di incontrare Bill Gates. Sarà comunque ardua la competizione alle finali di Seattle, che vedranno una giuria d'eccezione, all'interno della quale ci sarà anche il nuovo Ceo di Microsoft Satya Nadella.
"Reverse è la prima applicazione che permette di rivivere la storia e le emozioni dei luoghi. Immagini e contenuti di alta qualità consentono all’utente di viaggiare nel tempo e scoprire i segreti nascosti intorno a noi. Siamo orgogliosi di poter rappresentare l’Italia alle finali mondiali di Microsoft Imagine Cup", ha dichiarato il giovane Alessandro Pozone.
Chissà che la app sviluppata da Reverse non potrà essere utile, un giorno, anche allo sviluppo turistico della sua città natale.